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lunedì 24 agosto 2009

PPTT ennesima stranezza

Prosegue la saga dell'ufficio postale cui mi rivolgo per la corrispondenza. Nella necessità di spedire un paio di fatture che in questo paesucolo di trogloditi devono essere cartacee anche se esiste la posta certificata e la firma digitale con tanto di marcatura temporale.
Come da consuetudine, giusto per evitare che le lettere restino esposte alle intemperie in una cassetta metallica esterna all'ufficio, entro e tento di consegnare le due buste già affrancate all'impiegata allo sportello, la quale, tutt'altro che indaffarata nelle sue mansioni, mi accoglie con un "...è arrivato il rompiscatole...". Faccio finta di niente e mi avvio verso l'uscita per andare ad occuparmi del mio lavoro. Mi sento richiamare indietro a voce alta per sentirmi dire che, causa "ordini", le buste affrancate devono essere depositate obbligatoriamente nella cassetta esterna. A poco valgono le mie segnalazioni e rimostranze inerenti le problematiche connesse al deposito della corrispondenza nelle cassette postali. La mia richiesta verbale per sapere il nome di quel deficiente che ha emanato una simile direttiva cade nel vuoto. Devo per forza uscire e mettere le due buste nella cassetta. Ora cosa succederà? Un omino andrà a prelevarle per portarle dentro l'ufficio. Logico no?? Lui può, i "clienti" non devono.
Allora.... il deposito della corrispondenza nelle cassette esterne comporta delle problematiche non indifferenti. Sono in metallo per cui, dato che sono quasi sempre esposte verso sud, durante l'estate raggiungono temperature elevatissime, complice anche il colore rosso scuro cui sono dipinte. Non sono a tenuta stagna, per cui in caso di pioggia l'acqua entra, bagna la corrispondenza prodotta con stampanti a getto di inchiostro per cui addio contenuti. Se si imbuca dopo un certo orario, la corrispondenza resta nella cassetta per tutta la notte a prendere umidità ed a cuocersi successivamente al sole per lungo tempo. E' facile introdurre corpi estranei che possono rovinare il contenuto. Da sempre si è fatto così... perchè cambiare??
Ad ogni modo mai più collaborazione con le poste ma solo rigida applicazione dei protocolli. Comincerò con moduli di reclamo prestampati che non elencano mai le problematiche che si riscontrano negli uffici postali. Uno ad ogni visita. Per gli insulti ed i trattamenti lesivi della dignità procederò con la registrazione filmata di quanto accade...è in preventivo l'acquisto di una microcamera portatile e poi deciderò il da farsi. Mi spiace per l'impiegata rea di aver ecceduto con la confidenza bonariamente concessa. Prevedo trasferimenti e ispezioni in quell'ufficio, già protagonista in passato di precedenti e numerose sanzioni a danno di impiegati fancazzisti e rompicoglioni. Sarà che l'ufficio è piccolo, solo due sportelli, per cui ci mandano solo gli impiegati in punizione i quali dimenticano in fretta che noi siamo i CLIENTI e loro sono al nostro servizio, dato che li paghiamo profumatamente. Ieri ho ordinato un pacco dalla cina che mi verrà consegnato in 7 giorni al costo, udite udite, di 2 dollari. Qui per un paccocelere devo spendere almeno 9 euro e sorbirmi pure le accuse di rompicoglioni per richiedere un semplice servizio. Ci sarà qualcosa che non va in questo paese, ma sono un pò stanco di dover continuamente pagare per nulla. Alla prossima.

P.S. Giano è bifronte. Ripeto: Giano è bifronte.

