domenica 8 maggio 2011

Lampada a pantografo con lente

Al rientro da un giro in bici (30km), intento a schivare suv e pedoni citrulli, mi accuccio nel bunkerlab, al riparo dagli unani e decido di riparare una lampada a pantografo. Ne ho recuperate due, una bianca ed una in acciaio cromato, la prima funzionante (probabilmente presa a pedate) e l'altra in condizioni pietose. Un tecnico improvvisato ha infatti proceduto con togliere le viti del portalampada (e smarrirle ovviamente) comprese quelle del box con interruttore, oltre che strappare i fili, smontare il reattore e togliere lo starter in cerca di chissà quale guasto. Di rimontare il tutto nemmeno a parlarne, mi sa che ha gettato la spugna. La lampada in questione è una AFMA Art. 100/LF che monta un neon rotondo Sylvania Circline FC 22W/220V cool white W-germany. Per il collegamento servono 4 fili. Fase e neutro dal lato opposto alla molla ed i due bianchi nei due rimanenti.
La lente centrale (120mm - 5 diottrie credo) è una manna dal cielo per un vecchietto come me, che inizia ad avere problemi di vista  (l'illuminazione bianca brillante aiuta) con l'analisi - ispezione dei circuiti elettronici che ormai montano componenti così piccoli che è quasi impossibile vederli bene a occhio nudo, figuriamoci sostituirli...
Ad ogni modo, il tecnico smanettone ha ben pensato anche di strappare i fili dal portalampada che ha dei morsetti ad innesto. Se si strappano i fili si crea un danno ed il portalampada deve essere sostituito. Domani spero di riuscire a trovare il pezzo di ricambio. In caso contrario, la struttura a pantografo va bene per sostenere il cavo della fresa manuale che così non impiccia il piano di lavoro, la lente per qualche progetto di ottica (in cantiere nella to do list), il reattore per ricambio, non si sa mai.
Costo a nuovo? dai 35 ai 60 euro a seconda della marca e del tipo di lente. Costo del portalampada da sostituire? un paio di euro. Per ora, visto che ne ho una funzionante, sono felice di aver risparmiato. Tra poco la felicità raddoppierà. Alla prossima. 

P.S. Auto nera nel vialetto di casa. Ripeto: Auto nera nel vialetto di casa.

sabato 30 aprile 2011

Batterie scopa elettrica

E visto che è la giornata delle batterie, così lunedì faccio un unico giro, meglio provare a sostituire anche queste. Mi è capitata per le mani una scopa elettrica a batterie. La si trova su ebèi (o ibei) a 22 euri!
Ecco come la descrivono: "La Nuova Scopa Ruotante 2G combina l'eccezionale potere pulente della tecnologia Quad-Brush - potenti spazzole rotanti che raccolgono lo sporco su tutti e quattro i lati della testa di aspirazione - con un attacco snodabile a 360 gradi, che permette di manovrarla facilmente intorno a mobili e altri oggetti." ed ancora "La tecnologia innovativa di cui è dotata, fa sì che le particelle di polvere e sporco, una volta aspirate, restino nel contenitore di raccolta trasparente senza disperdersi nell'ambiente." WOW!!! persino una tecnologia innovativa!!!!!! che raccoglie lo sporco e non lo disperde nell'ambiente!!! ma come avranno mai fatto?? incredibile!
Una schifezza di elettrodomestico che solo ad una malata di mente in vena di buttare i soldi può venire voglia di comprarla. Impara a scopare come si deve, cretina! 
Un motorino alimentato da una batteria ricaricabile fa girare delle spazzoline disposte su un perimetro rettangolare, ciascun lato ingranato con l'altro in modo da creare un movimento rotatorio che convoglia lo sporco dentro una vaschetta di plastica. All'ingennere progettista diamo il 110 e lode della vergogna, ma forse è meglio conferire la prestigiosa onoreficenza a qualche mente malata del marketing. Non so ancora se è la pubblicità potente o se è la mente fragile. Questi ciottoli durano giusto il tempo di vita delle batterie (6 mesi??), poi vengono buttati ed a tutti tocca pagare i costi di smaltimento e subire i danni all'ambiente. Maledetti idioti! smettetela di comprare queste schifezze!. Se avete soldi da buttare, dateli ai poveri ed ai bisognosi o a chi invece lavora veramente. Dopo un pò di tempo che si usano, le scope elettriche si bloccano a causa dei capelli che si arrotolano nelle spazzole. Il grasso per terra della cucina (inevitabile) fa il resto e così alla fine ci si ritrova con le spazzole impastate di una m*rda che a toglierla c'è da bestemmiare in turco. Ora che si sa, c'è un buon motivo per non comprare. Ma, dato che l'aggeggio c'è, io porto i capelli cortissimi, la uso solo in camera da letto, le batterie le ricarico col sole, allora posso tenermela e provare a ripararla, così evito di buttare. Le batterie?? 6 elementi al Ni-mH AA in serie da 1.2V cadauna (7,2V totali) 1500mAh. Ho tentato di provare con le normali Dur*cell ricaricabili, ma le dimensioni non sono le stesse. Poi c'è la difficoltà di saldarle in serie con una piattina. Lo stagno fa comunque spessore ed alla fine le celle non entrano nel vano che dovrebbe portarle. Urge una soluziona alternativa, magari delle ricaricabili messe assieme con un sistema diverso (asportabili facilmente per la ricarica e fissate al manico con del velcro. Boh, magari in un ritaglio di tempo. Alla prossima.

