lunedì 8 marzo 2021

Sono un infame carognone?

Ho il dubbio amletico dell'italiano medio. Da un lato ho fatto il mio dovere da bravo cittadino. Dall'altro ho fatto la spia. Il dubbio nasce perchè ancora non ho capito bene da che parte sto o da che parte stare. Dalla parte dei poveracci come me o dalla parte delle istituzioni? Ma per dio! cosa avrò mai fatto? Sono andato dal ferramenta ad acquistare una zanzariera... 21 euro! cazzo!! 21 euro per una retina di plastica da un metro per 150 cm, un prezzo esorbitante. Maaa... perchè non sei andato da un altra parte? Zona rossa... la vedo dura giustificare l'uscita come "necessità" e poi non ho l'auto ed un altra ferramenta si trova a 10 km di distanza in zona non servita dai mezzi pubblici. 

Al momento dell'acquisto, dato che in contanti avevo solo 15 euri (speravo pure di avanzarne) ho dovuto pagare col bancomat. Visto che c'ero, ho esibito il bar-code della Lotteria degli scontrini... con 21 biglietti virtuali "gratis", tanto vale sfidare la fortuna, si sa mai. L'esercente mi guarda con lo sguardo da gufo e mi dice di non essere attrezzato... ecco, per i suoi motivi non si è attrezzato. Da dire che la ferramenta non ha avuto grossi problemi con le chiusure forzate, ha sempre lavorato bene e magari, se di calo di fatturato si può parlare, certo è modesto rispetto ad altre categorie di esercenti (tipo il bar accanto). Preferisco non approfondire, pago e me ne vado... 

Il vantaggio di muoversi a piedi è quello di avere un sacco di tempo per riflettere. Riflettendo circa l'opportunità di non mettere mai più piede in quell'esercizio commerciale, ho confezionato al volo una fatwa! Ci andrò solo in caso di forza maggiore. Poi, riflettendo ancora di più, penso alle estrazioni da 100miloa euri ed alle probabilità di essere uno dei fortunati destinatari. Non so quale sia, numericamente, la probailità di vincere, che dipende dal numero di scontrini e dagli importi spesi. Ma so che è sicuramente più alta di ZERO! Per cui quell'esercente, pur avendo emesso lo scontrino, mi ha escluso di fatto dalla probabilità di vincere (e la cosa mi fa parecchio incazzare). 

Posso anche tentare di comprendere le sue ragioni, ovvero la resistenza ad affrontare la spesa media aggiuntiva di circa 300 euro per adeguare i suoi sistemi al "gioco". Ma, dato che in ogni caso vengono premiati anche gli esercenti in caso di estrazione di uno scontrino emesso da loro, non posso approvare il loro atteggiamento. I commercianti al dettaglio sono nella grande maggioranza, persone false, avide ed egoiste. Sono anche bersaglio dell'Agenzia delle Entrate, ma nè più nè meno di chiunque abbia una partita iva. Trovo sia una scusa, un pretesto egoistico, quella di non voler spendere 300 euro per adeguarsi. Di certo, qualche scontrino non lo emettono, magari poca roba, ma è pur sempre evasione fiscale. I commercianti sono delle vitime di un sistema esoso, avido ed ingiusto? In generale, non meno di chiunque sia soggetto al versamento delle tasse, all'obbligo di acquistare il POS, alle spese per la PEC, allo stillicidio di esborsi del conto corrente bancario, al costo ricorrente della firma digitale e via dicendo... occorre mettere in conto anche i costi di adeguamento dei sistemi di pagamento... perchè tu no e gli altri si? Ah, quasi dimenticavo... non hai l'obbligo di accettare la lotteria degli scontrini ma hai l'OBBLIGO di adeguare i tracciati del registratore di cassa... per cui i 300 euri li DEVI spendere!

E poi... ma che furbata è "risparmiare" 300 euro senza considerare le mancate vendite a chi come me preferisce sfidare la fortuna ed acquistare presso esercizi che si sono adeguati? Mediamente, dal ferramenta, spendo all'anno ben più di 300 euro, in viti e tasselli, punte da trapano, zanzariere, tinte e vernici, fascette, guarnizioni, rondelle, dadi e bulloni, lampadine, interruttori, fili elettrici, rubinetti, casalinghi, attrezzi vari... sei proprio un genio di commerciante a risparmiare sui costi senza considerare le mancate vendite. Stesso discorso per il bar sotto casa... il lusso del caffè al bar me lo concedo due volte alla settimana (sino a poco tempo fa tre volte al giorno) più qualche aperitivo, difficile fare due conti per capire quanto costa non adeguarsi alla lotteria degli scontrini? E poi giù a piangere per il calo di fatturato.... IDIOTI DISONESTI!

