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lunedì 3 ottobre 2022

L'operatore Fastweb

Certe cose mi fanno proprio incazzare di brutto. La faccio breve. Oggi alle ore 10:44 mi squilla il telefono dell'ufficio ed un operatore che asserisce di chiamarsi "Giorgia" dopo una serie di "pronto... pronto..." mi propone senza tanti preamboli l'offerta business di Natale di Fastweb. Educatamente lo lascio finire di sciorinare la storiella imparata a memoria ed al termine faccio presente che il numero chiamato è iscritto al ROC ( il Registro Opposizione Chiamate) chiedendo come mai si siano permessi di disturbarmi. L'operatore risponde "E' per l'offerta di Natale!" al che ribatto alzando un pò la voce "HA CAPITO QUELLO CHE HO DETTO?". Giorgia mi risponde "...guardi che conosco 5 idiomi e sono pure laureato, per cui stia zitto..." eh? stia zitto??  non lo lascio nemmeno finire la frase che reagisco con un grasso e corposo VAFFANCULO! gratuito, mettendo giù il ricevitore allo stupido idioma. 

Dovo il vaffanculo ricevuto in passato da una stronzetta di TIM, indispettita a suo parere dal mio rifiuto ad ascoltare qualsiasi offertona magica di quell'azienda, ora pure Fastweb entra a pieno titolo nella mia lista di aziende con una Fatwa perenne. MAI MAI MAI con loro nemmeno se mi dovessero regalare soldi, fama e potere, mai e poi mai, per sempre. Boycott!!

Capisco le condizioni di "lavoro" degli operatori di call center, ma come già detto... non mi fanno pena. Dovrebbero riflettere sul perchè abbiano dovuto scegliere quel "lavoro" e soprattutto sul fatto che rompere i c*glioni, ed offendere pure, sia diventato un lavoro. Ma non me la voglio prendere con questi unani strafalliti, poveracci e pure laureati. Me la prendo con Fastweb che li assume, magari con la complicità di qualche recruiter ignorante, con quelli che decidono di adottare il telemarketing tramite call center per vendere i loro inutili prodotti senza rispetto per i diritti altrui. Ed io, con queste premesse, rilevato l'atteggiamento prepotente e menefreghista nei confronti dei potenziali clienti, oltre alla manifesta sciatteria con la quale vengono selezionati gli operatori di telemarketing, dovrei pure acquistare e diventare vostro cliente? Giammai! 

Giorgiaaaa, Faaaastweeebb.... VAFFANCULO!!!!

P.S. La birra è scaduta. Ripeto: La birra è scaduta. 


Aggiornamento 19 ottobre 2022 ore 15 circa, Fastweb ci riprova daL NUMERO 024502410. Faccio presente che il numero chiamato è nel registro delle opposizioni ed il "dottore" di turno argomenta così:"...non si tratta di un offerta, assolutamente. Il MISE ci ha delegato di chiamare per comunicare i contributi statali..."... non ho resistito ed ho messo giù di brutto, stanco di sentire bugie, menzogne, trucchi per truffare e prendere in giro la gente. Fastweb... FATWA!!!

martedì 4 dicembre 2018

Ministro vergogna

excellentium virorum est improborum negligere contumeliam a quibus etiam laudari turpe.

trad: è degli uomini migliori non curarsi degli insulti degli improbi, giacchè persino essere lodati da costoro è motivo di vergogna

PS. il pollo è cotto. Ripeto: il pollo è cotto. 

mercoledì 12 settembre 2018

Regole elastiche

jesolo (venezia) Bambina di 5 anni investita da monopattino elettrico. Multata: camminava sulla ciclabile (link  rimosso dopo approvazione dello schifo di Direttiva Copyright, usa un qualsiasi motore di ricerca del caxo per risalire alla fonte) Per la piccola ferite al volto e sanzione da 20 euro.
I genitori: "Ricorreremo". Sequestrato il mezzo 

Ecco...è "sfuggita" al "controllo" dei genitori ...

Stamane mi sono svegliato benissimo, di buon umore, ma a leggere certe cose la cattiveria mi sale a mille. Vien da dire povera piccina vittima, poi vien da dire poverini i genitori vittime, poi il monopattino elettrico sulla ciclabile NO!... e tutti a prendere posizione su una piccola parte del problema, che all'itagliano piace tanto chiacchierare a caxo ma di rispettare gli altri mai. 

Quando mi sono recato in bici a Jesolo, la ciclabile era praticamente occupata da pedoni ed il marciapiede praticamente libero, tanto che ho dovuto pedalare su quest'ultimo, riflettendo sull'inciviltà di voi itagliani unani ed attento a non incrociare qualche vigile che sicuramente avrebbe ritenuto multare me piuttosto che le centinaia di trasgressori ... più facile dai.

Ed a forza di "chiudere un occhio" succedono queste cose (ed anche di peggiori). Quando la si fa franca va tutto bene, quando si viene pizzicati allora giù a polemizzare su tutto. Di rispettare SEMPRE le regole basilari di civiltà mai eh? Di fare attenzione agli altri mai eh?

Fossi io a dover intervenire opterei per le seguenti soluzioni:
1) togliere la patria potestà ai genitori della piccina con l'accusa di abbandono di minore (più multa da mutuo ventennale) o "perlomeno" "omessa custodia"
2) rieducare la piccina presso una struttura protetta, all'estero, magari in qualche paese nordico
3) al proprietario del monopattino revoca a vita della patente di guida e lavori forzati a vita in siberia a scavare ghiaccio
4) al Sindaco di jesolo condanna a sistemare di tasca sua, i marciapiedi sporchissimi pieni di radici affioranti e creare delle VERE piste ciclabili con gli standards europei 
5) ai vigili la radiazione immediata dal corpo per tutte le volte che si sono girati dall'altra parte vedendo le peggiori violazioni quotidiane di turisti,ambulanti abusivi, spacciatori e residenti senza intervenire
6) già che ci siamo...abbondiamo, controlli fiscali a tappeto (scontrini e ricevute per iniziare)

ah...dimenticavo.... "regole certe non ci sono"...dice lo "scrittore" del pezzo... ma sei scemo? dove vivi? su marte? ti sei fumato il radicchio? Mavafffanchiulo!

P.S. De-mente non mente. Ripeto: De-mente non mente.

martedì 28 agosto 2018

Inciviltà e menefreghismo

Sono un pò di giorni che non riesco piu' quasi a camminare e per una risonanza magnetica ho dovuto recarmi presso un vostro ambulatorio privato in convenzione con il vostro SSNN. Lasciamo perdere i commenti sulla struutra, sul personale e sulle apparecchiature, non voglio parlare di questo, almeno per ora, sarebbe davvero molto lungo farlo. Mi voglio però ricordare un episodio accaduto all'esterno. Terminata la visita, in attesa di una persona che mi doveva accompagnare in auto, mi siedo all'esterno sugli scalini dell'ingresso, ad attendere, complice una stupenda giornata di sole ed un arietta fresca e frizzantina, da godere tutta sino all'ultimo respiro, che tanto rinfresca i pensieri e lo stato d'animo, con le endorfine a mille per una temporanea pausa ristoratrice dal dolore continuo che provo (dolore fisico).
Improvvisamente entra nel parchggio antistante la mia postazione, una Volvo guidata da un signore di mezza età, quasi anziano (un autentico unano). L'autista, dopo un pò di manovre incomprensibili, quasi intenzionato a collidere le auto già in sosta, si avvicina agli scalini in retromarcia e fa scende una signora con difficoltà di deambulazione, la quale, con calma, scende, apre la portiera posteriore, con molta calma, prende la borsa e sempre molto lentamente si aggrappa al corrimano per salire i 10 scalini di accesso alla struttura. La rampa per i disabili è a mezzo miglio e lunga 100 metri... meglio non affontare la scarpinata se si riesce ancora a salire le scale. 
L'autista nel frattempo, fermo dove ha deciso, attende in auto... col motore acceso, col tubo di scarico puntato proprio dove ero seduto, ad un metro di distanza. Purtroppo il rumore del motore deve aver sovrastato le mie poco urbane rimostranze all'incivile noncurante che mi costringe, mio malgrado, a respirare i miasmi puzzolenti dei suoi gas di scarico. La distanza fra il mio bastone di appoggio e l'auto è appena superiore alla gittata, per cui di rompergli un fanalino manco a provarci, a meno di non dover spostarmi rischiando dolori atroci alla schiena. 
Provo comunque a fare appello a tutta la mia buona educazione e decido di spostarmi (io), non senza difficoltà, verso la distanza piu' breve verso un corrimano che mi possa permettere di rialzarmi al termine dell'attesa. Il tutto condendo il tragitto con improperi irrietibili, brontolati a voce bassa contro quella grandissima testa di cazzo che sta tentando di avvelenarmi.
Riesco a malapena a muovermi quel tanto sottovento da diminuire drasticamente la non richiesta ventata di fumi, metalli pesanti ed idrocarburi incombusti che escono da quella scatoletta piena di carne marcia. 
10 minuti buoni di attesa col motore acceso e rovinare l'ambiente di tutti ed inquinare inutilmente l'aria che dovrebbe essere un bene condiviso ma, visto che non riescono ancora per ora a privatizzarla o tassarla, la si può pure sporcare senza ritegno. 
Alla fine dell'interminabile attesa, col rumore del motore nelle orecchie, esce la signora che evidentemente ha esaurito temporaneamente i propri comodi. Comincia a guardarmi con aria di rimprovero in quanto mi sono seduto vicino al corrimano che le serviva per scendere le scale "in sicurezza". Io la guardo e le faccio presente che ho dovuto farlo per evitare di respirare i gas del suo toy-boy accompagnatore. Nessuna richiesta di scuse ovviamente ma ottengo in cambio una smorfia di disapprovazione. Ecco, vuoi vedere che nell'apoteosi di egoismo che sta pervadendo la società, il rompigolioni sono sempre io alla fine?. Vabbè, no problem. Targa annotata e tremenda vendetta silente in tempi non sospetti. Quando sentite di qualcuno che si lamenta per "inspiegabili" ed "ingiustificabili" atti di vandalismo, sappiate che con buona probabilità la causa è il carma che torna indietro, dopo tutte le egoistiche cattiverie quotidiane dispensate senza parsimonia. Alla prossima.

