martedì 20 ottobre 2009

Motorola RAZR V3i - riparato

Oggi  è arrivata la nuova tastiera a membrana per il motorola RAZR V3i in attesa di riparazione. Rimontare il tutto a distanza di tempo non è stato immediato. Dopo tre settimane ci si dimentica dove alloggiare certi particolari e se non si dispone delle istruzioni, può diventare problematico rimontare il tutto.  Livello di difficoltà complessivo da 1 a 10... 8. Ad ogni modo l'operazione è riuscita perfettamente. Dalle prove effettuate il telefonino è tornato come nuovo., complice anche una lucidatura e pulizia dalla cipria della proprietaria. 40 euro in tutto. 30 di materiale e 10  di manodopera (prezzo di favore per un amica). Anche questa volta un oggetto salvato dalla discarica ed un fanchiulo in più a certi riparatori peracottari e disonesti, che per un operazione del genere chiedevano un importo superiore al valore del bene. Basta solo un pò di passione e buona volontà per dare una mano e non sta scritto da nessuna parte che dobbiamo per forza fare dei favori in cambio di danaro. Comprendo come certi riparatori abbiano tasse da pagare, imposte, balzelli e altre spese, ma basta guardare la loro auto parcheggiata davanti ai loro negozi e chiedere dei prezzi della merce esposta, per capire come sia solo una questione di avidità quella che li spinge a tentare di scoraggiare i clienti che chiedono di riparare e suggerire in alternativa l'acquisto del nuovo. Vero anche che certi negozi di telefonia chiudono per fallimento, schiacciati dalla concorrenza (a volte sleale), ma se provassero a riparare ed applicare dei prezzi ragionevoli, forse qualche vendita in più la farebbero, ne sono convinto. Alla prossima.

P.S. Vittorio ha fuso l'alluminio. Ripeto: Vittorio ha fuso l'alluminio.

martedì 13 ottobre 2009

I2C - serial interface (3a parte)

Non ci siamo proprio. L'interfaccia si è rivelata inaffidabile. Ho effettuato due dump di una memoria eeprom ed ho ottenuto due risultati diversi. Ho infatti confrontato due files esadecimali ottenuti dallo stesso chip in tempi diversi, con il programma gtk-diff ed il risultato non coincide. Alcune locazioni appaiono di valore diverso da 00 a FF, segno evidente che nella lettura i segnali vegono interpretati diversamente e segno evidente che i livelli logici sono con molta probabilità affetti da disturbi di natura sconosciuta (per ora). Mi manca un analizzatore di stati, dovrò provvedere di conseguenza per esserne certo e dovrò scegliere un altra strada per la lettura. Sto pensando di sviluppare un interfaccia attraverso la presa VGA che contiene i segnali I2C ed installare i moduli opportuni. Un altra strada è l'utilizzo della porta parallela o l'utilizzo di un processore dedicato (la mitica fox board). Di solito questi fallimenti mi spronano a proseguire, testardo come un mulo e non demordo sino a quando non ottengo dei risultati. Procedo  con la ricerca e con gli esperimenti. I dati ci sono e voglio tirarli fuori, in modo da essere pronto per quando "dovrò" tirarli fuori. Alla prossima.

P.S. I muratori stanno smontando le impalcature. Ripeto: I muratori stanno smontando le impalcature.

I2C - serial interface V.2


Ho dovuto auto costruire una seconda versione dell'interfaccia RS232 - I2C. Il "problema" dello schema precedente è che funziona a 5,1 volts. Da alcune misurazioni effettuate sulla scheda che devo sottoporre ad analisi, ho scoperto che il chip di memoria eeprom è alimentato a 3,3 volts. Dal suo datasheet leggo che la massima differenza di potenziale fra i segnali SDA e SCL e la Vcc di alimentazione non può essere superiore di 0,7 volts. Per evitare di bruciare il chip, ho dovuto allora modificare lo schema precedente. Purtroppo, dal mucchio infinito di componenti passivi recuperati da un industria di elettronica ad oggi fallita, trovo solo degli zener da 3.9 volta (BZX55C3V9 da 1/2w). Mi sorge inoltre il dubbio di dover ricalcolare le resistenze di pull-up necessarie al funzionamento della comunicazione nel canale I2C. Da un mio calcolo, che spero sia esatto, mi risulta in ogni caso necessaria una coppia di resistenze molto inferiore ai 2.2k prevista dallo schema reperito in rete (vedi post precedente). Decido allora di lasciare quelle ed adottare i due zener da 3.9 volts, alla peggio non funzionerà nulla ed andrò per tentativi. Sono ancora in attesa di un anima pia e generosa che mi faccia dono di un oscilloscopio digitale a 4 tracce... ne ho proprio bisogno. Ad ogni modo, dato che devo rifare l'interfaccia, decido stavolta di prendermela con calma e racchiudere il tutto dentro il guscio di plastica della spina seriale. L'ho recuperata da un vecchio cavo riposto con cura assieme ad altri che attendono ancora un utilizzo intelligente. Metto in funzione la micro fresa ed il risultato è visibile in foto. Cavo più maneggevole, meno soggetto al rischio di rotture, più pratico... per me ovviamente un capolavoro di manualità con ampi margini di miglioramento ovviamente. Da una prima prova effettuata, sembra che funzioni, anche se i dati estratti sono diversi da quello che mi aspettavo. Dovrò fare ancora dei tentativi, delle letture successive per verificare se i dati estratti sono gli stessi o se cambiano. In quest'ultimo caso significa che c'è qualcosa che non va e dovrò inventarmi qualche altro metodo. Nel frattempo, mi studio per bene il protocollo I2C. Nei prossimi post i risultati delle prove. alla prossima.

P.S. Ponzio Pelato non è un pomodoro menefreghista. Ripeto: Ponzio Pelato non è un pomodoro menefreghista.