Ecco, per questi ragionamenti... ho utilizzato la funzione prevista nel portale della lotteria degli scontrini di segnalazione dell'esercente...partita iva, data acquisto, click!  anche se, ne sono quasi certo, non servirà a molto. 

Ho fatto la spia, il delatore, l'infamone o il mio dovere? Da che parte sto? Dalla mia ovviamente. Sono un infame solo per i disonesti, per gli evasori e per i commercianti ignoranti.  In ogni caso ho meno probabilità di vincere e questa non riesco a mandarla giù. Alla prossima (segnalazione)

P.S. la stalla è chiusa, il pollo galleggia. Ripeto: la stalla è chiusa, il pollo galleggia.

Aggiornamento dicembre 2022: alla fine la ferramenta si è adeguata ed ora accetta la lotteria degli scontrini, non senza difficoltà, dato che deve digitare a mano il codice e non sa come usare il suo codice a barre per la lettura. Quindi il dubbio amletico si dissolve. Ho contribuito (forse) a mettere le cose a posto... ma la fatwa rimane ovviamente, io non perdono.

venerdì 5 marzo 2021

Diffusore aromi elettronico

10 minuti per togliermi ua curiosità. Da anni sugli scaffali del tugurio, ove conduco la mia miserrima esistenza sotto la soglia di povertà, campeggia(va) impolverato ed intonso, un diffusore elettronico di aromi per "profumare" l'ambiente. L' ho acquistato più di 20 anni fa, quando ancora fumavo, nel vano tentativo di coprire la puzza del fumo, creando in realtà un miscuglio di puzze che il mio naso, ormai bruciato, non riusciva più a distinguere (allora).  

Il diffusore elettronico di aromi è un aggeggio che ad intervalli regolari (impostabili con un selettore) genera degli spike in "alta tensione" su un fornelletto metallico, ove va ad incastrarsi uno stoppino poroso che pesca dentro una boccettina di plastica piena di un liquido dalla composizione ignota, il quale, per capillarità, risale sino ad imbibere la zona dove viene vaporizzato.

Non è un modello particolarmente evoluto, nel senso che col tempo sono usciti i modelli "glàm", 2.0, quelli con sensore di movimento e ventolina progettata per muovere il vapore "profumato" nell'ambiente. Vabbè, preso, usato ed accantonato per vari motivi. Una volta acquistato, occorre mettere in conto l'acquisto periodico degli aromi e delle batterie. Per quest'ultime nessun problema, oramai le si trovano (quasi scariche) anche nelle bancarelle del mercato domenicale. Per le boccettine di aroma... dopo un pò spariscono dagli scaffali, mai riordinate dal supermercato, soppiantate dal modello 2.0 (ovviamente diverse) o contenenti profumi dai nomi improbabili... brezza marina (che è? puzza di pesce avariato?), freschezza di montagna e pino mugo (praticamente afrore di stallatico delle mucche da allevamento in alpeggio), tramonto torpicale... inclassificabile, mai stato ai tropici.

All'interno del contenitore (due conchiglie di plastica incastrate l'una sull'altra con 4 arpioni) c'è una basetta elettronica, il cui unico marchio identificativo è TH171 94V-0, nel lato dove c'è il chip affogato nell'epossidica (COB - chip on board), a proteggere un segreto industriale da non divulgare nemmeno sotto tortura e difendere a costo dela vita. 

Accanto al COB un smd della ON semiconductor marchiato RTE 3055L che dovrebbe essere un NDT3055 Power MOSFET, Canale N, 60 V, 4 A, 0.1 ohm, SOT-223 (utile per qualche progettino elettronico). Nell'altra faccia del PCB un paio di condensatori, un paio di induttanze ed un diodo, oltre al selettore meccanico a 4 posizioni. 