P.S. La pasta è scotta. Ripeto: la pasta è scotta.

Aggiornamento: lo posto qui che l'argomento è lo stesso anche se accaduto oggi 6 settembre 2018. Sto un pò meglio e riesco per brevi periodi a camminare senza bastone, Decido dopo un mese di clausura di uscire per una commissione a 100 metri da dove sono ospite. Il paese è piccolo, quasi di campagna. I marciapiedi di sterrato attendono da più di trent'anni di essere realizzati nonostante le promesse elettorali dei buzzurri ignoranti che si canddano a sindaco, a turno, uno peggio dell'altro. Camminare a bordo strada con stampelle o bastone, sullo sterrato o ghiaia piena di buche non è facile e tentare di camminare sull'asfalto equivale a morte certa, visto che i limiti di 30 all'ora non li rispetta nessuno ed i pedoni sono considerati birilli da bowling. Lasciamo perdere quello che si nota per terra camminando... cartacce, bottiglie, plastica, mozziconi, nesuno pulisce e certi rifiuti mi sa che sono a terra da molti anni, intonsi, mai toccati, ormai facenti parte del terreno..... mai nessuno che butta i soldi però. Al rientro la solita auto in divieto parcheggiata ovviamente col motore acceso sullo sterrato pedonabile. L'unano è intento a spolliciare su uno smartphone, uatstapp. Cosa mai ci sarà di così importante da non poter parcheggiare non si sa, visto che il parcheggio c'è, è libero ed a pochi metri. No, bisogna fermarsi dove passano i pedoni. Mi avvicino zoppicando, fissando il deficente che mi guarda per un secondo ed abbassa lo sguardo, spolliciando su e giù come a cercare il messaggio urgentissimo che lo costringe a fermarsi improvvisamente dove 'azzo gli pare, col motore rigorosamente acceso, si sa mai non dovesse ripartire. Mi tocca andare a piedi zoppicante sulla strada che improvvisamente arriva la solita auto a palla che mi pela di non poco, un near miss di pochi centimetri... deve essere un cardio chirurgo con un intervento urgentissimo per un caso di vita o di morte (in realtà poi si è fermato al bar tabacchi... crisi di astinenza da fumo). Ecco... menefrego degli altri, ci sono solo io, i miei problemi sono al centro e gli altri non esistono, menefrego fascista. Maledetti. Verrà il giorno del "my turn" ed allora ci sarà da divertirsi a ricambiare il favore, no giusto per adeguarsi alla massa e sentirsi meno emarginati in una minoranza di persone educate. Società di scimmioni ignoranti come il cartongesso.

P.P.S. il passero ha cantato. Ripeto: il passero ha cantato. 
  

venerdì 6 luglio 2018

Delusione professionale

Dopo aver impegnato l'anima per un incarico professionale davvero "difficile", ovvero prendere la difesa come consulente tecnico di parte di un imputato con i suoi sacrosanti diritti in una causa disperata, dopo aver anticipato le spese per trasferte, pernottamenti fuori sede, benzina e pasti frugali (pure frettolosi), dopo aver ricevuto i complimenti dagli avvocati di parte civile, dall'investigatore della polizia postale, dal pubblico ministero ed anche dal giudice per l'ottimo intervento in udienza (un ora di discussione che nemmeno una discussione di una tesi di laurea), dopo ore ed ore di preparazione, ricerche in rete, studio di leggi e sentenze, studio di manuali, prove e simulazioni tecniche, riunioni con avvocati e Colleghi... dopo averci messo davvero l'anima... la mazzata: il cliente contesta l'avviso di fattura, con le scuse più assurde. Complice anche la scarsa conoscenza della lingua e grammatica italiana, si inerpica con delle contestazioni corredate di termini offensivi, denigratori, che sminuiscono la professionalità e la offendono profondamente... niente da fare, si aspettava di spendere due mentre il conto è dodici... Grazie davvero. 
Più che una delusione professionale è una delusione "sociale", ovvero constatare quale sia la percezione del valore di una prestazione professionale a dir poco eccellente, da parte di chi per principio crede di comandare avendo i cordoni della borsa e valuta tutto in base al "costo". Rispetto per gli altri = ZERO! 
La motivazione principale della contestazione è "Non me l'aspettavo". Embè? mica è colpa mia se non sai fare i conti. Sapevi la tariffa giornaliera, sapevi il tempo necessario... due più due lo sai fare? 
Sembra un pò come quei furboni che al ristorante, a fine pasto, dopo essersi scolati un paio di bottiglie si lamentano che il vino sapeva di tappo ed iniziano la trattativa per ridurre il conto... manco al mercato del pesce.
Chi si ricorda quando con mille lire si comperara un cono gelato con tre palline? Ecco, se oggi si va in gelateria e si pretende un gelato due gusti con 50 centesimi di euro, come minimo si viene buttati fuori a calci nel sedere, BARBONE! mentre nella migliore delle ipotesi, con quella cifra, si ottiene un cucchiaino di assaggio.
Ma forse dovrei fare anch'io come altri... vuoi spendere poco?, vuoi un cono gelato tre gusti da 50 cent?? ok, no problem, avrai il corrispettivo di 50 cent in gelato, tanto in galera ci vai tu, mica io. 
Vaffanchiulo, questa me la paghi. 

P.S. Gli str°nzi galleggiano. Ripeto: Gli str°nzi galleggiano.

