lunedì 6 giugno 2016

è morto uno

A nome di tutti quelli, tantissimi, che ha quotidianamente insultato, discriminato, offeso, illuso, raggirato, canzonato, usato, disprezzato, umiliato, affamato, svuotato, impoverito, danneggiato, distrutto, emarginato, diviso, demonizzato, zittito, logorato, smerdato, negato, annoiato, nauseato, odiato, turbato, stroncato con particolare zelo e dedizione maniacale, magari pensando arrogantemente di essere nel "giusto" e di avere "ragione", dedico "con viva e vibrante soddisfazione" il più gigantesco VAFFANCHIULO del mondo. Che tu rimanga maledetto e dimenticato per il resto dei secoli.  Il rispetto, da morto, te lo dovevi guadagnare da vivo.

P.S. ... Ripeto: ...

domenica 5 giugno 2016

REX Zoppas PM60 Microwave (schema elettrico)


Devo dire che l'attrezzo in questione ha fatto più che egregiamente la sua parte. Devo anche aggiungere che per come è stato trattato è stato bravo a resistere così a lungo. Quando le cose di una volta venivano progettate e realizzate pensando alla qualità ed un pò meno ai profitti finanziari ed ai dividenti degli investitori avidi e corrotti... bei tempi, ormai andati.
Messo da parte per fare posto ad un suo cugino cinese (meno avido di energia) è arrivato il suo momento... devo sezionarlo per recuperare i pezzi all'interno e portarlo al cimitero dei RAEE, amen. 
I forni a microonde sono una preziosa fonte di componenti utilissimi per hobbisti e smanettoni del fai da te. Oltre al trasformatore HV, il cui riutilizzo primario è destinato alle saldatrici a punti (con le opportune modifiche già documentate in moltissimissimi tutorial, post, filmati e spiegazioni dettagliate), si può recuperare il motorino a 230V demoltiplicato, che sta alla base e serve per far ruotare lentamente il piatto porta vivande, ques'ultimo riutilizzabile come sottopentola in quanto in vetro temprato. In più, almeno 4 microswitch, una ventola con motorino asincrono, tre termostati, due magneti toroidali dal magnetron.... questi ultimi però li ho lasciati al loro posto. Il magnetron, verso il punto in cui si concentrano le microonde in emissione, presenta una parte color rosa (intenso o pallido)... ecco, quella parte non è da toccare, rompere, leccare, ingerire eccc... VELENO molto pericoloso... per cui ho preferito lasciare integro il magnetron e non rischiare. Il diodo ad alta tensione è interessante e ho preferito metterlo da parte, si sa mai...
All'interno del coperchio ho trovato l'etichetta con lo schema ed i colori dei fili (eccolo). Buon esempio ormai caduto in disuso per agevolare i riparatori indipendenti, grazie. Per ora basta, devo procedere con disassemblare l'attrezzo autocostruito per ricaricare le cartucce di inchiostro col sottovuoto... da oggi solo toner e mai più inchiostro liquido... o forse no... boh. Alla prossima.

P.S. La lupa uluquà. Ripeto:  La lupa uluquà.

mercoledì 1 giugno 2016

Vivitar viviCam 3565T (Teardown)

Prima di disfarmene... almeno un occhiatina per vedere che c'è dentro. Una macchinetta digitale avuta in regalo come gadget pubblicitario di un azienda ad oggi fallita. E' stata una delle prime utilizzate per iniziare a pubblicare dei post con delle foto "decenti", sicuramente migliori di quelle fatte con la webcam e lente macro. E' guasta, lo schermo di anteprima non si illumina e francamente non credo valga la pena di ripararla. Non ho nemmeno gli strumenti adatti per recuperare il sensore delle immagini, che tanto mi piacerebbe usare per gli esperimenti più strani o per creare una network cam per la video sorveglianza fatta in casa (tipo beccare il gatto di merda che scava nell'orto appena seminato per i suoi merdosi bisognini).
L'apertura del guscio è semplice, basta togliere tutte le viti a vista, compresa quella nascosta dietro al portellino delle batterie.. Il resto viene da sè, dissaldando o tagliando i contatti alle batterie ed al piezo buzzer ed al flash... tagliare dai, se è rotta inutile stare troppo delicati. All'interno, per i poco attrezzati, si può recuperare il buzzer piezo, l'oculare per le microispezioni, la lampada del flash e poco altro. Il resto è tutto integrato nella basetta, compresi i micro pulsanti a saldare, i chip di memoria, il processore video ed altre sigle quasi sconosciute. 
Giusto per documentazione ed a futura memoria, i chip:

  • Jcatch SUNPLUS SPCA533A-PBO11 Digital Still Camera Controller
  • kynix HY57V641620HG 67,108,864-bit CMOS Synchronous DRAM
  • Toshiba  TC58V64BFT 64-MBIT (8M 8 BITS) CMOS NAND E2 PROM 
  • MX E032150 / 29LV040TC-90 2F331400 (boh)
La sigla del sensore di immagini?? sconosciuta o almeno non riesco a vederla. Quasi sicuramente qualcosa si trova nella parte a contatto col PCB ma al momento non ho proprio voglia di accendere i dissaldatori per recuperarla. 
Ecco... ora sono un pò più "soddisfatto". Mi spiace un pò per la macchinetta e per il cinesino sfruttato nell'assemblarla, pagato una miseria e sostenuto solo dai suoi sogni di schiavo che desidera la libertà attraverso i soldi... un ossimoro vivente. Adesso tocca al palmare.  Alla prossima.

Il palmare è al mare. Ripeto: Il palmare è al mare