Maaa... componenti a parte.... come recuperare in qualche modo questo aggeggio? boh, al momento non mi viene in mente nulla se non delle applicazioni di fantasia. Un dispositivo che emette ad intervalli regolari degli impulti ad "alta" tensione... a cosa potrà mai servire? Forse a costruire un diffusore fai da te, che vada a vaporizzare la giusta miscela di glicerolo (quello delle e-cig) fatto in casa, aromatizzato al gusto preferito, così non si è costretti ad acquistare delle boccettine da meno di 10ml il cui costo al litro, fatti due conti, è molto superiore al più costoso vino pregiato da collezione. Magari ci implementiamo sensore di movimento, una ventolina con un arduino nano cinese clonato... boh... forse quando andrò in pensione ed avrò più tempo per divertirmi (se mai la pensione me la daranno). Alla prossima. 

P.S. la mucca ha evacuato. Ripeto: la mucca ha evacuato.

lunedì 1 marzo 2021

I furbetti del cashback e lotteria degli scontrini

Tornando all'ovile, il mio cocchiere decide di fermarsi ad abbeverare il cavallo d'acciaio. Alla pompa della benzina c'è attaccata una striscia di carta, la prendo e noto che uno dei tanti furbetti del Cashback di Stato ha fatto rifornimento per 2,55 euro... un taccagno? un vero povero? Sicuramente si tratta del solito furbetto che ha dimenticato di prelevare l'ultima ricevuta, forse disturbato da qualcuno, chissà. Chissà inoltre quanti frazionamenti ha fatto nella speranza di vincere il premio previsto dal Cashback di stato. 

Il Cashback di Stato, è una misura (semestrale) introdotta dal governo Conte bis, all’interno del più ampio piano Cashless, per disincentivare l’utilizzo del contante e combattere l’evasione fiscale, (così  almeno nelle intenzioni).

Si ottiene un rimborso di 150 euro previsto dal programma e si sale nella classifica del Super Cashback, che ogni sei mesi regala 1.500 euro ai 100 mila cittadini che hanno utilizzato di più le forme di pagamento digitale. 

C'è un altro modo per tentare la sorte. La Lotteria degli scontrini che permette di accedere a delle estrazioni a premi con un biglietto per ogni euro di spesa documentato nello scontrino (con esclusione di alcune spese). In questo caso è una fesseria frazionare la spesa (se spendi 10 euro hai 10 biglietti).

Ma con il cashback l'italico ingegno si è immediatamente messo in moto... più scontrini = più probabilità di vincere?? che problema c'è? ogni spesa fatta con la carta la fraziono ai minimi termini e così aumento le transazioni, ergo la probabilità di vincere. Semplice no? ...ma non si poteva semplicemente conteggiare dei punti per ogni euro speso così si evitava il "problema" del frazionamento della spesa? Chi ha ideato il cashback non ha parlato con quelli della Lotteria?

Ma vediamo un pò alcuni aspetti di queste iniziative, tanto osannate dai loro sostenitori. Voglio fare alcune personali e stupide considerazioni, senza desiderio di assolutezza, così, per mero populismo spicciolo e complottismo senza nemmeno crederci tanto. 

Funzionerà questo piano cashless per combattere l'evasione fiscale? NO. Chi faceva operazioni in nero prima, continuerà a farlo anche dopo. Le tangenti, il pizzo, le estorsioni, i riscatti&ricatti si pagano in contanti e basta. Ed ai privati, per certi servizi, la fattura non serve proprio, anzi, meglio risparmiare il 22%. Ergo, i piccoli esercenti continueranno ad evadere come prima... fra questi ci sono anche elettricisti, idraulici, muratori, medici, dentisti, avvocati, parrucchieri, estetisti, meccanici e via dicendo che ce n'è per tutti.

I furbetti del cashback stanno commettendo un reato a frazionare la spesa? NO, la misura non è chiara a tal proposito. 

Le pompe di benzina si rompono. Questa lamentela arrivata dai benzinai sembra proprio una fesseria bella e buona. Faccio una proposta: fate sciopero per due o tre giorni, così il paese si ferma e potrete chiedere una modifica del piano cashless. Matematico.

Restituire soldi e/o mettere in palio dei premi, incentiverà l'uso delle carte? Forse, non si sa ancora in quale misura. Certo è che se restituisci dei soldi a chi spende invece di abbassare la pressione fiscale a tutti, stai premiando chi ha soldi da spendere e non aiuti certo chi invece non spende per raggiunti limiti di povertà. Sembra una cazzata mirata ad aiutare i ricchi ed ignorare i poveri (come sempre del resto). Per usare le carte devi avere soldi nel conto corrente, imbecilli!