lunedì 11 settembre 2017

Il delirio di un operatore ecologico

Per pagare l'affitto quando vengo in itaglia e far fronte agli insoluti che solo nel vostro paese sono all'ordine del giorno, sono "costretto" a fare qualche lavoretto extra. Oggi mi sono recato alla discarica (l'ecocentro come qualcuno lo vuole chiamare).  Di quel luogo maledetto ne ho già parlato ampiamente così come il delirio di certi operatori assunti per volontà politica più che per meriti.
Avevo la necessità di scaricare del ciarpame e, memore di indicazioni passate, mi sono avvicinato con l'auto vicino al vascone dove confluiscono gli "ingombranti civili". Con "ingombrante civile"  si definisce tutto quel rifiuto composito che necessita di particolari trattamenti per il riciclo, ovvero materiale molto distante dalle "materie prime" facilmente riciclabili (almeno per la maledetta municipalizzata). 
Purtroppo accanto al vascone c'era il mega luminare del riciclo, un tipo che ha finito la quinta elementare a calci nel culo ai tempi della montessori e per questo promosso ovviamente a capo area. Inizio a buttare dei manici di scopa metallici e plastificati. L'omino intento a parlare di Lega e Salvini  con un altro luminare della politichetta spiccia dei vostri paesotti, con la conda dell'occhio mi vede e immediatamente parte con un cazziatone pubblico ad alta voce. I manici di scopa metallici vanno nella vasca dei metalli... oops... conoscendo la mega intelligenza di questo blasonato dotto esperto professorone, gli mostro un altro manico di scopa, sta volta di plastica, piegato in tre.... "Metallo!!" mi sento apostrofare con tono da facocero incazzato. Resto interdetto e replico: "Caro signore, la cosa mi perplime alquanto. Per quale arcano motivo la plastica va nel metallo?" "Metallo!!" mi sento rispondere senza possibilità di replica. Porgo allora il manufatto, rischiando l'aggressione fisica, ed attendo che il professore faccia un analisi scientifica per poi sentirmi dire..."Buttalo qui!". Obbedisco, non senza un sorrisetto che deve averlo fatto imbestialire interiormente non poco. Ho già raccontato in passato la bizzarra interpretazione che viene fatta da certi operatori ignoranti. Fatta questa premessa, butto tre ombrelli (uno arrugginito)  senza tela, i quali, ancor prima di toccare il fondo della vasca, vengono accompagnati da un urlo "Noooo.... METALLO!!". Resto davvero basito. sono sicuro che gli ombrelli vanno in questa vasca, non nel metallo e ne sono certissimo. Chiedo spiegazioni al dotto luminare il quale mi spiega che se gli ombrelli hanno il telo non sono riciclabili e vanno negli ingombranti civili, mentre se provvediamo noi a togliere il telo, vanno nei metalli. Stranissimo. Se si viene pizzicati a buttare nei metalli oggetti con inserti in plastica si viene prontamente ripresi, cazziati e messi alla gogna, con invito nemmeno tanto cortese di buttare nell'ingombrante civile. Mi risulta che gli ombrelli senza telo hanno ancora il manico di plastica... per cui... 
Lascio cadere l'argomento ma mi viene in mente di aver pagato da poco il servizio di smaltimento rifiuti... non sapevo che toccava a noi separare ai minimi termini gli oggetti ed a loro raccogliere il tutto solo se in forma il più possibile vicina alle materie prime. Decido da buon pacifista di non proseguire, per non innescare una vera zuffa a colpi di bidoni di vernice tossica stoccati lì accanto. Tocca a dei pannelli di cartone impermeabilizzato... il luminare ormai in cerca di rivincita per la figuraccia rimediata col manico di scopa o di una rissa, si avvicina ed inizia a periziare i pannelli.... "Catrame!" sentenzia alla fine. Ha deciso che è catrame e non c'è nulla da fare... il cartone è nero per cui deve essere catrame per forza!! Niente da fare.... rifiuto speciale, devo portarlo da chi li tratta e pagare ovviamente. E non c'è verso di farlo ragionare! si rifiuta di prendere in carico il rifiuto. Ora, dico io, se ti pago ti arrangi tu a portare dove serve i rifiuti prodotti dai privati, non dovresti rifiutarti in base a soggettive idee prese in mancanza della benchè minima preparazione tecnica. 
Termino di buttare dei vasi di plastica che non va nella plastica e me ne ritorno a casa con il mio rifiuto speciale in simil-catrame. 
Pur deprecando decisamente la folle pratica di abbandono dei rifiuti, capisco perchè qualcuno lo fa. Girano un pò parecchio i c*glioni pagare profumatamente una municipalizzata skizzinosa e choosy, di dover pre-trattare i rifiuti nonostante delle tariffe esose e per dei servizi mai all'altezza di un paese civile, di sentirsi alitare sul collo quando vengono a ficcare non solo il naso dentro l'auto per frugare ed ispezionare cosa stiamo buttando. Se si lamentano che certi rifiuti finiscono nei posti sbagliati è spesso colpa di certi operatori ignoranti e raccomandati.  Se poi si lamentano se qualcuno scarica i vasi in terracotta in strada è perchè non è più possibile farlo al centro di raccolta ed occorre chiamarli col rischio che si rifiutino pure di portarli via. 
Chiedono la nostra collaborazione ma di abbassare la tariffa, se collaboriamo... quello mai, maledetti e stramaledetti. E' recente il ritiro porta a porta del secco non riciclabile, 12 scaricamenti all'anno e quelli in più si pagano a parte. Ma se ne faccio meno di dodici mi fai lo sconto?? Manco a parlarne ovviamente, i virtuosi vanno puniti e sappiamo perchè. Alla prossima.

P.S. Il ghiro è sveglio e il pappagallo risponde. Ripeto: Il ghiro è sveglio e il pappagallo risponde.

venerdì 9 giugno 2017

Il miracolo e lo sfigato

Per una visita periodica devo recarmi all'ospedale, uno dei tanti del vostro paese delle banane, fra scimmie, zombie ed unani, medici esauriti ed infermiere incazzate. Il parcheggio è enorme e per trovare posto devo lasciare l'auto a quasi un kilometro dall'ingresso, ovviamente al sole che sembra esista una tassa anche sull'ombra. Nessun problema, che sarà mai? due passi mi faranno sicuramente bene e non ho programmato una visita ortopedica, posso camminare è una bella giornata di sole e l'aria è anche frizzantina. Purtroppo non posso recarmici in bici in quanto sono sicuro che a lasciarla legata da qualche parte... all'uscita non c'è speranza di ritrovarla. Mi incammino con passo tranquillo ma il tragitto pedonale è una specie di incubo: 
Zingari che chiedono l'elemosina (puntualmente prelevati a fine giornata da lussuosissime mercedes.
Testimoni di geova sempre attivi per vendere libri o convincerti che la fine del mondo è vicina (senza rendersi conto che il mondo civile è già terminato da mò).
Tossici e tossiche (spesso "ragazze madri"...poverine) sempre a caccia di spiccioli (ma ultimamente chiedono anche 5 o 10 euro) che poi te li ritrovi al bar a fare una colazione che manco te la puoi permettere.
All'interno una schiera di bigotte attempate (oops..."volontarie") che in cambio dell'acquisto di una piantina ti chiedono soldi oppure più direttamente un contributo per l'africa, per il cancro, per la malattia rara, per l'ospedale in india, per l'acquisto dell'ambulanza (privata), per l'ennesima onlus nella quale i solidi "dirigenti" si fanno belli nei salotti buoni (quelli dove tu povero mortale nemmeno puoi entrare), mentre i soldi raccolti vengono spartiti in mille rivoli di "rimborsi spese" tanto da lasciare solo gli spiccioli alle finalità di raccolta. A tutti rigorosamente ho smesso da tempo di dare soldi. Pago le tasse ed una parte di esse è destinata per il sociale. Andate a chiederli a chi se li mette in tasca e se li ruba per se, non a me. 
Terminata la commissione (tre ore di attesa per 3 minuti di visita) esco e... come per magia tutti i questuanti sono scomparsi... zingari, bigotte e tossici... puff... spariti!. Oddio... che è successo? una cosa straordinaria! Un evento che si ripete con ciclicità pari al passaggio della cometa di Halley. Sono passati i Vigili!
Sembra un paradiso, sembra quasi la svizzera non fosse per la sporcizia rimasta. Oltre ai questuanti svaniti... nessun'auto in divieto di sosta! Sembra magicamente siano scomparsi d'incanto i motivi che spingono decine e decine di automobilisti (tutti con difficoltà deambulatorie, pare) a parcheggiare davanti all'ingresso nei posti riservati ai taxi o all'autobus.
Magicamente all'ospedale non c'è più nemmeno un disabile, tanto i parcheggi a loro riservati sono tutti liberi!! Tutti!!! Sono tutti guariti! Miracolooooo!!
Anche le aree non adibite a parcheggio ma vicine all'ingresso sono miracolosamente sgombre! No dai non è possibile! non ci credo!! 
Infatti, cento metri più in là... uno sfigato... l'unico pirla che non ha avuto la prontezza di togliere l'auto davanti la rastrelliera delle biciclette. La rastrelliera è lunga una ventina di metri, perennemente occupata dalle auto (impossibile utilizzarla). Ogni volta che ci passo davanti mi metto a brontolare contro gli automobilisti incivili, contro quelli che pretendono il parcheggio nel punto più vicino all'ingresso.... proprio di fare due passi nemmeno a parlarne o meglio si cerca di farne il meno possibile...pigrizia fatta persona.  Stavolta mi fermo un paio di minuti, ad ammirare la scena con lo stato d'animo di chi si rende conto che visioni del genere non si vedono spesso nella vita. Osservo la multa infilata sotto il tergicristallo, con un sadico sogghigno del "ben ti stà" o "dovevano fartene di più di multe!", con la misera soddisfazione di chi in tantissimi anni si vanta di non averne mai presa nemmeno una. 
Terminata la riflessione ed il momento di rilassamento, conscio che la "giustizia" a volte si manifesta, anche se raramente, troppo raramente, mi incammino verso la mia vettura, sperando nessuna abbia spaccato i finestrini, rigato o ammaccato la carrozzeria...l'auto ha 25 anni ma vorrei conservarla integra ancora per un pò. Per il piccolo miracolo non mi faccio illusioni... tempo 15 minuti e la situazione torna esattamente come prima. Proprio non imparerete mai, siete senza speranza. Alla prossima, ma anche no.

P.S. La vecchia salta e il medico è biondo. Ripeto: La vecchia salta e il medico è biondo.

domenica 10 giugno 2012

mi sono rotto...

