mercoledì 19 luglio 2017

conversione all'islam

Se mai mi convertirò all'islam, il mio nome sarà:

agif al aviv

tanto in arabo si legge al contrario.


una strana "convenzione"

Oggi al cellulare (!!) mi ha contattato una signorina con una proposta "allettante". Lei mi manda i clienti ed io garantisco a loro uno sconto. Ovviamente il "servizio" ha un costo di qualche centinaio di euro all'anno. mmm... puzza di bruciato. Una rapida googlata per leggere le opinioni di chi ha aderito e si apprende che in tre anni nessun cliente si  è presentato allo studio professionale convenzionato, quindi apparentemente sono soldi buttati come quelli per certe pubblicità inefficaci. In teoria dovrebbe essere il "servizio" a veicolare i clienti verso la mia attività. Sembra però che il "come" vengano veicolati i clienti potenziali sia un tantino poco efficace. Una personal page nel loro portale, un indirizzo mail "personalizzato"... una consulenza gratuita sul come fare... nulla di più a quanto pare. Una cosa simile a grupòn per capirci ma a pagamento fisso annuale e non a percentuale. La consulenza fornita poi è offerta per insegnare al cliente come farsi pubblicità da solo... ma allora cosa li pago a fare? per una mail ed una paginetta sul web? 

Ma il problema non è questo.  E' il concetto generale che non va. Dovrei pagare qualcuno ed in più garantire uno sconto se tizio si presenta con la loro tesserina! pagare due volte insomma. 

Nel mondo professionale (i liberi professionisti con ritenuta di acconto) in realtà la cosa ci può stare. Si pompa il preventivo della stessa percentuale dello sconto e gli argomenti usati per giustificare la parcella si sa sono infiniti, compresi quelli che fanno leva sulla necessità e sulla paura... è solo marketing in fin dei conti. Ma se pago loro, del marketing dovrebbero occuparsi loro non il professionista. In pratica si delega a terzi l'attività di procacciamento clienti, attività che se fatta in proprio comunque comporta un costo. Per attività di "procacciamento" si intende tutto ciò che si fa per convincere preventivamente il cliente, il quale si presenta dal professionista già pronto a firmare l'incarico senza ulteriori attività. Allora si, se fosse così sarei ben felice di pagare qualcuno che si configura come il mio "commerciale" di riferimento, ma di sicuro lo pagherei a percentuale sul venduto, non certo con un fisso annuale.  Tutto il resto è solo fuffa per raccattare dati e soldi. 

Giusto per fare un esempio, tempo fa io ed alcuni amici ci siamo recati in un ristorante egiziano, con tanto di mega sconto grupòn. Abbiamo mangiato benissimo, ci siamo pure divertiti ... ma... ci tornerei? sicuramente sì... se trovo un altra offerta con uno sconto simile o superiore. Altrimenti no! Consiglierei ad altri il ristorante? Magari anche sì, suggerendo però di aspettare un coupon sconto che renda più appetibile la spesa (ma la crisi fa già questo).
Per me grupòn non funziona per gli esercenti,. E per me, è mia opinione, non funzionano nemmeno le tesserine per la convenzione da pagare due volte (fisso annuale più sconto).

C'è poi un altro aspetto da vedere. Un professionista, che sia avvocato, dentista, asrchitetto ecc.ecc. che si presenta sul mercato con lo sconto è in realtà un perdente stafallito. Lo sconto denigra il decoro ed il prestigio della professione e del professionista. Lo sconto annichilisce la professionalità in quanto il motivo per cui il cliente si rivolge al professionista è solo economico non certo legato alla "bravura" od alla professionalità.

Devo dire che la telefonata ricevuta senza preventivo consenso in violazione della mia privacy non si è nemmeno protratta a lungo. appena compreso il contenuto dell'offerta la mia risata è stata sufficiente per inibire qualsiasi ulteriore insistenza e l'operatrice (poco preparata e poco professionale) ha preferito tagliare corto e troncare la conversazione. Grazie. Numero in black list. Alla prossima. 

P.S. l'azienda non ha amici, solo clienti. Ripeto: l'azienda non ha amici, solo clienti.

giovedì 29 giugno 2017

Trapano PT Tool mod.CD006 (riparazione parte 2 - sostituzione motore)