La lotteria degli scontrini conviene agli esercenti? Dipende. Piccoli bar e negozietti non  adegueranno il misuratore fiscale (costi da affrontare in periodo ad orario ridotto dovuto alla pandemia). Per i grandi supermercati cambia poco, lo scontrino lo emettevano sempre, per cui la misura offre loro maggiore probabilità di vincita per effetto dei grandi numeri (effetto zero sull'evasione fiscale).

E' credibile l'equazione cashless=lotta all'evasione fiscale? per niente. Sono altre le motivazioni che mirano a demonizzare il contante. Ed a chi se ne esce con la fake del contante che veicola i virus, rispondo con un invito a smetterla di fumarsi il radicchio e condurre uno stile di vita più sano (anche di mente).

Più introiti fiscali = miglioramento delle condizioni sociali? Davvero c'è ancora qualcuno che ci crede? La Sanità è al collasso per colpa dell'evasione fiscale? Davvero ci credi? Davero davero?

Certo è che in pochi sono consapevoli delle conseguenze che derivano da un sistema che traccia e registra ogni nostra mossa, ogni giorno di più.  Certo è che non è un bel vivere nel sentirsi continuamente spiati, osservati, monitorati, contati, controllati a tal punto che la parola LIBERTA' è diventata come una bestemmia in chiesa. Alla prossima.

P.S. La terra è piatta.  Ripeto: La terra è piatta.

mercoledì 24 febbraio 2021

Quando ero piccolo...

...quando ero piccolo, nell'età in cui si cominciano ad elaborare pensieri articolati e si mette tutto in discussione (autorità compresa) per creare le proprie e personalissime mappe mentali, in circostanze che non mi dilungo a raccontare in dettaglio, ho bevuto una pozione magica. Come risultato straordinario ho ottenuto un potere immenso...  

vedo cose che voi unani non potete vedere

Questo mi conferisce un grande potere che, per dirla come un film della marvel, comporta grandi responsabilità. Le responsabilità però deriva dal mettere il grande potere a disposizione degli altri... ma non è il mio caso.

Vedo cose che voi non potete vedere.... mi hanno chiesto di buttare un vecchio paio di jeans ormai ultra trentenni, pieni di buchi e strappi. Li uso per sistemare il giardino in cambio di un pasto caldo. Mi hanno detto che ormai sono brutti, inguardabili, stappati, sporchi e conferiscono un aspetto trasandato e sciatto. Oibhò, non sapevo che per potare e rinvasare servisse una tenuta fèscion e glàm. Chissenefrega dell'abbigliamento, conta il risultato finale, no?. 

Ma, quei jeans vissuti, vintage, agèe, se potessero parlare... nostalgia a parte, io vedo cose che voi unani non potete vedere. Vedo, in quel paio di pantaloni, della buona stoffa di cotone naturale, del tessuto robusto, delle cuciture strutturalmente integre, dei fori e degli strappi riparabili facilmente. E poi... dentro quei jeans, nonostante la pancetta del vecchietto, ci sto come un pisello nel suo baccello, comodissimo, mi fanno un pacco da super-dotato.... ed ho deciso di riparare e non buttare. 

Mi faccio prestare una macchina da cucire e mi improvviso sartina, che ci vorrà mai? smonto le parti, cuciture a zig-zag per irrobustire i punti un pò lisi e consumati, pezze di stoffa ove manca la trama, irrobustisco i punti di maggiore usura e modifico alcune parti per renderle più congeniali all'uso che devo fare dei pantaloni, Tasche rinforzate per tenerci le forbici, altre tasche per infilarci accessori ed attrezzi da portare con sè quando si sale in alto sulle scale, bottoni e passanti... verrà una meraviglia. Spesa?? solo un rocchetto di filo robusto, un pò di corrente elettrica che arriva dai pannelli solari.... ed alla fine un sonoro vaffanchiulo a certi negozi che per un paio di jeans (anche strappati) ti chiedono anche più di cento euro... vaffanchiulo strozzini di melma, non imparerete mai. Alla prossima. 

 

P.S. il blu è dipinto di blu. Ripeto:  il blu è dipinto di blu.