Nel vero senso della parola...mi sono rotto. Un movimento falso ed il menisco si frantuma, nemmeno fosse di vetro. E così mi tocca spostarmi in precario equilibrio con due bastoni, col rischio di cadere ad ogni passo, con le spalle non allenate a reggere il peso e che si sono messe anche loro a far male. Ad ogni stampellata (almeno per i bisogni fisiologici) penso ad un modo per migliorare gli attrezzi... due tubi di alluminio con una scomodissima manopola ed una sede per il gomito che a progettarle deve essere stato il solito ingegnere demente laureato come compagno di banco del trota. Pensare di inserire un paio di molle per ammortizzare no? pensare ad un materiale un filino più morbido per le impugnature no? pensare ad un appoggio per i gomiti un pò più "anatomico" no?  E quanto costava poi un led per illuminare i passi? chi mi spegne la luce in camera deficiente che non sei altro. E magari, proprio per dimostrare che siete una categoria degna di un minimo di rispetto... un sistema di recupero dell'energia magari... 90 chili di pressione ogni metro e mezzo quanta energia possono creare? ok, ok, basta così. Basta lamentarsi. Chi fa da sè fa per tre. Mi studio un pò il FreeCAD 3D parametrico per linux ed un esoscheletro per deambulare salta fuori, tanto non mi posso muovere. 
Nel frattempo mi devo confrontare con certi unani che vedendoti arrivare si piazzano nel mezzo del corridoio, di spalle, senza spostarsi di un millimetro (in particolare una maledetta tr*ia con l'aria snob...me la paghi lo giuro, so chi sei e so dove studiano quei fr*ci dei tuoi figli), che occorre fare il giro largo a zig zag fra panchine ed ostacoli. Altri non si degnano nemmeno di guardarti nel passare davanti o tagliare la strada a piedi, altri ti incitano neanche fossi Bartali o Coppi in salita sul gran sasso, altri lasciano borse ed ostacoli per terra e non si preoccupano di pensare che stanno intralciando il passo a chi farebbe volentieri a meno di stampellare. Ma il premio UNANO D'ORO dell'anno va a quella zoccola snob, tutta figa, che ordina di farti alzare dalla poltrona sotto il gazebo perchè ha "ospiti" (la sua mamma maiala) ed uno col ginocchio rotto vale meno di un cane randagio con la rogna e si merita di fare 100 metri sul ghiaino, per una panchina di legno, sotto il sole a picco, per stare un pò seduto, col il ghiaccio che si squaglia in 10 secondi netti e la temperatura dell'articolazione sale a livelli paurosi. Vaffanchiulo. Avrai anche tu bisogno di aiuto, lo so, prima o poi.... e quello che hai fatto ti tornerà indietro.   

Ah, dimenticavo. Grazie a chi mi sta salvando la vita quotidianamente, assistendo pazientemente un vecchio rompicoglioni brontolone... il mio regno un giorno sarà tuo. 

P.S. non tutti sono unani. Ripeto: non tutti sono unani.  

martedì 1 settembre 2009

PPTT crisi da rigetto informatico

Quanto mi diverto quando degli impiegati ignoranti, obsoleti, fossilizzati da anni di procedure desuete e non al passo con i tempi, vanno in crisi non appena sentono il termine "computer". Se poi parliamo degli impiegati delle poste, è come sparare alla croce rossa. Dovevo spedire un paccocelere3 ordinario e mi mancavano i moduli prestampati in triplice copia. Ne avevo chiesti un pò di scorta, tempo fa, ma sembra che i costi dei moduli vengano decurtati dallo stipendio degli impiegati, i quali ben si guardano di fornirli a chi ne faccia richiesta . Nel caso migliore te ne danno uno alla volta, con aria sofferta, quasi si stiano privando di un braccio. Averne due alla volta occorre insistere, supplicare, pregare. Così quando arriva alla sera un ordine urgente e si desidera spedirlo la mattina dopo (come fanno TUTTE le serie realtà commerciali di TUTTO il mondo ove i servizi funzionano), in mancanza dei moduli occorre arrangiarsi. Stavolta ho deciso di utilizzare il sito internet delle poste e mi sono stampato il modulo on-line in 6 (SEI) copie. Ho predisposto il Pacco delle poste (scatola piccola), ci ho incollato i sigilli blu delle poste e la tasca porta documenti di viaggio delle poste. Tutto perfettamente aderente alle indicazioni delle poste. Allo sportello...la tragedia!! "Cos'è sta roba??!!" esordisce la solita impiegata rompico**ioni. "..mi sa che ti devo rifiutare la spedizione...il modulo non è conforme!!". Le dico che il modulo l'ho stampato col computer utilizzando il sito internet delle poste. Alla parola "computer" l'impiegata sobbalza ed assume un espressione di stupore e preoccupazione... figuriamoci quando sente anche la parola "internet"!! Aggiungo "se non lo spedisci così com'è faccio un reclamo di quelli che te lo ricordi per un pò!". L'impiegata allora, forse intimidita dalla minaccia alimentata da anni di angherie che devo subire ogni volta che mi reco in un ufficio postale, corre dalla direttrice, confabula un pò, torna dicendo "per questa volta te lo prendo ma non garantisco nulla..." Eh?? cosa?? Scherzi?? Ed aggiunge...." ...e perchè lo hai stampato in sei copie??"... Ma sei scema? mi è venuto da chiedere. E' il vostro sito che te lo fa stampare in sei copie. E ci riprova "...ma perchè invece non lo mandiamo come raccomandata? spendi meno ed arriva il giorno dopo...". Tento di spiegare che contrattualmente il destinatario ha concordato paccocelere3 e non raccomandata1, non so perchè ma è così, fai così e sbrigati pure che sono già venti minuti che aspetto ordinatamente in fila i tuoi comodi ed i tuoi amici che passano davanti a tutti solo perchè ti conoscono. Alla fine riesco a far spedire il tutto. La ricevuta mi viene lanciata letteralmente addosso con disprezzo, al che chiedo gentilmente di poter avere dei moduli prestampati paccocelere1, paccocelere3 e racomandata1.... In quantità sufficiente... riesco ad ottenerne addirittura tre per tipo!! wow che generosità. Anche questi mi vengono gettati addosso, con aria di vero disprezzo. Mi dureranno una settimana addirittura e poi di nuovo ad elemosinare i moduli, chiedere, implorare e pregare. Se ne faccio uso così frequente, significa che sono un buon cliente, perchè devo essere trattato così?? Sono anche contrario alle privatizzazioni ma sembra che il processo sia accelerato con la complicità di qualcuno che lavora all'interno. Mi sa che farò un abbonamento con qualche corriere privato, pago un pò di meno ed almeno i paccchi arrivano nei tempi previsti. Auguri ed andatevene a fanchiulo!. . Prevedo aria di trasferimenti in un ufficio in barbagia.

P.S. Il mio pacco è giallo e blu. Ripeto: Il mio pacco è giallo e blu.

lunedì 24 agosto 2009

PPTT ennesima stranezza

Prosegue la saga dell'ufficio postale cui mi rivolgo per la corrispondenza. Nella necessità di spedire un paio di fatture che in questo paesucolo di trogloditi devono essere cartacee anche se esiste la posta certificata e la firma digitale con tanto di marcatura temporale.
Come da consuetudine, giusto per evitare che le lettere restino esposte alle intemperie in una cassetta metallica esterna all'ufficio, entro e tento di consegnare le due buste già affrancate all'impiegata allo sportello, la quale, tutt'altro che indaffarata nelle sue mansioni, mi accoglie con un "...è arrivato il rompiscatole...". Faccio finta di niente e mi avvio verso l'uscita per andare ad occuparmi del mio lavoro. Mi sento richiamare indietro a voce alta per sentirmi dire che, causa "ordini", le buste affrancate devono essere depositate obbligatoriamente nella cassetta esterna. A poco valgono le mie segnalazioni e rimostranze inerenti le problematiche connesse al deposito della corrispondenza nelle cassette postali. La mia richiesta verbale per sapere il nome di quel deficiente che ha emanato una simile direttiva cade nel vuoto. Devo per forza uscire e mettere le due buste nella cassetta. Ora cosa succederà? Un omino andrà a prelevarle per portarle dentro l'ufficio. Logico no?? Lui può, i "clienti" non devono.
Allora.... il deposito della corrispondenza nelle cassette esterne comporta delle problematiche non indifferenti. Sono in metallo per cui, dato che sono quasi sempre esposte verso sud, durante l'estate raggiungono temperature elevatissime, complice anche il colore rosso scuro cui sono dipinte. Non sono a tenuta stagna, per cui in caso di pioggia l'acqua entra, bagna la corrispondenza prodotta con stampanti a getto di inchiostro per cui addio contenuti. Se si imbuca dopo un certo orario, la corrispondenza resta nella cassetta per tutta la notte a prendere umidità ed a cuocersi successivamente al sole per lungo tempo. E' facile introdurre corpi estranei che possono rovinare il contenuto. Da sempre si è fatto così... perchè cambiare??
Ad ogni modo mai più collaborazione con le poste ma solo rigida applicazione dei protocolli. Comincerò con moduli di reclamo prestampati che non elencano mai le problematiche che si riscontrano negli uffici postali. Uno ad ogni visita. Per gli insulti ed i trattamenti lesivi della dignità procederò con la registrazione filmata di quanto accade...è in preventivo l'acquisto di una microcamera portatile e poi deciderò il da farsi. Mi spiace per l'impiegata rea di aver ecceduto con la confidenza bonariamente concessa. Prevedo trasferimenti e ispezioni in quell'ufficio, già protagonista in passato di precedenti e numerose sanzioni a danno di impiegati fancazzisti e rompicoglioni. Sarà che l'ufficio è piccolo, solo due sportelli, per cui ci mandano solo gli impiegati in punizione i quali dimenticano in fretta che noi siamo i CLIENTI e loro sono al nostro servizio, dato che li paghiamo profumatamente. Ieri ho ordinato un pacco dalla cina che mi verrà consegnato in 7 giorni al costo, udite udite, di 2 dollari. Qui per un paccocelere devo spendere almeno 9 euro e sorbirmi pure le accuse di rompicoglioni per richiedere un semplice servizio. Ci sarà qualcosa che non va in questo paese, ma sono un pò stanco di dover continuamente pagare per nulla. Alla prossima.

