sabato 30 aprile 2011

Batterie scopa elettrica

E visto che è la giornata delle batterie, così lunedì faccio un unico giro, meglio provare a sostituire anche queste. Mi è capitata per le mani una scopa elettrica a batterie. La si trova su ebèi (o ibei) a 22 euri!
Ecco come la descrivono: "La Nuova Scopa Ruotante 2G combina l'eccezionale potere pulente della tecnologia Quad-Brush - potenti spazzole rotanti che raccolgono lo sporco su tutti e quattro i lati della testa di aspirazione - con un attacco snodabile a 360 gradi, che permette di manovrarla facilmente intorno a mobili e altri oggetti." ed ancora "La tecnologia innovativa di cui è dotata, fa sì che le particelle di polvere e sporco, una volta aspirate, restino nel contenitore di raccolta trasparente senza disperdersi nell'ambiente." WOW!!! persino una tecnologia innovativa!!!!!! che raccoglie lo sporco e non lo disperde nell'ambiente!!! ma come avranno mai fatto?? incredibile!
Una schifezza di elettrodomestico che solo ad una malata di mente in vena di buttare i soldi può venire voglia di comprarla. Impara a scopare come si deve, cretina! 
Un motorino alimentato da una batteria ricaricabile fa girare delle spazzoline disposte su un perimetro rettangolare, ciascun lato ingranato con l'altro in modo da creare un movimento rotatorio che convoglia lo sporco dentro una vaschetta di plastica. All'ingennere progettista diamo il 110 e lode della vergogna, ma forse è meglio conferire la prestigiosa onoreficenza a qualche mente malata del marketing. Non so ancora se è la pubblicità potente o se è la mente fragile. Questi ciottoli durano giusto il tempo di vita delle batterie (6 mesi??), poi vengono buttati ed a tutti tocca pagare i costi di smaltimento e subire i danni all'ambiente. Maledetti idioti! smettetela di comprare queste schifezze!. Se avete soldi da buttare, dateli ai poveri ed ai bisognosi o a chi invece lavora veramente. Dopo un pò di tempo che si usano, le scope elettriche si bloccano a causa dei capelli che si arrotolano nelle spazzole. Il grasso per terra della cucina (inevitabile) fa il resto e così alla fine ci si ritrova con le spazzole impastate di una m*rda che a toglierla c'è da bestemmiare in turco. Ora che si sa, c'è un buon motivo per non comprare. Ma, dato che l'aggeggio c'è, io porto i capelli cortissimi, la uso solo in camera da letto, le batterie le ricarico col sole, allora posso tenermela e provare a ripararla, così evito di buttare. Le batterie?? 6 elementi al Ni-mH AA in serie da 1.2V cadauna (7,2V totali) 1500mAh. Ho tentato di provare con le normali Dur*cell ricaricabili, ma le dimensioni non sono le stesse. Poi c'è la difficoltà di saldarle in serie con una piattina. Lo stagno fa comunque spessore ed alla fine le celle non entrano nel vano che dovrebbe portarle. Urge una soluziona alternativa, magari delle ricaricabili messe assieme con un sistema diverso (asportabili facilmente per la ricarica e fissate al manico con del velcro. Boh, magari in un ritaglio di tempo. Alla prossima.

AGGIORNAMENTO: ho acquistato le 6 batterie necessarie alla riparazione e le ho sostituite, collegandole in serie. Ho usato delle batterie AA 1,2 volts da 2400mAh già predisposte per la saldatura dei terminali di collegamento, per cui l'operazione di riparazione non è stata particolarmente difficile. Occorre stare attenti ad assemblarle alla distanza giusta che ne permetta l'inserimento nell'alloggiamento originale. Basta poco per unirle "storte" e vanificare tutto il lavoro. Spesa totale: 6 batterie 18,00€ (3,00€ l'una) ma credo che ad ordinarle via internet si possa spendere meno.  

P.S. Una rana verde salta il fosso. Ripeto: Una rana verde salta il fosso.

Nilox UPS Easy 8 (riparazione)

Dopo l'aspirabriciole, tocca agli UPS di recupero. Me li hanno regalati con il seguente sintomo: Non si accendono, sono entrambi morti. OK. Alla peggio ci recupero un pò di componenti che mi servono per esperimenti vari di elettronica. Li porto in laboratorio e provo a collegarci l'alimentazione a 230V. Niente, sono proprio morti e già mi prometto di cercare il guasto nella scheda inverter. Quattro viti con testa a croce accessibili dalla fiancata sinistra ed il coperchio viene via con estrema facilità. Dentro il classico circuito inverter e la classica batteria tampone. In questi casi conviene sempre fare estrema attenzione in quanto potrebbe essere presente la tensione di rete anche con il cavo di alimentazione scollegato e l'ups spento (apparentemente). Meglio procedere con prudenza. Scollego la batteria e misuro la sua tensione...1,2 volts e non i 12 di targa. Penso che siano stati tenuti a lungo fermi e la tensione si sia azzerata a causa delle sue perdite interne. Prendo una batteria nuova (non importa se diversa ma della stessa tensione) e provo ad accendere l'ups....beep beep beep.... funziona!! L'elettronica è salva ed il problema è la batteria. Il secondo subisce lo stesso trattamento...funziona anche quello. Fantastico. Due UPS da 400Va praticamente nuovi. Basta solo trovare delle batterie che entrino nel contenitore, con caratteristiche simili ed il gioco è fatto. Allora, vediamo alcuni dati, tipo marca modello e codicilli vari. 
UPS: Nilox modello UPS Easy 8 codice UP2001 da 400VA-230 Volts.
Batteria interna: Sealed lead battery (Center Power Tech Co.ltd) Vision CP 1245SLE 12V 4,5Ah (Pat.n°ZL00 2 02810.7) Valve regulated Rechargeable battery, Constant voltage charge cycle use 14,5 - 14,9V Stand by use 13,6 - 13,8V Initial current less than 1,8A
Potrei ordinarla direttamente dal produttore/rivenditore in cina (http://www.vision-batt.com/) ma preferisco prima provare in zona se ne trovo di simili. La dimensione della batteria all'interno non sembra di quelle "standard" che si trovano in commercio da noi. Al limite, ne prendo un paio anche di dimensioni diverse e col dremel taglio i divisori interni del contenitore che mi sembra già predisposto per accoglierne di dimensioni diverse. Bene. Un paio di UPS in più fanno comodo, magari per alimentare la radiosveglia che mi accompagna da oltre 20 anni ma se manca la corrente perde l'orario. Oppure per alimentare un paio di portatili con le batterie defunte. Alla peggio li rivendo con un modesto ricarico, giusto per qualche caffè che credo di meritarmelo, non fosse altro per aver ancora una volta contribuito a salvare l'ambiente e sfanculare quei maledetti gestori delle discariche. Alla prossima.

