Parto da un commento arrivato nel post precedente a questo, dal blogger Gain, per alcune considerazioni che meritano un piccolo approfondimento. Ecco il commento in sintesi: "Un post davvero ottimo. Alcuni software già li conoscevo, altri invece no. Ti scrivo perchè volevo un tuo parere: ho una penna usb danneggiata a livello hardware (collegandola ad un pc linux, il dmesg non dà segni di vita...).
C'è il modo, magari analizzandola con un tester, di capire dov'è il guasto e intervenire in qualche modo? Lo schema di questi dispositivi ha qualcosa di "standard", oppure senza lo schema del circuito è una battaglia persa in partenza? Ho scritto al produttore chiedendo se potevano inviarmi documentazione al riguardo, ma non so se risponderanno...
Ho scritto qui perchè non ho trovato riferimenti sul blog a cui scrivere. Complimenti per il blog..."
C'è il modo, magari analizzandola con un tester, di capire dov'è il guasto e intervenire in qualche modo? Lo schema di questi dispositivi ha qualcosa di "standard", oppure senza lo schema del circuito è una battaglia persa in partenza? Ho scritto al produttore chiedendo se potevano inviarmi documentazione al riguardo, ma non so se risponderanno...
Ho scritto qui perchè non ho trovato riferimenti sul blog a cui scrivere. Complimenti per il blog..."
Partiamo dalla fine....grazie per i complimenti... nel sito mancano i riferimenti perchè tengo alla mia privacy e questo diario non ha finalità pubblicitarie o mirate ad agevolare la mia notorietà o soddisfare il mio ego. Per il supporto danneggiato a livello fisico, occorre capire come sono fatte queste chiavette. Parlo a titolo generale ovviamente, non avendo alcuna indicazione su tipo, marca, modello della chiavetta e nemmeno indicazioni sui chip che sono montati. Le chiavette di ultima generazione presentano pochi componenti on board. Un processore, una memoria flash, un quarzo ed altri componenti di servizio (resistenze, condensatori).
Il processore (USB2.0 flash disk controller), che viene alimentato direttamente dai pin +5 e GND della presa USB, ha il compito di decodificare i segnali che arrivano da D+ e D- in modalità LVDS ed organizzarli correttamente nella memoria Flash (sia in lettura che scrittura). Com'è noto, le memorie flash hanno una durata limitata, data da un preciso numero di cicli lettura/scrittura indicati dal produttore, superati i quali non è più garantita la lettura, la scrittura o la memorizzazione del dato. Questa può essere una causa della perdita di dati che richiede la procedura di ripristino o recupero descritta nel post precedente. In base invece al sintomo segnalato, sarei più propenso a pensare ad un problema nello stadio iniziale. I casi possono essere: 1) il processore, per qualche motivo, non è alimentato 2) è interrotta la linea dati dal PC al processore della chiavetta.
Se un sistema linux non "sente" l'inserimento (ed il demone di rilevamento dell'evento hotplug è avviato e funzionante) possiamo con buona probabilità imputare la problematica a qualcosa che risiede nello stadio di ingresso. Una causa della problematica 2, abbastanza frequente, è una stagnatura fredda nel circuito, un contatto che va e viene, una deriva di qualche componente che a freddo non funziona mentre a caldo si...occorrerebbe fare delle prove...
Verificare se arriva alimentazione è abbastanza "facile" e si può usare un tester... se si dispone di puntali sottilissimi e mano fermissima. Il passo dei piedini del processore è veramente piccolo e si corre il rischio di mettere in corto qualcosa, peggiorando la situazione. Se è possibile seguire le piste (cosa improbabile in quanto il circuito stampato può essere multitstrato), si può tentare di misurare in prossimità dei componenti smd lungo il percorso.
Nel caso invece in cui si ipotizzi un problema di dati...un tester è inutile, meglio un oscilloscopio od un analizzatore di stati, strumenti da laboratorio e non certo alla portata di tutti. Nelle foto di esempio che riporto qui a scopo didattico, possiamo vedere una chiavetta aperta. Il processore è un CBM2091 della Chipsbank. Il datasheet è disponibile in rete e contiene anche uno schema elettronico per delle applicazioni tipiche. E' molto probabile che l'hardware segua i suggerimenti del datasheet, per cui è come avere lo schema della chiavetta e tentare, con la strumentazione adatta e conoscendo il significato e funzione dei piedini, una qualche sorta di analisi per tentare di capire dove risiede il problema.
Nel retro del circuito stampato è possibile vedere il chip di memoria (flash), nel nostro caso con la sigla coperta dalla colla che non ho tolto (per pigrizia...i dati li ho già recuperati). Si può pensare di sostituire il chip flash? Non è impossibile, anche se vanno fatte ovviamente le solite considerazioni sia in termini economici che pratici...ne vale la pena? Forse in casi particolari si...la soddisfazione di fare cose che non sono alla portata dei comuni mortali.....non ha prezzo. Alla prossima.
P.S. I sette nani sono in partenza. Ripeto: I sette nani sono in partenza.