P.S. Giano è bifronte. Ripeto: Giano è bifronte.

martedì 4 agosto 2009

Test Kodak Zx1

Da tempo desideravo una videocamera ma le finanze languono, i bonifici tardano ed il tempo passa. Stavolta ho deciso di fare la pazzia di acquistarne una. Dopo una rapida ricerca in rete per aggiornarmi sui formati, modelli, caratteristiche e prezzi, mi rendo conto che per un modello decente, tascabile e full HD servono almeno 600 euro... una follia. Ce ne sono anche da 50 - 80 euro ma sono talmente obsolete che decido di soprassedere. Allora parto verso il negozio più vicino alla ricerca di qualche occasione. Entro in un ipermercato e mi dirigo con passo deciso verso il reparto video camere. Tempo neanche 30 secondi che arriva una commessa che si offre di assistermi. Chiedo se se ne intende e dalla risposta intuisco che non ci capisce nulla. Fa niente. Tempo 15 minuti di discussione "tecnica" durante i quali cerco di tacchinarla per una cena serale (niente da fare...sic!) e decido di acquistare l'unico modello HD tascabile con un prezzo abbordabile. Kodak Pocket Video Camera Zx1 sulla cui confezione spicca il logo di iutùb. Presa! 150 euro... vabbè, se non funziona bene intanto mi arrangio con questa, già con l'idea di smontarla non appena la sostituisco con una da 1500 euro e recupero il display per altri utilizzi. Nel frattempo mi consolo pensando al fatto che questa difficilmente me la rubano, sembra un telefonino senza tastiera, costa poco, è leggera, usa due batterie AA ricaricabili (caricatore in dotazione), ha il cavo HDMI adattatore incluso, qualche altro accessorio e sembra fare il suo dovere. Approfitto della sagra paesana, che ben mi guardo di frequentare (è frequentata da esseri "unani"!!), per fare delle riprese in notturna. Mi piacciono i fuochi artificiali. Come sospettavo in condizioni gravose la risoluzione non mi sembra proprio HD, contrariamente alle prove fatte di giorno dove invece i colori sembrano un pò sovraesposti. Pazienza. Per quello che mi aspettavo è già soddisfacente. Conto di portarla sempre con me per riprese al volo. L'altra sera mentre rientravo in bici alle tre di notte, su un rettilineo è passata un auto Wolkswagen bianca con 4 teste di ca°°o a bordo e mi hanno "gavettonato". Avessi avuto la videocamera con me potevo tentare di riprendere la targa e portare il video dai carabinieri così poi mi divertivo anch'io. E poi ho ordinato un Nokia N60 wifi (speriamo di non essere stato truffato da ebai) che com'è noto non ha la cam integrata e se ce l'avesse, le cam dei telefonini sono delle vere ciofeche, tanto vale che se le tengano per quello che servono... qualità zero. Così invece dovrei riuscire a fare delle riprese al volo, tipo ieri sera dove dei ragazzini ubriachi si sono presi a botte al bar... una scena da ridere, che meritava di essere immortalata, soprattutto quando uno dei due, dopo altri due drink iper alcoolici, è salito in macchina ed è partito sgommando. Dato che mi stanno un pò girando a mille per via di questi gradassoni, ai quali nessuno ha mai insegnato il rispetto degli altri, comprese le 4 teste di ca**o di prima, ho deciso di documentare e mandare il tutto ai caramba, sapendo già che non muoveranno un dito e giusto per ricordarmi quanto siano inutili le forze "dell'ordine", che invece di fare il loro dovere pensano a picchiare (e torturare) chi esprime il proprio disaccordo in pubblico. Alla prossima.

P.S. Movimento di 5 gradi a est. Ripeto: Movimento di 5 gradi a est.

sabato 25 aprile 2009

Copyright e giornalisti

Oggi è il 25 aprile, una splendida e tiepida giornata di sole. Decido di fare una pausa dalla frenetica corsa al recupero del tempo perso su un indagine forense di un hard disk, che devo consegnare prima di quanto vorrei. Pausa caffè, ne ho diritto. Il Bar è qui a 50 metri da casa, ma essendo giorno festivo riapre alle 15:30. Poco male. Mi siedo all'esterno e per ingannare il tempo decido di leggere una copia di un giornale lasciato sui tavolini. Di solito quel giornale non lo leggo mai, è pieno zeppo di pubblicità, redazionali sponsorizzati scritti dallo sponsor che si auto incensa, articoli confezionati ad arte per compiacere l'editore, il nano politico di turno, l'assessore sponsor ed una pletora di omuncoli dalla morale azzerata dall'avidità e dal profitto a tutti i costi. Di conseguenza mancano le vere notizie, quelle che infastidiscono i potenti ed il potere (politico ed economico). Spiace veramente dover constatare che i miliardi di contributi pubblici (comprese parte delle mie tasse) vengono intascati da questi ...... senza ottenere in cambio quello che ci si aspetterebbe... una NOTIZIA o almeno LA VERITA'. Ma oggi una notizia c'è. In penultima pagina compare nell'angolo in basso a destra un articolo, firmato Giordano Pascoli dal titolo "La cica" (in dialetto trad. in italiano "La sigaretta"). Troneggia nell'articolo una foto.... ma è una MIA foto!!. E' tratta dal MIO post "Sigarette fai da te" su questo MIO diario elettronico che qualcuno si ostina a chiamare Blog. Ma complimenti davvero!. Non ricordo di aver mai ricevuto alcuna richiesta di permesso alla pubblicazione, di aver mai dichiarato che le MIE foto possano essere liberamente utilizzate da chicchessia, di aver mai utilizzato materiale di proprietà altrui e nemmeno di aver letto la citazione della fonte della foto. Grazie per il furto, ladro di foto altrui.
Sono di questi giorni gli articoli spazzatura su The Pirate Bay, la triste vicenda di una condanna per violazione sui diritti d'autore inflitta a persone che non lo hanno mai personalmente violato e comminata da un giudice che sembra essere colluso con i detentori dei diritti.... diritti... diritti... che parolone desueto ed obsoleto. Oggi esistono persone che possono fare quello che gli pare, compreso rubare le cose altrui e sfruttare commercialmente le attività altrui, e farla franca...guadagnandoci ovviamente. E' il popolo delle libertà...di fare quello che gli pare senza alcun pudore, di calpestare i diritti altrui, in silenzio e con la scusa pronta che supera qualsiasi giudizio di qualsiasi magistrato. Bene!. Grazie! Bell'esempio. Gli stessi giornali si sono scagliati a favore di Mediaset che denuncia You Tube (oops, a favore del padrone dei giornali e delle televisioni). Lo stesso giornale che "dimentica" di citare le condanne in via definitiva comminate a politici o ai banchieri, o di pubblicare chi abbia mai venduto azioni spazzatura ad ignari clienti....qualche piccola banca di zona condannata (nel silenzio generale) al risarcimento e che possiede il giornale incriminato? Già. Chi è il pazzo che racconta queste cose che non fanno piacere a chi gli paga gli stipendi??
Lo stesso giornale, poche pagine prima, scriveva della maleducazione dei giovani, che bevono per strada, addirittura seduti sugli scalini delle chiese!! quale orribile reato!. Gli intervistati, con tanto di foto, si lamentavano dell'imbarbarimento della società, della caduta di stile e mancanza di educazione e pubblica decenza. Addirittura uno invocava una vecchia norma / ordinanza di Mussolini "Vietato sputare e bestemmiare". Ma di ricordare il divieto di rubare no?? Come possiamo pretendere comportamenti educati dai giovani se noi genitori (giornalisti compresi) per primi dimentichiamo prima di educarli e poi di dare il buon esempio?? Con gli esempi che vediamo in giro e senza una ferma condanna da parte dei media, come pretendere che i giovani rispettino le regole?
Paghiamo i giornali due volte, con i contributi ed all'edicola per leggere articoli che contengono materiale rubato, sempre pronti però a puntare il dito verso agli altri. Complimenti davvero. Allora...che fare??
Di sporgere denuncia nemmeno a parlarne ovviamente. Io sono un privato cittadino e loro i media... mi massacrerebbero pubblicamente con le solite menzogne ed io non avrei possibilità di replica con altrettanta forza. E poi andrei avanti anni con una causa da pagare e francamente io sono povero e loro ricchi (grazie anche a me). Allora? Allora stilerò un elenco degli azionisti e degli inserzionisti di quel giornale e comincerò a invitare a non acquistare i loro prodotti... di motivi ce ne sono a iosa. Togliere a loro il rientro degli investimenti proseguendo lo sciopero della spesa, che sto diffondendo efficacemente come un virus ed aspettare. Cosa? I giornali su carta stampata sono in crisi. Nell'era di internet è solo questione di tempo. Se continuano ad essere diretti da dinosauri, è solo questione di tempo (poco) e spariranno. Già oggi non starebbero in piedi se non fossero finanziati con le nostre tasse (e grazie tante per ricambiare col furto questo sostegno).
Per cui, inutile infierire più di tanto su un moribondo. Mi limiterò a spargere la voce, passare parola, convincere chi conosco a smettere di leggere la carta straccia e smettere di comprare i prodotti dei complici. Ricordare che il viral marketing funziona anche all'inverso e non solo per i prodotti.