AGGIORNAMENTO: ho acquistato le 6 batterie necessarie alla riparazione e le ho sostituite, collegandole in serie. Ho usato delle batterie AA 1,2 volts da 2400mAh già predisposte per la saldatura dei terminali di collegamento, per cui l'operazione di riparazione non è stata particolarmente difficile. Occorre stare attenti ad assemblarle alla distanza giusta che ne permetta l'inserimento nell'alloggiamento originale. Basta poco per unirle "storte" e vanificare tutto il lavoro. Spesa totale: 6 batterie 18,00€ (3,00€ l'una) ma credo che ad ordinarle via internet si possa spendere meno.  

P.S. Una rana verde salta il fosso. Ripeto: Una rana verde salta il fosso.

Nilox UPS Easy 8 (riparazione)

Dopo l'aspirabriciole, tocca agli UPS di recupero. Me li hanno regalati con il seguente sintomo: Non si accendono, sono entrambi morti. OK. Alla peggio ci recupero un pò di componenti che mi servono per esperimenti vari di elettronica. Li porto in laboratorio e provo a collegarci l'alimentazione a 230V. Niente, sono proprio morti e già mi prometto di cercare il guasto nella scheda inverter. Quattro viti con testa a croce accessibili dalla fiancata sinistra ed il coperchio viene via con estrema facilità. Dentro il classico circuito inverter e la classica batteria tampone. In questi casi conviene sempre fare estrema attenzione in quanto potrebbe essere presente la tensione di rete anche con il cavo di alimentazione scollegato e l'ups spento (apparentemente). Meglio procedere con prudenza. Scollego la batteria e misuro la sua tensione...1,2 volts e non i 12 di targa. Penso che siano stati tenuti a lungo fermi e la tensione si sia azzerata a causa delle sue perdite interne. Prendo una batteria nuova (non importa se diversa ma della stessa tensione) e provo ad accendere l'ups....beep beep beep.... funziona!! L'elettronica è salva ed il problema è la batteria. Il secondo subisce lo stesso trattamento...funziona anche quello. Fantastico. Due UPS da 400Va praticamente nuovi. Basta solo trovare delle batterie che entrino nel contenitore, con caratteristiche simili ed il gioco è fatto. Allora, vediamo alcuni dati, tipo marca modello e codicilli vari. 
UPS: Nilox modello UPS Easy 8 codice UP2001 da 400VA-230 Volts.
Batteria interna: Sealed lead battery (Center Power Tech Co.ltd) Vision CP 1245SLE 12V 4,5Ah (Pat.n°ZL00 2 02810.7) Valve regulated Rechargeable battery, Constant voltage charge cycle use 14,5 - 14,9V Stand by use 13,6 - 13,8V Initial current less than 1,8A
Potrei ordinarla direttamente dal produttore/rivenditore in cina (http://www.vision-batt.com/) ma preferisco prima provare in zona se ne trovo di simili. La dimensione della batteria all'interno non sembra di quelle "standard" che si trovano in commercio da noi. Al limite, ne prendo un paio anche di dimensioni diverse e col dremel taglio i divisori interni del contenitore che mi sembra già predisposto per accoglierne di dimensioni diverse. Bene. Un paio di UPS in più fanno comodo, magari per alimentare la radiosveglia che mi accompagna da oltre 20 anni ma se manca la corrente perde l'orario. Oppure per alimentare un paio di portatili con le batterie defunte. Alla peggio li rivendo con un modesto ricarico, giusto per qualche caffè che credo di meritarmelo, non fosse altro per aver ancora una volta contribuito a salvare l'ambiente e sfanculare quei maledetti gestori delle discariche. Alla prossima.

AGGIORNAMENTO: Ho trovato le batterie di sostituzione a 15,00€ l'una. Sono di marca Winner da 12Volts 4Ah Rimontate e già in esercizio funzionano alla grande. Risultato due UPS praticamente nuovi per trenta euro, non male unamico, non male. 

P.S. Il sindaco magna magna. Ripeto: Il sindaco magna magna.