domenica 14 dicembre 2014

Unani al potere

Il potere, in mano a certi strafalliti, ignoranti come dei lombrichi, è in grado di agire sulla vita delle persone, cambiandone obbligatoriamente le abitudini, le scelte, la visione del futuro, la qualità della vita...in peggio. Chi il potere non ce l'ha, è costretto a subire le scelte scellerate di chi è riuscito, a furia di ricatti e minacce, ad ottenere il consenso di persone schiave, prive di idee, ignoranti e sempre prone ai prepotenti. Il Potere si esercita  meglio dai gradini più bassi, dai consigli comunali, dove accadono cose che voi unani non potete nemmeno immaginare essendo in quei luoghi i controlli assenti e l'opposizione ormai svanita nel nulla, sopraffatta dalla paura. Sono luoghi frequentati, ad esempio, da chi si indigna a fronte dell'accusa di omertà ma un secondo dopo si rifuta di fare i nomi, quando vengono denunciati fatti di una gravità preoccupante. Sono luoghi frequentati da chi ammette pubblicamente, con accorata foga, di conoscere i nomi di chi ha commesso fatti penalmente rilevanti, salvo poi rifiurarsi di  dare indicazioni "per il quieto vivere di tutti"... Camorristi in giacca e cravatta, sedicenti intelligenti, sempre pronti a minacciare chi osa semplicemente porre delle domande. Sempre pronti a modificare le regole quando queste vanno contro i loro interessi. Sempre pronti ad autorizzare (a voce) gli amici e chiudere un occhio sulle conseguenze dannose per la salute ed incolumità pubblica. Sempre pronti ad invocare la sicurezza pubblica salvo poi ben guardarsi dall'applicare le più elementari regole di vigilanza. La motivazione principale dell'opposto rifiuto alle idee di buon senso è ... non ci sono soldi... in realtà per le cose buone che non alimentano i loro conti correnti o per lo meno il loro ego, i soldi non si trovano mai. Camorristi privi di auto coscienza. In pubblico sempre pronti a difendere la "democrazia" (o almeno la loro personalissima visione) ed in privato esercitare tutto ciò che definisce e delinea il mafioso. 
Ed il danno più socialmente devastante che riescono a produrre questi unani, è ingenerare la convinzione che ormai non ci sia più nulla da fare, che la situazione sia compromessa a tal punto da non poter più reagire e tornare (se mai ci fossimo stati, forse nell'immediato dopoguerra) ad una società coesa e collaborativa per il bene comune. Già, il bene comune... anche questo si è trasformato a tal punto che un inceneritore è fattibile per il bene comune, un autostrada o una ferrovia inutile, un ospedale che non verrà mai terminato...per il bene comune di chi? Il bene comune è diventato la motivazione per fare cose ad esso diametralmente opposte, e nella confusione se ne stanno approfittando a man bassa tutti coloro che sono delegati a prendere decisioni, a tutti i livelli, e guai a criticare, guai seri a fare domande. Abbiamo già assistito in passato all'avvento di persone decise ad opporsi a questo stato di cose. Persone corrotte che, fra diamanti, mutande verdi, lecca lecca e lauree facili si sono rivelate peggiori di ciò contro cui si erano schierati, oggi ancora attive dopo aver rispolverato i temi che tanto fanno presa sulle persone esasperate e ridotte male. Stiamo assistendo anche alla lenta trasformazione dei movimenti più recenti, ai piani bassi più orientati a trattare argomenti simili, solo per attirare consenso, non certo per il bene comune. Il filo conduttore che li lega è sempre lo stesso... la nostra delega in bianco senza alcun controllo successivo e costante del loro operato, il consenso silenzioso ed anonimo di una cabina elettorale... al "resto" ci pensano loro, gli unani al potere e gli unani schiavi si sentono felici ed illusi di essersi liberati di una preoccupazione ed incombenza che in fondo li spaventa a morte, illusi di poter prendere il controllo e liberarsi delle catene che li tengono prigionieri. Prima illusi, poi delusi alternativamente, da molti anni ormai.... riusciranno mai a capire? No. Unani. 

P.S. Licio è in campagna e Matteo è alla cassa. Ripeto:  Licio è in campagna e Matteo è alla cassa.

martedì 9 dicembre 2014

O voi o loro

...will need to change how we calculate VAT, and as of January 1, 2015, if you are subject to VAT, you will no longer pay the rate of our Luxembourg office, but rather, of the Member State in which you are located...