Non so chi sia il vero colpevole del furto della MIA foto pubblicata,... il giornalista, l'impaginatore, l'editore, il data miner... boh non mi interessa più di tanto il colpevole. Ma se il colpevole, chiunque sia, ha una coscienza, se si sentisse male a vedere sfruttato il proprio lavoro a vantaggio di altri, se ricordasse che chi la fa la spetti e che il male che fai prima o poi torna indietro e ti si ritorce inevitabilmente contro, se si trovasse senza lavoro grazie proprio all'atteggiamento prepotente degli attuali padroni e non trovasse la solidarietà di chi lo circonda, se il suo lavoro venisse rubato, sfruttato ed attribuito ad altri senza ricevere nemmeno un grazie, se si trovasse a subire un ingiustizia senza possibilità di difendersi... anche con solo una di queste ipotesi, si ricordi di mettere nel proprio bagaglio di esperienze questo sincero, spontaneo e dal profondo del cuore di unamico,... VAFFANCULO!!.

P.S. La foto rubata contiene dati steganografati, ignorante! Voglio vedere come farai a toglierli.
P.P.S. Ruberesti mai un auto? Ruberesti mai una borsetta? Ruberesti mai un film? Rubare è reato! Anche le foto sono di proprietà di qualcuno... ignorante!
P.P.P.S. Oggi si celebra la liberazione dal fascismo (e purtroppo non ci siamo liberati dai fascisti), quando ci libereremo dei furbetti??
P.P.P.P.S. Chi la fa la spetti. Ripeto: Chi la fa la spetti.

mercoledì 28 gennaio 2009

F(reg)attura urgente

Oggi ci hanno provato. Da tempo ho consegnato una perizia di stima per un azienda in concordato fallimentare. Per il lavoro, ho chiesto un anticipo fondo spese che doveva essere bonificato come conferma d'ordine e dare l'inizio ai lavori. Bonariamente, stante le rassicurazioni verbali, ho deciso di iniziare comunque la mia opera, nonostante il mese di promesse verbali giornalmente rinnovate ma mai onorate. Sono così arrivato al termine del lavoro senza vedere il becco di un quattrino ma con l'ennesima promessa..." entro venerdì diamo disposizioni per il pagamento" (venerdì scorso). La valutazione totale dei macchinari e di parte del magazzino ammonta a circa ad 800.000 euro....una bella sommetta se calcoliamo anche il valore del capannone di proprietà e di tutte le altre attrezzature. Decido, sempre bonariamente, di consegnare le copie in ogni caso, fidandomi, un pò rassegnato a non essere pagato, dato che ultimamente sembra diventata una costante nei comportamenti di imprenditori privi di scrupoli. Passa venerdì e non si vede un euro. Oggi, la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Mi chiama uno dei due soci per comunicarmi il numero di CRO (solo quello, senza data della valuta o altro...). Parlando concitatamente, come se un incendio stesse divorando i libri contabili, non risponde alle mie richieste di chiarimento. Mi chiede invece di inviare immediatamente la fattura, entro un quarto d'ora.... coooosa?? Allora...per obbligo legislativo come libero professionista, devo emettere fattura al momento dell'avvenuto pagamento. Sto ancora aspettando il pagamento dell'anticipo fondo spese a lavoro finito a consegnato (che dire dell'avviso di fattura allegato a consuntivo?). Una chiamata alla mia banca mi conferma che il bonifico non è ancora arrivato, che servono almeno un paio di giorni (ma che computers usano in banca?). Ed io dovrei mandare una fattura che attesta un avvenuto incasso?? Ecchèsoscemo?. Dopo i quindici minuti concessi (a mezzogiorno) il socio richiama. Mi sono ben guardato dal rispondere. Allora prova a chiamarmi al cellulare.... non rispondo, lo spengo. Credo di essere stato anche troppo disponibile a consegnare, entro la loro scadenza, un lavoro che richiedeva almeno il doppio del tempo concesso. Credo possano pazientare un pò. Da quando c'è così urgenza di registrare una fattura?? Sono stato anche troppo disponibile. Tocca a loro aspettare ora, visto che comunque il saldo non lo percepirò, se lo percepirò, prima di gennaio 2010 nella più rosea delle ipotesi. Dovrei lavorare quasi gratis e correre quando chiamano?? Ma andate a fanchiulo!!.

P.S. Tela strappata mai riparata. Ripeto: Tela strappata mai riparata.

martedì 16 dicembre 2008

Recupero crediti

In tempi di "crisi" fioccano in ufficio le chiamate di solerti signorine dalla voce suadente (ma a volte con accento straniero tipico dei paesi dell'est), incaricate di concordare a tutti i costi degli appuntamenti per i commerciali delle agenzie di recupero crediti. Ne ricevo una, la settimana scorsa. La curiosità di conoscere la remota possibilità di incassare quanto mi spetta, dato che i debitori visto l'andazzo si permettono di non onorare i propri obblighi, mi spinge a concordare un appuntamento con la persona che, guarda caso, è sempre in zona nei giorni che scelgo quando ho un buco nell'agenda. Alla data ed orario stabilito il rappresentante non si fa nemmeno vivo. Cominciamo bene. Dopo una settimana ricevo delle chiamate al numero fisso ed al cellulare. E' il rappresentante che per giustificare l'assenza dà la colpa al computer. E due. E' ovviamente in zona e sta cercando di riempire un buco di trenta minuti fra un appuntamento e l'altro. Mi chiede di mollare tutto e incontrarlo. Accetto, ma gli do appuntamento al bar, giusto per de-formalizzare l'incontro e renderlo una chiacchierata senza impegno ovviamente. Appena si presenta, inizia a lamentarsi del suo navigatore satellitare nuovo, che a suo dire non funziona bene in quanto interpreta a proprio piacimento una modalità di utilizzo. E tre. Ordina due caffè e comincia a presentare l'attività. Ho le idee chiarissime su cosa voglio. Pagare solo ad incasso avvenuto. Non vedo infatti perchè mi devo accollare io il rischio di buttare i soldi. Se siete così efficaci come mi stai dicendo, il rischio ve lo assumete voi, eventualmente valutando a priori la solvibilità del cattivo pagatore. Niente da fare. Mi dice che ad ogni pratica vogliono 150 euro (ma non lo leggo da nessuna parte) e poi un 30% sull'incasso. Apperò. E quattro. Durante la conversazione, mi interrompe tre volte, mi contraddice due volte, sovrasta la conversazione alzando leggermente il tono della voce. Non ascolta. E cinque. Parla con le mani in tasca e dopo 20 minuti mi mette pure fretta perchè ha appuntamento con un azienda e deve interrompere. E io chi sono, il figlio della serva?. E sei. Tutti segnali negativi. Questo ha qualcosa da nascondere. "Le farò sapere, ci devo pensare" è la frase che uso sempre per tagliare corto e mandare a quel paese questi rappresentanti del cazzo. Nella fretta e nel congedarsi salutando, aggiunge..."ai caffè ci pensa lei vero?". Certo come no ci mancherebbe, posso fare qualcos'altro? Se vuoi ti lavo la macchina anche se piove. Il contatore continua a salire. Ma vaffanculo. E' tempo di crisi, molte aziende lavorano cercando di raccattare pochi spiccioli a destra e sinistra. Più volumi, più fatturato. Della qualità dei servizi chissenefrega, basta incassare qualcosa, tanto anche se il lavoro non va a buon fine, un minimo di introiti è assicurato (viene anche il dubbio che poi il lavoro venga svolto effettivamente). Vado a pagare anche il caffè del morto di fame e la titolare del bar mi guarda con uno sguardo di solidarietà misto a tristezza dicendo..." anche a te capitano questi personaggi?". Lo so. il 99% dei rappresentanti vende fuffa. Niente di più. Da parte mia preferisco perdere un incasso piuttosto che mantenere certi imbecilli. Ci rimetterò economicamente ma almeno ho la soddisfazione di contribuire a mandarli in malora concretamente. Non sono i mercati in crisi ma le persone. Alla prossima.

