venerdì 13 ottobre 2017

Natale di legno

prototipo natalizio
Non ho soldi per gli addobbi natalizi, e poi al natale che è una festività religiosa non ci credo poi molto. Stare assieme un giorno all'anno per scambiarsi auguri ai quali nè il mittente nè il destinatario ci credono veramente, preferendo l'ipocrita convenzione, è un clichè borghese. Ma dato che la compagna ci tiene alle tradizioni e preferisce quelle più sane e meno bigotte del nord europa dove risiedo...ecco che ho deciso di aggirare l'ostacolo della povertà e creare qualcosa di unico con le mie mani ossute e tremolanti. Credo che il tempo dedicato alla creazione di questo prototipo, preliminare ad una piccola serie, possa significare qualcosa di più per chi lo riceverà. Nelle intenzioni, vorrebbe essere un albero di natale. Il legno c'è, è di oleandro (quello avevo, di recupero ovviamente). Mancano le foglie ma è un albero stilizzato per cui ci può stare. Alla fantasia del ricevente poi addobbarlo come meglio crederà. 
Per realizzarlo bastano dei bacchettini diritti, un trapano con punta da 3 a 5 (dipende dai legnetti) ed una forbice per potature, più dello spago grezzo. 
Si tagliano i pezzettini a varie misure e si assembla il tutto con dello spago di canapa (niente di sintetico per carità!). Già il prototipo è assemblato maluccio ma sbagliando si impara. I fori è meglio farli obliqui con un angolo che segue l'inclinazione della forma finale (meglio aiutarsi con un template di carta). I vari elementi, tagliati alle estremità ad angolo, è meglio inserirli in modo che le estremità siano inclinate dal verso giusto ed i fori è meglio svasarli per infilare meglio lo spago. Ecco, svelato i trucchi del mestiere ora non resta che andare in qualche negozio a vedere quanto costano quelli in vendita. Io non voglio saperlo, tenendo a mente il discorso già fatto per i cuori di legno. Con questa realizzazione inoltre voglio esortare i soliti unani (quelli che fanno a gara col vicino a chi ha l'albero più grosso e più addobbato con i led cinesi) a non comperare mai più pini od abeti vivi destinati poi a morire. Se proprio volete festeggiare qualcosa perchè farlo uccidendo degli organismi viventi? Alla prossima, stupidi idioti. 

P.s.  Il lupo ha perso il pelo. Ripeto: il lupo ha perso il pelo. 

martedì 10 ottobre 2017

Questa settimana...

...,e solo questa settimana, vorrei salutare 50 indiani, 51 tedeschi, 62 francesi, 79 indonesiani, 100 ucraini, 110 inglesi, 244 irlandesi, 297 spagnoli, 370 americani e 5600 unani che hanno visitato le pagine di questo diario, ricordando loro che nella vita ci sono cose più importanti delle mie minchiate... forse.

P.S. la gazza è innocente ed ha un alibi. Ripeto: la gazza è innocente ed ha un alibi

martedì 3 ottobre 2017

Cuore di legno

Di quanto sia meravigliosa e bizzarra la natura è inutile scriverci ancora su. E' periodo di fare scorta di legna per la stufa, giusto per boicottare anche la fornitura del maledetto gas turco, russo o americano (ci manca quello cinese?). Ciocco dopo ciocco, quattro quintali passati per le mani, con la schiena a pezzi, le delicatissime dita da programmatore doloranti ma con la soddisfazione a mille pensando al calduccio nelle fredde sere invernali, salta all'occhio una forma particolare. Un cuore! Si, lo so, forse galoppo troppo con la fantasia ma, in sezione, il ciocco sembra proprio un cuore ed il risultato è assolutamente un pezzo UNICO sul pianeta. E per non pensare al mal di schiena durante il trasferimento del prezioso combustibile dai bancali alla legnaia del padrone che mi ospita, i pensieri corrono... dei sottobicchieri?, portacandele? profuma-armadi?  decorazioni per il natale? 
Intanto vediamo di pensare agli attrezzi che servono: un segaccio, carta vetrata, una morsa da falegname, eventualmente un paio di scalpelli da legno, determinazione, fantasia e olio di gomito. Non dovrebbe servire altro e gli ingredienti ci sono. 
Fatto a fettine il pezzo (a mano), si cerca di aggiustare leggermente la forma, togliendo le sbavature  (a mano) senza però stravolgere la forma che mamma natura ha conferito al tronco, giusto per lasciare il merito a chi ha fatto la maggior parte del lavoro. La corteccia la lascio, conferisce un aspetto più rustico e natuale. Una carteggiata per togliere gli spigoli e rendere più armonioso il pezzo finito ed il gioco è fatto, niente impregnanti o vernici. Nel pezzo che rimane, quello più alto (troppo difficile tenerlo fermo nella morsa), pratichiamo un foro con una forstner (che ormai si trovano anche al Lidl),  per farci stare una candela. Finito. Massimo un ora di svago ed il risultato c'è. Il tutto va regalato al padrone che gentilmente mi ha concesso il privilegio e l'onore di dedicargli una giornata di fatica e sudore, giusto per ricordarmi che oggi, per lavorare quasi "agratis", si deve pure pagare per ricambiare il favore ricevuto. 
E questi cuori di legno ci servono soprattutto a tutti noi, per ricordarci che di questi tempi i cuori della maggior parte degli unani si sono induriti ed inariditi per sempre, per ammorbidirsi solo una volta all'anno, a natale... ma per finta. Alla prossima, ma anche no.