AGGIORNAMENTO: Ho trovato le batterie di sostituzione a 15,00€ l'una. Sono di marca Winner da 12Volts 4Ah Rimontate e già in esercizio funzionano alla grande. Risultato due UPS praticamente nuovi per trenta euro, non male unamico, non male. 

P.S. Il sindaco magna magna. Ripeto: Il sindaco magna magna.

Aspirabriciole Valex APL36 (riparazione)

lo so, la foto fa schifo

Nel raccolgiere il ciarpame che il dissennato consumismo sfrenato produce, mi sono capitati due UPS ed un aggeggio che a definirlo "aspirapolvere" è troppo. Meglio classificarlo come aspirabriciole portatile a batterie. E' un ciottolo di plastica con un motorino a 3,6 volts ed una ventola centrifuga che crea una modesta aspirazione del flusso d'aria attraverso una strozzatura nel corpo di aspirazione...una ciofeca che però sembra aver avuto successo fra le massaie depresse. In molti lo comprano, dimenticando che per le briciole basta una spazzola ed una paletta, niente di più, che non inquinano, non consumano e durano in eterno.. Dopo un anno di uso, ci si stanca dell'aggeggio che comincia a perdere potenza (quasi da subito) e non aspirare più a dovere...si torna quindi alla spazzola e paletta e il magico elettrodomestico oggetto di un desiderio indotto dalla maledetta pubblicità e dal marketing più schifoso, finisce o in discarica o nello sgabuzzino a marcire del tutto. Il problema risiede nelle batterie che dopo un pò di cicli di scarica e ricarica, perdono capacità. Ovviamente, l'azienda produttrice ha progettato questo inutile ciarpame senza dare all'utente la possibilità di sostituire le batterie. Mandarlo all'assistenza tecnica nemmeno a pensarla..."conviene prenderne uno nuovo" è la risposta che ci si sente dire senza specificare di dire a chi conviene, ovviamente. 
Allora, 5 viti laterali con testa a croce e si apre l'involucro. Due viti tengono fissate le batterie con un coperchio nero. I fili che fuoriescono sono "termo incollati". Li si taglia e si va alla ricerca delle batterie ricaricabili. 4 elementi in serie al Ni-Cd da 1200mAh per una tensione totale di circa 3,6 volts (ripeto, circa) L'alimentatore da muro riporta i dati di targa a 6 volts 200mA per la ricarica delle batterie interne. L'aspirabriciole non funziona con l'alimentatore collegato, è previsto il suo funzionamento solo a batterie. Se trovo degli elementi compatibili con quelli originali procederò a sostituirli e restituire il tutto al proprietario, altrimenti si può sempre modificare l'interno collegando il motorino direttamente all'interruttore on-off e creare un aspirafumi per le saldature a stagno. Alla peggio si disassembla il tutto, si recuperano interruttore, componenti elettronici, alimentatore e la plastica la si manda al riciclo. Dovrebbero vietare le apparecchiature che non offorno la possibilità di sostituire le batterie. Alla prossima.
AGGIORNAMENTO: ho acquistato le 4 batterie necessarie alla riparazione e le ho sostituite. L'accrocchio è tornato in esercizio, da usare come aspirafumi e come attrezzo per la pulizia del piano di lavoro. Ho usato delle batterie  Kinetic N2000SC1P da 2000mAh. Sono già predisposte per la saldatura dei terminali di collegamento, per cui l'operazione di riparazione non è stata particolarmente difficile. Occorre stare attenti ad assemblarle alla distanza giusta che ne permetta l'inserimento nell'alloggiamento originale. Basta poco per unirle "storte" e vanificare tutto il lavoro. Spesa totale: 4 batterie 14,40€ (3,60€ l'una) ma credo che ad ordinarle via internet si possa spendere meno. 
AGGIORNAMENTO II° Il ciòttolo ha trovato una nuova padrona, dopo un anno. E' felicissima del regalo che le ho fatto, ma sono più contento io che ho tolto alla discarica l'ennesimo "rifiuto", alla faccia dei mafiosi che li "gesticono" e che vorrebbero che noi buttassimo per aumentare i loro profitti a scapito delle nostre tasche. Maledetti schfosi, morirete prima o poi.

P.S. Sono arrivati due cigni neri. Ripeto: Sono arrivati due cigni neri.
P.P.S. le foto fanno schifo perchè ho finito le batterie della digitale ed ho finito i soldi.