P.S. Noi non si compra nulla, noi si vende. Ripeto: Noi non si compra nulla, noi si vende.

sabato 6 settembre 2008

Ultim'ora

Notiziona che non interessa a nessuno, ma il blog è mio e ci scrivo quello che mi pare. Stasera, come d'abitudine sono uscito per il consueto caffè serale al solito bar... tempo fa, alla categoria maleducazione, avevo parlato di una cicciona rompiscatole incontrata alle poste... beh... adesso fa la cameriera al bar che frequento e... sarò un bastardo ma mi sa che non durerà a lungo. La vendetta è un piatto che va gustato freddo ed a me il caffè piace "shekerato". Intanto la cicciona è brutta come il peccato, non è colpa sua ma se a questo aggiungiamo che non sorride neanche a sorridergli allora non è adatta a stare dietro ad un banco. Poi è lenta, lenta, lenta troppo lenta e questo non va bene. Ed inoltre è scorbutica, non ci sa fare con la gente, risponde male ed è antipatica. Mi sa che non dura e per farla durare meno penserò a seminare zizzania fra gli avventori. Và che merda che sono, ma la maleducazione non la perdono, l'arroganza tantomeno e i prepotenti menefreghisti devono skiattare. Sta cicciona deve sparire dal mio bar. ci vado per rilassarmi, non per vedere una con la faccia da cane, un pitbull davvero che alla sua età ancora non ha trovato un topo che se la trombi. Stavolta tocca a me fare la faccia di merda, testina. Preparati a mettere annunci sui giornali, che se ti trovo a lavorare da qualche altra parte ti sistemo io, brutta maledetta cicciona ignorante... vaffanchiulo

P.S. Domani si vendemmia il podere sud. Ripeto: Domani si vendemmia il podere sud.

venerdì 5 settembre 2008

Gratta e rompi

Che ultimamente la maleducazione sia diventata uno stile di vita, ormai lo si sa e lo si nota da tempo. Ma quando questa è scientificamente praticata per provocare e rompere i coglioni altrui, allora significa che è venuto il momento di reagire. Stamattina, per la terza volta consecutiva, ho incontrato al tabacchino un signore con una pessima abitudine. La tabaccheria è minuscola, ricavata da uno stanzino che lascia spazio sul banco appena quello sufficiente ad appoggiare le sigarette o le poche cose che di solito si comprano in questi esercizi commerciali. Inevitabile quindi fare la fila se si arriva quando prima è entrato qualcuno a fare i propri affari. Per la verità, bastano 5 persone e la fila arriva alla porta. Arrivo, entro ed il signore, sulla cinquantina, è al banco che gratta i biglietti che è solito acquistare... solo che alla volta ne acquista una quantità industriale, per cui il tempo necessario, data la sua lentezza degna dal più lento dei bradipi, si dilata a dismisura. Mentre gratta, occorre aspettare il proprio turno. E questo se ne sta lì beato a grattare e grattare mentre le persone arrivano, si accumulano e lo guardano stupiti, increduli esista tanto menefreghismo. Il gestore nemmeno si preoccupa di dire "...avanti un altro...", e questa lumaca continua incurante degli altri a grattare i suoi biglietti sul banchetto, facendosi i suoi comodi. Non bastasse, ad ogni grattata deve controllare se ha vinto. Allora inizia a guardare le caselle confrontandole ogni volta con le istruzioni di gioco. Guarda e controlla, guarda e controlla e noi ad aspettare i suoi comodi. Ma non è finito qui. Ad ogni grattata, lettura e controllo deve pure riflettere, non si sa su cosa. Così gratta guarda infinite volte, controlla altrettante volte e riflette a lungo sulla sfiga che lo perseguita, incurante di riflettere sulle maledizioni più terribili che mentalmente gli vengono rivolte. Lui gratta e se ne frega degli altri. E' la terza volta, in orari diversi che lo incontro. In totale ho perso quasi trenta minuti ad aspettare in silenzio sta tartaruga del pensiero. Credo di essere anche troppo tollerante e paziente. Me lo sono ripromesso. Devo iniziare a reagire in malo modo, così la società mi riconosce e mi accetta come un bravo cittadino, allineato alle abitudini dei più. Ma se veramente voglio farmi accettare, allora la grattata ci penso io a dargliela, rompi*oglioni!!

P.S. L'ape regina cambia alveare. Ripeto: L'ape regina cambia alveare.

mercoledì 3 settembre 2008

Rispetto zero

Gli venisse un accidente a quelle due stronze, alle quali stasera è venuta l'idea di venire al bar in bicicletta. appena arrivate hanno lasciato i mezzi proprio davanti all'ingresso del bar, sotto un piccolo portico. Per entrare ho dovuto passare fra due pilastri, attraverso il telaio di un insegna pubblicitaria. Entro e trovo ste due fighe (brutte come i debiti) a starnazzare fra loro come due oche giulive, incuranti delle occhiate degli avventori. Faccio notare la cosa alla barista che mi dice..."appena esco le sposto". Rispondo..."bene, altrimenti lo faccio io, così se le ritrovano scaraventate in mezzo alla statale.". La barista esce e ste due stronze erano li che guardavano. Mica si sono preoccupate di muovere un muscolo per spostarle, di pensare che "forse" davano fastidio agli altri messe in quella posizione. Saranno cambiati i tempi, ma nessuno mi ha mai avvertito che oltre ad avere passivamente rispetto zero per gli altri, oggi occorre attivamente rompere i coglioni.
Amo la bici, la uso spessissimo, rispetto gli automobilisti ed il codice della strada, il mezzo è corredato di tutti gli accessori obbligatori, per svoltare metto fuori il braccio e per "parcheggiare" cerco sempre la rastrelliera... ma a ste due troie dovrebbero amputare le gambe e farle girare in carrozzina. Forse solo così si renderebbero conto cosa significa subire la maleducazione degli altri. Andatevene a fanchiulo.

P.S. Domani mungere la vacca. Ripeto: Domani mungere la vacca.

venerdì 29 agosto 2008

disassemblaggio selvaggio

Ci sono delle sere, come questa, che mi piglia il ruzzo di smontare qualcosa e ridurlo ai minimi termini. Ho appena terminato di fare a pezzi una laser, Kyocera che funzionava perfettamente ma ingombrava inutilmente il laboratorio. Domani un giro all'ecocentro e sistemo ferro, plastica, toner e altri materiali separati. Le schede elettroniche le tengo per recuperare i componenti elettronici. La lampada a filamento del fusore è rigorosamente stoccata con le altre, in attesa di farmi venire la voglia di costruire delle piantane di illuminazione. Ne ho approfittato anche per aprire dei gruppi ottici di alcune stampanti laser messe da parte. Specchi, lenti, circuiti di regolazione per i motorini di deviazione della luce e tre diodi laser con tanto di circuito driver... di quest'ultimi ne ho a iosa, alcuni già fusi in seguito ad alcuni esperimenti andati a male. Da quelli funzionanti, se riuscirò ad accenderli, vorrei tentare di realizzare un microfono laser da puntare sulle finestre ed inter*ettare le conversazioni. Ho letto alcuni schemi di principio, che a vederli sembra più una bufala che verità. Ma il principio può essere valido e con un sistema di lenti, un paziente lavoro sperimentale di messa a fuoco, non dovrebbe essere difficile tentare qualche esperimento e verificare se la cosa è fattibile. Basta captare la (micro)vibrazione e trasdurla in modo che sia udibile con un adeguata amplificazione. Meglio se si usa un laser ad infrarosso, altrimenti l'inter*ettato potrebbe notare il puntino luminoso. Nel frattempo parcheggio il tutto in attesa di qualche serata piovosa, dove è "vietato" uscire se il buon senso prevale. Una interc*tta*ione fai da te credo sia vietata, o forse il suo utilizzo, ma so che molti investigatori, cara*inieri e p*lizia se ne fregano delle regole (alla faccia dei diritti) ed inte**ettano, sp*ano, ped*nano... senza autorizzazioni, giusto per ottenere qualche informazione che li indirizzi ed andare quasi a colpo sicuro. L'importante è non farsi pizzicare ad utilizzare questi strumenti, possederli non credo sia reato. Nemmeno realizzarli a scopo sperimentale o di ricerca scientifica. Non sono un tipo abituato a farsi gli affari altrui, anzi, ma noto sempre con maggiore frequenza che molti si specializzano nel farsi quelli degli altri, con dedizione crescente. Quelli poi che quando ti incontrano sono tutto un sorriso ma cambiano atteggiamento appena te ne vai, sparlando, calunninando, denigrando, mentendo,.... quelli ormai non si contano più da quanti sono. Educazione zero. alla prossima

P.S. il cappellaio è uscito. Ripeto: il cappellaio è uscito.

