giovedì 23 ottobre 2008

Pompa a palette

Come scritto nei post precedenti, la pompa a palette utilizzata per l'aspirazione dell'aria dal serbatoio sottovuoto, ha rivelato dei problemi tecnici. Rimasta ferma troppo tempo ed in presenza di inchiostro nel gruppo rotante, ho dovuto smontare il tutto e cercare di pulire la camera di aspirazione dalle incrostazioni.
L'apertura della camera aspirante è facile. Basta svitare 4 viti e sfilare il pezzo con il foro eccentrico su cui sono innestate le valvole di aspirazione e mandata.
Il bagno notturno nel liquido disincrostante non ha dato risultati apprezzabili, al punto di dubitare della bontà dei liquidi "specifici" in commercio. Per togliere le palette di acciaio ho quindi spruzzato un pò di svitol e con un punteruolo sottile le ho fatte uscire dalla loro sede. successivamente le ho pulite una ad una con un panno di carta. Poi ho passato un pò di carta vetrata finissima (per lappatura) all'interno della camera di aspirazione e sui coperchi nei punti in cui si è formata una patina scura. L'alloggiamento delle lamelle è stato ripulito con carta vetrata e aria compressa. Rimontato il tutto, ho passato un velo di olio lubrificante per agevolare la rotazione del perno. Rimontato il tutto e data l'alimentazione, mi accorgo che il filtro di aspirazione (un tubicino di ottone con all'interno un materiale poroso) è otturato, molto probabilmente dall'inchiostro rinsecchito finito dentro per errore o a causa di un cattivo utilizzo del macchinario su cui originariamente era installata la pompa. Per pulirlo, sto provando con un bagno in acqua calda con un pò di detergente per le mani... forse funziona. Nel frattempo, sto aspettando che la ditta produttrice risponda alla richiesta di un kit di ricambio per le lamelle e per il filtro. Dubito che per una cosa del genere si degnino di rispondere, forse sono abituati ad ordini con molti zeri e queste richieste, mirate a riparare piuttosto che sostituire tutta la pompa, forse rappresentano più una rottura di scatole che altro. Tentar non nuoce. Da una prova effettuata, senza il filtro, sembra che la pompa funzioni egregiamente e l'aspirazione sia sufficiente per creare un buon livello di vuoto. Sono propenso a preferirla al posto della valvola venturi, anche perchè così elimino tutto il circuito di aria compressa (manometro compreso) oltre alla necessità di utilizzare un compressore esterno. Mi resteranno dei fori nel contenitore.... vabbè, pazienza. Bene. Aspetto che il filtro si "lavi" per bene e poi vediamo come fare. Alla prossima.

P.S. Lo scienziato è in campagna. Ripeto: Lo scienziato è in campagna.

mercoledì 22 ottobre 2008

Serbatoio sottovuoto (parte 5)