Cosa significa? Che a parità di prodotto o servizio, se siete "located" in itaglia, dovrete pagare l'iva al  22% (e non più al 10 o 19%)... senza alcun pratico vantaggio, dato che le tasse da voi in itaglia servono in gran parte ad ingrassare politici, funzionari, morti di fame e rubagalline corrotti. E la cosa buffa, che qui ci fa scompisciare dalle risate, è che non riuscite a liberarvene. Ad ogni tornata, rifate sempre gli stessi errori e nel frattempo girate le spalle a chi invece dimostra con i fatti onestà e correttezza. Per voi non c'è speranza, siete irrecuperabili. Da parte nostra stiamo solo aspettando il tracollo, non abbiamo nessuna fretta. 
Quando accadrà, verremo a comprare... per pochi spiccioli..., le vostre anime. Sì, perchè la crisi non sta distruggendo la bellezza del vostro paese ma le persone. E le persone distrutte si venderanno per poco... manodopera quasi gratis senza andare all'altro capo del mondo...schiavi in saldo, una manna dal cielo per risollevare l'economia, la nostra. Ah, dimenticavo.... non pensate che andrete a ricoprire ruoli dirigenziali, per quelli abbiamo già i nostri. Ci servirà manovalanza specializzata, qualificata sì, ma per pochi euro al giorno, è ovvio. E quando accadrà, aspettatevi di subire lo stesso se non peggior trattamento che per anni avete riservato a chi aveva più bisogno di voi. I diversi diventerete voi. Non ci credete? Poco importa, non c'è problema, continuate a stranazzare e scegliere sempre gli stessi, che anche se cambiano nome non cambia poi molto se chi li propone è sempre lo stesso. non c'è problema. Nel fratttempo, pagate l'aumento e zitti. No all'euro! No all'Europa...certo certo... mandateci ancora di quelli che ci avete già mandato che così ci tranquillizzate e potremo continuare serenamente senza che venga messa in pericolo la nostra di economia.... Noi qui l'iva la paghiamo di meno, voi di più anche se comprerete i nostri prodotti ci fate solo piacere, se non li comprate, prima o poi dovrete farlo che da voi pian piano chiuderanno tutti o quasi. Non abbiamo fretta illustrissimi dottori, autorevoli statisti, rispettabilissimi imprenditori, esimi professoroni del caxo. A presto.

P.S. la cruna dell'ago è stretta, il cammello è ingrassato, novembre non torna. Ripeto: la cruna dell'ago è stretta, il cammello è ingrassato, novembre non torna.

lunedì 1 dicembre 2014

Neon Starter Ballast Spark!

Durante un lavoretto di falegnameria, tipo trasformare due sedie in una scaletta ripiegabile, mi accorgo che il tubo al neon sopra il bancone da lavoro fa fatica ad accendersi. La scarica non si innesca... penso immediatamente al tubo esaurito (strano ha solo 10 anni) e procedo a frugare nella scorta di tubi recuperati da vari smantellamenti di negozi nella fase di post-fallimento (una manna dal cielo questa crisi prolungata). Strano che nessuno di questi funzioni... penso quindi immediatamente allo Starter... è domenica, negozi chiusi (per fortuna) e ... che faccio? Mi viene in mente che in lavanderia ho degli scaffali recuperati da un negozio di fotografia, erano illuminati e per forza ci deve essere qualcosa che fa al caso mio... infatti, all'interno c'è ancora l'impianto elettrico, reattori, starter, interruttori... taac! Prendo lo starter, sostituisco lo starter e... luce fu. Ok. Nella pausa non posso resistere.... devo aprire lo starte rotto e verificare cos'ha! Il problema viene immediatamente all'occhio... usato troppe volte, lo scintillio fra i contatti nell'ampolla hanno consumato le lamine bimetalliche che non stanno più facendo il loro dovere. Bene. Di riparare lo starter nemmeno a parlarne (per ora) ma di spendere due parole su come funzioni si, questo lo si può fare. 
Starter usato vendesi come nuovo
Il tubo al neon è un tubo di vetro, ricoperto internamente da materiale fluorescente, che contiene dei gas (di solito Neon) e una piccola quantità di mercurio. Per accendersi occorre una tensione di innesco della ionizzazione del gas molto più alta di quella necessaria per mantenere acceso il tubo. Inoltre è necessario che i filamenti ai capi del tubo raggiungano una temperatura di 100-200 gradi prima di iniziare ad emettere elettroni che ionizzano il gas e quindi eccitino la sostanza fluorescente che ricopre l'interno del tubo di vetro. Per ottenere l'innesco si usa quindi uno strarter ed un reattore (l'insieme è anche chiamato "ballast"). Lo starter, in sostanza,  è un interruttore che rimane chiuso all'accensione per circa uno o due secondi (il tempo di riscaldare i filamenti). Al passaggio della corrente, le lamine dell'interruttore si scaldano e si piegano (lamine a bimetallo aventi diversi coefficienti di dilatazione) interrompendo la continuità. All'apertura del contatto entra in gioco l'energia accumulata dal reattore (che sostanzialmente è un induttanza) che viene rilasciata ai capi della lampada sotto forma di sovratensione in grado di innescare la scarica ionizzante fra gli elettrodi. Quindi lo starter serve solo a far partire il processo di accensione, tanto che una volta accesa la lampada, può tranquillamente essere tolto senza spegnere nulla in quanto una volta "scaldato" ed aperto, anche se si raffredda ed il contatto si richiude, la maggior parte della corrente passerà per la scarica del tubo fluorescente e pertanto non riuscirà a riaprirlo.
Ma.... il condensatore in parallelo al bulbo dello starter a che serve? E' per ridurre le interferenze EMI generate dall'arco che si sviluppa ai capi del contatto. Ma... che succede se collego uno starter in serie ad una lampadina ad incandescenza?? Boh... dovrebbe lampeggiare con una frequenza che dipende dalla potenza della lampadina stessa suppongo... perchè non provare?... dubito però che i contatti a forza di aprirsi e chiudersi con conseguenti scintille facciano durare a lungo il gioco... alla prossima

P.S. il ravanello è pallido e la bruschetta è pronta. Ripeto: il ravanello è pallido e la bruschetta è pronta.