sabato 6 settembre 2008

Ultim'ora

Notiziona che non interessa a nessuno, ma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. Stasera, come d'abitudine sono uscito per il consueto caffè serale al solito bar... tempo fa, alla categoria maleducazione, avevo parlato di una cicciona rompiscatole incontrata alle poste... beh... adesso fa la cameriera al bar che frequento e... sarò un bastardo ma mi sa che non durerà a lungo. La vendetta è un piatto che va gustato freddo ed a me il caffè piace "shekerato". Intanto la cicciona è brutta come il peccato, non è colpa sua ma se a questo aggiungiamo che non sorride neanche a sorridergli allora non è adatta a stare dietro ad un banco. Poi è lenta, lenta, lenta troppo lenta e questo non va bene. Ed inoltre è scorbutica, non ci sa fare con la gente, risponde male ed è antipatica. Mi sa che non dura e per farla durare meno penserò a seminare zizzania fra gli avventori. Và che merda che sono, ma la maleducazione non la perdono, l'arroganza tantomeno e i prepotenti menefreghisti devono skiattare. Sta cicciona deve sparire dal mio bar. ci vado per rilassarmi, non per vedere una con la faccia da cane, un pitbull davvero che alla sua età ancora non ha trovato un topo che se la trombi. Stavolta tocca a me fare la faccia di merda, testina. Preparati a mettere annunci sui giornali, che se ti trovo a lavorare da qualche altra parte ti sistemo io, brutta maledetta cicciona ignorante... vaffanchiulo

P.S. Domani si vendemmia il podere sud. Ripeto: Domani si vendemmia il podere sud.

lunedì 17 dicembre 2007

PPTT, ci risiamo

Entrare nell'ufficio postale del paese dove abito è un avventura che raccomando ai più calmi di indole pacifica. Impossibile mantenere un atteggiamento conciliante. Stamattina vado a spedire 2 pacchi (per conto di una persona che mi ha chiesto un favore). Paccocelere 3 con modulo prepagato, già perfettamente compilato in tutte le sue parti per non appesantire i tempi di attesa di chi è in fila dopo di me. Confezione rigorosamente realizzata secondo gli standard richiesti dalle poste. Indirizzo di spedizione e del mittente stampati su etichette realizzate al computer.Busta porta modulo già incollata nel retro del pacco. Insomma, una spedizione prefetta, da manuale.

Embè? Mica ci sarà qualcosa da ridire vero? Già. La postina allo sportello prende il pacco lamentandosi del modo con cui l'ho apostrofata. Ma io non ho aperto bocca! Nulla di nulla lo giuro. Sto zitto, mi ero alzato da poco ed al mattino non ho voglia di litigare o discutere. L'impiegata prende il pacco, lo pesa, appiccica l'etichetta di spedizione sul pacco, passa il codice a barre sotto il lettore, due o tre volte, stizzita che il lettore sembra addormentato pure lui. Poi prende il primo pacco e dopo aver timbrato il modulo, li sbatte entrambi energicamente davanti a me e mi apostrofa con "Dai fai qualcosa anche tu..." e si predispone per il secondo pacco. Cosa dovevo fare? mi accorgo che il modulo di spedizione timbrato non l'ha inserito nella busta porta modulo. OK. Lo faccio io, non c'è nessun problema dare una mano. Il secondo pacco fa la stessa fine. Incurante del contenuto lo sbatte con forza e, nel prendere il primo mi dice "...non ci posso credere...allora ce l'hai con me!!" Colpevole di non aver richiuso la busta trasparente porta modulo con la strip adesiva!. La guardo con aria di compassione, sto zitto. Penso solo ad uscire, non prima di aver preso le ricevute di spedizione che mi vengono letteralmente lanciate addosso con fare stizzito di disprezzo, accompagnato da un "Vattene!" degno del più scorbutico essere che si possa immaginare.

Il bello è che non ho nemmeno considerato di reagire per le rime. Ma sicuramente prenderò provvedimenti. La prossima volta, conoscendo le debolezze dell'impiegata, farò di tutto per farla arrabbiare sempre di più e mantenere la faccia tosta di chi, dentro di sè, si diverte un mondo a pigliarla per il sedere.
In un paese dove il precariato sta creando seri problemi sociali, ci si imbatte in chi il lavoro ce l'ha e si permette pure di trattarti male. Stavolta il problema non è delle Poste Italiane ma di un impiegata poco incline a ricordare che è a servizio del Cliente nelle sue mansioni e non viceversa. Ed allora, rivolgo anche a lei il mio rito propiziatorio preferito.... VAFFANCULO!