P.S. il ramarro è verde. Ripeto: il ramarro è verde

venerdì 29 settembre 2017

Porta incenso fai da te

Una cosuccia facile facile e veloce. Qualche giorno fa al supermercato ho messo le mani su dei bacchettini di incenso profumato (quei bacchettini che bruciano lentamente) e ne ho preso uno (una confezione intendo), giusto per profumare l'ambiente malsano in cui soggiorno temporaneamente come ospite e per tenere lontani i ragni. Accanto alla moltitudine di scelte dai nomi più improbabili (da cosa odorerà un incenso all'aroma "cupìdo"??), proposti come accessori trovo le tavolette porta bacchettini... tre euro e cinquanta!! Cazzo!!!! una tavolettina di tre millimetri di spessore, microscopica a TREEUROECINQUANTA!!!! mavaffanculo!
Torno a casa incazzato come al solito, brontolando ed inveendo mentalmente contro le multinazionali del male e faccio un salto in guardino... un asse di un vecchio bancale ormai marcio mi chiama e mi supplica di conferirgli nuova dignità... lo accontento. Lo taglio in due parti uguali ed al centro, con uno scalpello da legno pratico l'incavo porta cenere. Un forellino obliquo fa da alloggiamento per il bacchettino. Una mano di impregnante all'acqua effetto cerato, dopo carteggiatura, sigilla i pori ed assicura una maggior durata al materiale. Fatto. Spesa praticamente zero. Sette euro che restano in tasca mia. Meglio in tasca mia che in mano a certi commercianti di m*rda. 
Intento tutto tronfio ad osservare l'opera d'arte appena realizzata, inizio come al solito a riflettere con me stesso. Magari l'oggetto in vendita che non ho acquistato era stato realizzato a mano da uno straniero affamato, sfruttato e senza casa. Magari era pagato un pugno di riso per 18 ore di duro lavoro e sta morendo di fame, forse... ecco... se me lo avesse proposto direttamente il povero..gli avrei dato trenta euro, altro che tre e cinquanta al commerciante.
Ma facendo da me, boicotto si il consumismo ma forse danneggio gli indifesi sfruttati ma comunque tenuti in vita dal sistema... meglio vivi che morti no? NO. la cosa è un pò più complessa ma non mi va di spiegarlo a certe menti vuote. Di sicuro il mio "fai da me" porta nel lungo periodo dei vantaggi alla società e non lo vado certo a spiegare a chi ci vorrebbe bulimici di consumo e spesa, a chi peggio ci crede nei consumi infiniti o a chi non ha voglia di ascoltare e mi chiama zecca comunista (senza rendersi conto che per me è un complimento). 
Magari in futuro inizierò a produrmeli da me i bacchettini profumati, tutti con elementi naturali al 100% e reperibili senza spesa, magari... ora che mi viene in mente, magari lo farò prima o poi. Anche perchè non ricordo dove e quando l'ho letto ma il fumetto che esce dai bacchettini profumati mi sa che non è molto salutare...non si sa esattamente cosa si sta bruciando perchè nella confezione non c'è alcuna indicazione, zero! Ed alla salute, almeno a quella un pò ci tengo. Alla prossima, branco di consumatori senza cervello. 

P.S. La tigre ha perso le strisce ed il bufalo è cornuto. Ripeto:  La tigre ha perso le strisce ed il bufalo è cornuto.