mercoledì 6 agosto 2008

e io compro dai cinesi

Un pò per prendere una boccata d'aria, un pò per vedere un pò di umanoidi, un pò per muovere l'auto che sono tre mesi che è ferma in garage, oggi ho deciso di rivolgermi ai negozi per acquistare un paio di gadgets. Una memoria Sd da 2 giga ed una cuffia microfono col cavo avvolgibile. Già da tempo deluso dai negozietti del tipo "di tutto e di niente" decido per due target: Unieuro e Brico con annesso negozio per l'informatica. Entro. E' pieno di gente che guarda, tocca, palpa, soppesa, annusa, pondera, considera ed alla fine sembra non compri nulla, alla cassa passano come si passa sotto il telepass. Cerco di incrociare lo sguardo di un commesso, che sembrano tutti indaffarati ma in realtà a guadarli bene stanno solo perdendo tempo. Chi continua a spostare le stesse scatole di quà e di la negli stessi scaffali (da non credere), chi continua a camminare con passo spedito senza meta con qualcosa in mano che dovrebbe giustificare un aria "indaffarata". Niente per quasi 45 minuti. Allora tendo un agguato in una strettoia, sottovento, riparato da uno scaffale, dove l'addetto al reparto è passato già tre volte lasciando orme evidenti ed appena passa gli impedisco l'accesso bloccandolo con una semplice domanda. Avete per caso delle memorie SD?... L'umanoide, forse addestrato per l'occasione risponde, "Si...sono lì..." e mentre mi giro da buon ingenuo per seguire con lo sguardo la direzione del suo dito, questi con un dribbling da maestro riesce a trovare un pertugio e sgusciare via alla velocità di una lepre... Azz. Devo affinare la tecnica delle trappole. Comunque mi avvicino alla zona indicata ed inizio a cercare ciò che voglio. L'occhio cade inevitabilmente sui prezzi... 29.95 euro !! Troppo, decisamente troppo per 2 giga, almeno il doppio di quello che valgono. Nello stesso posto, 3 mesi fa ho acquistato una sd da 8 giga in offerta a 12 euro... com'è possibile?? Ripeto la tattica del cacciatore per chiedere delle cuffie. Stesso risultato nelle indicazioni, ma purtroppo non tengono l'articolo. Cambio negozio. stesso risultato, con la differenza che stavolta lo scaffale delle memorie non sono proprio riuscito a trovarlo. Vaffanculo. Rientro a casa, deciso di restarci per i prossimi tre mesi e inizio una ricerca su ebai. Ebai "itaglia" ha dei venditori impazziti, prezzi alle stelle e spese di imballo e spedizione da capogiro... affino la ricerca. Trovo delle schedine SD da 2 giga a 3,99 euro e spese di spedizione a 3 euro e 20. ?? non capisco. Se Acquisto qualcosa da 'HonKong' o da Taipei, praticamente dall'altra parte del mondo spendo per il trasporto 3,20 euro mentre se ordino lo stesso materiale in Italia per l'Italia costa 19,95 euro. nel caso più favorevole.. come mai?? Decido di comperare dai cinesi, la scheda SD, le cuffie estensibili, una cover per il telefonino ed alla fine ho speso molto meno di quanto avei speso qui solo per la memoria in negozio. Penso a quei commercianti (bugiardi) che si lamentano della crisi, del calo dei consumi, del mercato, della concorrenza cinese... andatevene a fanculo di brutto... Non avete internet?, non sapete che cosa accade in giro?? contate sul fatto che la gente resterà ignorante a lungo??? Mi spiace per voi ma se non imparate a lavorare come si deve, soffrirete a lungo. Io nel frattempo compro dai cinesi, da chi mi pare, ma mai più in "itaglia". Auguri

P.S. terremoto a ore 12. Ripeto: terremoto a ore 12.

lunedì 4 agosto 2008

Buon compleanno

Sono stato invitato ad un compleanno. Di solito non ci vado mai, nemmeno ai funerali o ai matrimoni. Ho deciso di andarci per far piacere ad un Collega, che ci teneva moltissimo fossi presente. Il mio spirito altruista mi ha suggerito di telefonare per arrivare un pò in anticipo, per dare una mano nei preparativi. Scelta azzeccata. Le persone che dovevano intervenire per i preparativi non si sono presentate. Così, mi sono offerto di badare alle braci e cucinare la carne per 35 persone. Oltre al caldo torrido, 3 ore davanti al fuoco per dare un aiuto ad un amico. Pian piano iniziano ad arrivare gli ospiti. Siamo in ritardo con i preparativi, causa l'assenza di due inaffidabili, ma si va avanti... aspetteranno. Nell'attesa gli ospiti iniziano a divorare gli antipasti, a trangugiare gli aperitivi, a spazzolare tutto ciò che è commestibile..... pian piano la carne si cuoce ed un pò anche le mie mani a rivoltare bistecche, salsicce, costicine, pancetta e polenta. Nessuno si cura di me... quasi fossi un cuoco assunto per l'occasione. Sto branco di operai ed impiegati con la casa arredata in stile ikea e la macchinona 1100 truccata presa a rate, non mi degnano nemmeno di un saluto. Il Tavolo si trova a distanza dalla griglia. Solo un paio di persone vengono a ispezionare l'operato, con occhio attento a cogliere i soliti consigli non richiesti su come si prepara una buona grigliata. Il caldo è tremendo e nessuno si avvicina con qualcosa da bere. Ad un certo punto devo essere io a chiedere qualcosa... mi sto disidratando. Arriva il collega con un paio di birre gelate che assieme a suo cognato, nel frattempo avvicinatosi per darmi una mano visto che ne ho solo due, trangugiamo in 5 secondi netti.... sete tremenda che si placa solo per pochi minuti. Altro da bere?? ci fosse un cane che si avvicina per chiedere se abbiamo bisogno di qualcosa. La prima grigliata è pronta e prima che si freddi viene portata in tavola. Dalla griglia spariscono tutti. Il Collega ci porta un piattino di tartine con i gamberetti, salvati dalle cavallette. Tre a testa, e siamo sempre all'asciutto. Cazzo!. Mentre sto per terminare la seconda portata arriva un pirla che chiede...ma non c'è ancora un pò di polenta??. Come?? devo ancora iniziare a mangiare e vi siete già pappati tutta la polenta che c'era?? ed a me nulla??. Consegno la seconda portata al mendicante e rassegnato vado a cambiarmi. Dopo due minuti mi avvicino all'estremità del tavolo solitamente relegata ad appoggiare le cose che sono di impiccio. Nessuno aveva apparecchiato per me. Stronzi. Riesco a prendere tre pezzettini di carne, niente polenta, due fettine di melanzane grigliate avanzate da un vassoio, poi mi devo procurare le posate, un paio di salviette radunate all'altra estremità del tavolo,un bicchiere, un pò di vino ed inizia il pasto isolato in una tavolata da tempo già affiatata e che non mi degna nemmeno di uno sguardo, nemmeno fossi lo sguattero, il servo che per concessione viene accolto a tavola dei padroni per raccattare gli avanzi. Il festeggiato, che cerca di premurarsi di accontentare gli ospiti, mi si avvicina ringraziandomi con una tanica di vino rosso bello fresco. Con la sete che avevo ne avrò bevuto almeno un paio di litri... A stomaco quasi vuoto faccio un giro per raccattare gli avanzi e riesco a prendermi altri tre micro pezzettini di carne, che nessuno aveva degnato di attenzioni dopo essersi mangiati i pezzi migliori. Durante il pasto riesco a fare conversazione con un Collega venuto anche lui da fuori, un altro ospite estraneo alla compagnia. Bella compagnia di merda. Si sono spazzolati tutto, Maledetti egoisti. I due stronzi che avevano promesso di dare una mano, si sono ben guardati di venire a sostituirmi appena arrivati. Dopo la lavata di capo del festeggiato si sono messi a confabulare tra loro inventando una scusa, con le fidanzate che suggerivano, ste boc***nare, meglio dire che siamo dovuti passare all'ospedale, funziona sempre. Poi, girano i tacchi per andare a mangiare senza nemmeno dire, dai ti si sostituisce, tocca a noi ora che siamo arrivati. Nulla. Finta di niente e giù ad abbuffarsi anche le porzioni degli altri. Complimenti. Al festeggiato non ho detto nulla. Agli stronzi non ho rivolto la parola e nemmeno mi sono scomposto quando mi è stato rivolto un complimento al cuoco. E che cazzo di festa è. Ho lavorato 2 ore davanti al fuoco per poi sentirmi nemmeno considerato??. Delle 35 persone presenti, 30 se ne sono andate presto, non appena il cibo ha iniziato a scarseggiare. Una non poteva restare perchè era stata operata alla schiena, brutta troia per mangiare sì però hai trovato la forza. Un altra doveva andare a casa che ha il figlio piccolo. Grandissima stronza, lo lasci a casa però per abbuffarti come una balena. Un altro era stanco, forse gli si è stancata la mandibola a forza di mangiare la mia parte. Andate affanculo! Con i rimasti ho potuto fare un pò di conversazione, e bere un bicchiere di vino in compagnia. Nelle feste, i migliori, gli amici veri, vanno sempre per ultimi. Io sono stato l'ultimo ad andarmene, con il festeggiato, non senza prima aver aiutato a sparecchiare e dare una sistemata. Menomale che bicchieri e piatti erano di plastica altrimenti avrei dovuto fermarmi a lavarli?? Il momento più bello è stato quando ho inforcato la mia MTB ed ho iniziato a pedalare per 15 Km al rientro a casa, con la musica nelle orecchie, godendomi il fresco delle 5 di mattina. Al prossimo invito? Vaffanculo! Buon compleanno una sega.

P.S. L'equinozio è il padre dei vizi. Ripeto: L'equinozio è il padre dei vizi.