P.S. La neve ha coperto il buco. Ripeto: La neve ha coperto il buco.

sabato 22 settembre 2007

Poste italiane

Da tempo le nostre Poste sono diventate "Banca". Da tempo ho con loro un conto Bancoposta, inizialmente aperto per sfruttare la possibilità di ottenere i bollettini prestampati di versamento. Dopo l'unilaterale decisione delle PPTT di negarmi la possibilità di intestare i bollettini premarcati con la mia ragione sociale (sono una ditta individuale), ho deciso comunque di tenere aperto il conto (non si sa mai) anche per evitare lungaggini burocratiche e code interminabili per la chiusura. In questi giorni ho ricevuto un avviso da Roma con oggetto "Saldo negativo del suo conto Bancoposta". Preoccupato di essere vittima di qualche truffa (il conto bancoposta è un conto che facilmente si presta ad operazioni off-topic) mi collego ad internet per verificare l'entità di tale scoperto, visto anche che nella comunicazione non si fa cenno all'importo. L'addebito automatico di tasse, balzelli, costi (di che se non ho movimenti?) ha prodotto automaticamente una voragine finanziaria di 0,49€, zerovirgolaquarantanove euri!!!
Consapevole che il conto Bancoposta "...non può presentare saldi negativi ossia non può andare in rosso" come specificato nella comunicazione, mi presento allo sportello per spedire un paccocelere e successivamente effettuare un versamento di due euro, che in rapporto allo scoperto rappresentano una cifra esagerata (e poi in tasca non avevo spicci).
Appena mi presento l'impiegata mi apostrofa con "...ti stavo per telefonare, ho ricevuto la segnalazione che hai il conto in rosso..." naturalmente ad alta voce in modo che tutti potessero sentire. Con tono altrettanto alto rispondo "...sono sotto di quarantanove centesimi, molto meno del costo della vostra lettera di avviso che mi è arrivata ieri!!!". Consegno il pacco in spedizione ed alla fine metto sul banco i due euro pianificati per il deposito. Noto in risposta un espressione stupita. L'impiegata inizia con dire ...
"...non puoi versare due euro..."
io: "...perchè?"
impiegata "ma daiii, dammi almeno 5 euro..."
io: "...contrattualmente ho l'obbligo di versare un importo minimo di 5 euro?..."
impiegata:"no... ma...2 euro è poco...se mi richiamano poi me la prendo con te..."
io: "se ti richiamano per questo dimmelo pure che scrivo alla direzione centrale delle poste.."
impiegata: "se vuoi possiamo concederti lo scoperto di conto..."
io:"...no grazie, sicuramente costerà uno sproposito e poi non è mia abitudine fare debiti con nessuno..."
impiegata: "..ma non puoi darmi i 5 euro che ti ho dato prima di resto??"
io: "voglio depositare 2 euro perchè non ho 49 centesimi sottomano... se vuoi torno più tardi dopo aver cambiato i due euro..."
impiegata: "...vabbè te li verso, ma poi se mi richiamano dirò che ti ho ampiamente avvisato di versare di più e che non puoi versare poco...."
io:"...se vuoi te lo metto per iscritto che hai insistito per farmi versare 5 euro..."
impiegata: " ...non ti faccio nemmeno la ricevuta, vai via...."
io: "grazie, questa si che è una banca seria e rispettabile....Buon lavoro"

Che dire? la conversazione si commenta da sola. Da tempo affermo che se Posteitaliane s.p.a. si concentrasse seriamente a recapitare le lettere a loro affidate (che non arrivano, se arrivano sono in ritardo mostruoso ed in condizioni pietose....) lasciando perdere il resto, probabilmente il servizio ne risentirebbe in modo positivo. Invece, grazie a dei manager dallo stipendio di giada, gli uffici postali si stanno trasformando in negozi di cancelleria ed articoli per ufficio (troppo cari), se ti serve una penna allo sportello ti invitano ad acquistarne una, se chiedi dei moduli per le raccomandate da preparare con calma in ufficio te li danno con il contagocce, ad ogni spedizione di un pacco ti viene proposto l'acquisto del Carnet di spedizioni (vantaggiosissimo??), e non per ultimo iniziano ad arrivare via mail le proposte commerciali.... Ma se mi avessero spedito l'avviso di scoperto via e-mail al posto di lettera e busta.... non era meglio anche per loro???
Manager di Posteitaliane s.p.a, andate a zappare la terra....
v

P.S. il sasso si è mosso. Ripeto: il sasso si è mosso