Non male, davvero. Ero rassegnato a buttare l'avvitatore ma alla fine... riparabile. Avevamo visto nel post precedente il problema. Motore praticamente andato, da sostituire. Sorprendentemente, dalle centinaia di motorini salvati dalla pulizia periodica, ne trovo uno che forse fa al caso, stesse dimensioni, stesso voltaggio, stesso passo delle viti di fissaggio... un quasi miracolo (o frutto della standardizzazione di massa nella produzione cinese). Ma andiamo con ordine. 
Per smontare l'avvitatore si procede con togliere le otto viti nere con testa a croce, a vista, poste tutto attorno all'avvitatore. Nessuna vite nascosta sotto le etichette o sotto i tappini di gomma. 
L'apertura è immediata, non ci sono clips di aggancio, o saldature ad ultrasuoni o adesivi o altre trappole bastarde. 
Si toglie il motore, solidale al riduttore planetario e mandrino, trascinando anche il pulsante regolatore di velocità (con la levetta per la rotazione reverse) ed i contatti batteria, un unico blocco. Occorre in questa fase ricordarsi di segnare con un pennarello rosso indelebile la posizione dei contatti della batteria (filo rosso positivo, filo nero negativo) che dovranno poi essere rimontati correttamente senza invertire la polarità e rischiare di bruciare il regolatore di velocità. 
Si staccano i fili nel retro del motorino in modo da maneggiare meglio il corpo motore / riduttore / mandrino che dovrà essere smontato. Il motorino infatti è avvitato internamente con due viti di acciaio e per toglierlo occorre preventivamente aprire il coperchio del riduttore svitando le tre viti nere con testa a croce. Fare molta attenzione ai tre ingranaggi nei quali si infila il perno del motore. Un pò d'olio e grasso dovrebbero tenere "incollato" il tutto ma la precauzione è d'obbligo, giusto per evitare di rimontare gli ingranaggi nella stessa sequenza o dover cercare a pavimento le rotelline che magicamente si infilano sempre nei posti meno accessibili e più impensabili. 
Ora viene il bello. Sicuramente il motorino di recupero non avrà l'ingranaggio giusto montato nel perno. Quello che ho usato io aveva una puleggia per il trascinamento di una cinghia di un carrello di stampa di una stampante HP a getto di inchiostro. Essendo di plastica, per toglierla è bastata un cacciavite piatto. L'ingranaggio da recuperare dal motorino bruciato è invece metallico (per fortuna almeno non è di plastichetta), infilato a pressione. Occorre sfilarlo. Moooolto tempo fa avevo acquistato un estrattore di ruote per modellismo. Saggia decisione, anche se non ho la passione per le automobiline... purtroppo in questo caso e per questo utilizzo, ho dovuto modificarlo un pò in quanto il perno del motore non passava nell'alloggiamento dell'estrattore. 
Con una punta diamantata ho allargato lo slot ed alla fine sono riuscito ad estrarre l'ingranaggio. Per installarlo nel perno del nuovo motorino? Morsa in metallo (di quelle ad apertura generosa) e un pò di manualità. Alla fine l'ingranaggio ha trovato posto nel nuovo motorino ... il 90% del lavoro svolto. 
Si rimonta il tutto (non è difficile) cercando di seguire i segni (il riduttore entra bene solo in una posizione) e si prova. Se tutto è andato per il verso giusto, l'avvitatore riprende a funzionare come prima. Ora, alcune considerazioni:
Il motore. Quello originale riporta le seguenti sigle: HRS-550S-7521F DC 12V HONG YANG (modello - tensione di lavoro - produttore).  E' un motorino che si trova in commercio a circa 10 sterline (https://gimsonrobotics.co.uk/categories/dc-electric-motors/products/hrs-550s-dc-36mm-motor-12v-and-18v-versions) descritto come "high-powered brushed DC electric motor is of a '550' can size, typical to many cordless tools and remote control cars. Maximum efficiency power output can exceed 80W and peak power output is hundreds of watts from a motor only 36mm in diameter. " già pronto con l'ingranaggio a 9 o 15 denti oppure su ebai http://www.ebay.com/itm/RS-550-Motor-18-volt-12-24-v-DC-20k-RPM-High-Torque-Drill-Robot-Saw-Electric-/221686274208 a 16 dollari circa... un miracolo. L'ampia offerta di ricambi ci suggerisce che in realtà è probabile che si brucino più spesso di quanto si pensi.
Quello di recupero invece riporta le sigle: C8108-60062 - TN821803 - made in china (codice parte HP - modello (forse) - luogo di produzione). L'unica cosa in comune è la tensione di lavoro, 12 volts. Oltre a questa si rileva la stessa disposizione / dimensione dei fori di fissaggio. Quello di ricambio è leggermente più lungo (1 millimetro) ed il perno è passante (esce da entrambe la parti) e va oltre l'altezza dei due contatti... meglio così, meno complicazioni nell'infilare a pressione l'ingranaggio nella morsa. Inoltre il motorino nuovo non ha fori di ventilazione ed apparentemente nemmeno una ventolina che si intravede nel modello bruciato. E' certo che il motorino di trascinamento di un carrello di stampa non è progettato per un uso "pesante". Forse quest'ultima differenza lo renderà puù soggetto a riscaldamenti o forse i motorini di quelle dimensioni sono tutti uguali.
In realtà il motorino della stampante non va bene, è troppo lento e non ha la stessa coppia di quello originale...peccato.

Il regolatore di velocità è tutto racchiuso e l'unico componente che lascia intravedere è un integrato della ST Microelectronix (P60NS04Z N-CHANNEL CLAMPED 10 Mohm - 60A TO-220 FULLY PROTECTED MESH OVERLAY MOSFET ) montato du un dissipatore di alluminio. Dato che funziona non cercheremo di decodificare lo schema.  
Per finire... che dire? mi ritrovo con l'avvitatore in attesa di ricambio, ho alleggerito la discarica, mi sono pure divertito... satisfaction level 100%....per ora Alla prossima.

P.S. Come primo, brodo di giuggiole. Ripeto: Come primo, brodo di giuggiole.