Uno stop tecnico...per ora. Collegàti i tubi del circuito pneumatico, ho proceduto a collaudare il tutto. Dopo aver inserito alcuni adattatori alla presa di mandata dell'aria compressa, ho azionato il pulsante per creare il sottovuoto e....nulla. La valvola venturi funziona ma il vuoto stenta a formarsi. Il manometro indica una sola tacca, ma non ne vuole sapere di schiodarsi da lì. Allora ho controllato tutti gli innesti dei tubi dell'aria, per verificare che non ci fossero perdite. Ho ri-teflonato il filetto del pressostato. Apparentemente è tutto a posto ma di vuoto nemmeno a parlarne. In rete ho trovato alcune caratteristiche di valvole che sfruttano il principio del tubo venturi, che garantiscono una percentuale di vuoto attorno all'85% (-8 bar circa). Per prova allora sto procedendo con l'utilizzo di una pompa per il sottovuoto dotata di un motore a 220 volts. Durante il collaudo però scopro che il perno fatica a girare, per cui ho proceduto con lo smontaggio del corpo di aspirazione per verificare cosa c'è che non va. La pompa è rimasta troppo a lungo ferma ed un pò di inchiostro (stranamente penetrato nel corpo rotante), dopo essersi rinsecchito ha praticamente bloccato il rotore. La pompa in questione è del tipo a palette rotanti. Un perno in ottone presenta 6 scanalature dove sono inserite delle lamelle di acciaio. Queste, per la forza centrifuga, scivolano sul corpo esterno formato da un eccentrico, creando così aspirazione ed espulsione dell'aria. L'inchiostro rinsecchito ha praticamente bloccato le palette rendendo la pompa inutilizzabile. Ho proceduto con la loro estrazione, meno due che non ne vogliono sapere di muoversi dalla loro sede. Per risolvere, ho immerso il perno dentro una soluzione di etanolo sperando che riesca a sciogliere le croste (prodotto specifico per testine di stampa). Lo lascio in quella posizione per alcune ore, per tutta la notte se serve.... vedremo. Successivamente dovrò procedere con la lubrificazione del rotore..svitol?? forse funzionerà. Come sempre, non mi scoraggio di fronte a queste sfide, al punto di chiamare la ditta produttrice della pompa ed ordinare un kit di palette di ricambio... quanto mai costeranno? sono in attesa di un preventivo. sono nelle loro mani. Poi dovrò capire cosa non va nell'impianto pneumatico. forse ho riutilizzato delle cannule intasate...devo controllare. Stay tuned.

P.S. Ciccio Paletta esce di 15. Ripeto. Ciccio Paletta esce di 15.

Serbatoio sottovuoto (parte 4)


Ecco uno schema elettrico di principio. E' pieno di errori nell'indicazione dei pin ed in alcuni simboli utilizzati. Sto sperimentando l'utilizzo di kicad per linux per il disegno di schemi elettrici. Ho dovuto crearmi una libreria apposita per i simboli mancanti e mi manca ancora un pò di pratica, ma ho la dote di imparare molto in fretta. Inoltre ho dimenticato le norme da utilizzare nella progettazione di schemi, per cui le indicazioni vanno prese "con le pinze". Credo comunque possa considerarsi terminata la fase di collegamento elettrico dei componenti interni al macchinario per l'aspirazione dell'inchiostro dalle cartucce di stampa a spugna. Non sono particolarmente entusiasta. La sezione del filo utilizzato, recuperata da un altro macchinario precedentemente rottamato in quanto presenti i mini fast-on di collegamento per i pulsanti, si è rivelata a mio avviso sovradimensionata. Di conseguenza, l'ingombro dei collegamenti è notevole, rendendo poco agevole la chiusura del pannello frontale. Devo ancora provvedere a riunire i fasci di fili in modo da fare un pò di ordine, ma credo che facendo ciò, provocherò un ulteriore irrigidimento dei collegamenti. Per ora mi accontento del "prototipo", riservandomi in futuro di accorciare i fili troppo lunghi e stagnare le estremità, visto che non ho i pin di innesto a crimpare. Manca il collegamento dell'interruttore di indicazione del "troppo pieno", lo realizzerò al volo dopo aver smontato il tutto e verniciato il contenitore. Posso ora passare al collegamento delle linee pneumatiche e passare poi al collaudo finale. Anche se me la sto prendendo con calma, non vedo l'ora di verificare se la teoria ipotizzata sia valida e se con questo macchinario posso finalmente risolvere il problema del blocco della fuoriuscita di inchiostro dalle testine ricaricate, quando nelle stesse si formano delle bolle d'aria (si consiglia comunque di non scaricare mai completamente la cartuccia durante l'utilizzo). Ne ho una decina in queste condizioni e vorrei recuperarle. Vengono vendute, se rigenerate, a circa 11 euro (o più) l'una, per cui dovrei risparmiare 110 euro circa. Se calcolo che per i componenti del macchinario ho speso solo un pò di tempo libero e circa 10 euro di legno e plexyglass, dato che tutto il resto è rigorosamente riciclato, riparato e recuperato, posso ritenermi soddisfatto...sempre che il tutto funzioni. Alla prossima.

P.S. Il lupo ha perso il pelo. Il vizio rimane. Ripeto: Il lupo ha perso il pelo. Il vizio rimane.