giovedì 14 dicembre 2017

Natale alternativo


Sono povero da far schifo ma non mi vergogno, anzi, per certi aspetti la cosa mi sta anche bene... non mi preoccupo di finire i soldi e non smetto di dare e fare quello che posso. Dato che i soldi fanno soldi ed i pidocchi fanno pidocchi, sto con una compagna povera pure lei, ma non mi spiego ancora come mai le donne ricchissime non mi considerano nemmeno di striscio :-) 
Vabbè. Come ogni anno devo rispettare, seppur agnostico fino all'osso, il clima natalizio. Non certo quello religioso o peggio quello solo consumistico della moltitudine, fatto di ubriaconi vestiti di rosso che adescano i bambini, di panettoni industriali prodotti da operai stagionali sfruttati come bestie, di improbabili vini spumanti fatti con acqua, coloranti e polverine varie, di regali riciclati, di sbaciucchiamenti infetti portatori di terribili virus ed ipocrti oltre che odiatissimi... aaauuuguuuuuuuriiiii. 
Preferisco il clima natalizio del nord europa, molto a nord. Quel natale che sa di pan di zenzero, renne ed elfi, di bollito col rafano e vin brulè con cannella, mele e chiodi di garofano. 
Ed ogni anno mi rattrista sempre un pò vedere la sfida degli alberi di natale. Piante tagliate dal loro ambiente naturale e poste nei luoghi più improbabili e meno adatti alla vita. Organismi viventi destinati a morire, sempre dopo il dichiarato intento di metterli in giardino o piantarli dove non c'è posto, giusto per lavarsi un pò la coscienza quando si fa notare l'ecocidio annuale in nome di uno stupido compleanno di un bambino arabo nato in una stalla come un immigrato profugo clandestino e pure ricercato.
A questo si aggiunge il ricorso ormai senza freni ai LED colorati, con buona fortuna ai cinesi che stanno accumulando delle piccole fortune nel rendersi complici delle sfide tra vicini facenti a gara a chi ha la striscia più lunga... cavernicoli. 
Per non ripiegare sul solito albero di plastica, che comunque fa tristezza, fa schifo e costa pure un occhio oltre che ad essere difficilmente riciclabile (chiedete in discarica se va nel secco non riciclabile, nell'ingombrante civile o nel vascone della plastica) decido per una soluzione alternativa, a costo (quasi) zero, unica e riutilizzabile. Prendo dei rami di nocciolo che hanno il vantaggio di essere dritti e flessibili. Come base riutilizzo il tavolino del camper. Un pò di termocolla, una forstner per incavare l'alloggiamento dei rami, in pò di fil di ferro sottile (quello verde per il giardino), della neve spray... si dispongono i rami a cono e li si fissa come meglio si può. Con alcuni avanzi si creano dei rametti sporgenti (per eventualmente attaccarci le palle, per chi ce le ha). Per riempire l'interno si possono mettere dei rametti avanzati.
Prima di addobbare si procede con della neve spray, poi un paio di giri con dei led bianchi al centro e colorati all'esterno ed è finito...bellissimo, alternativo, ecologico, oltre alla soddisfazione di farlo assieme alla donna che ami e che partecipa contenta come una bimba. E' il nostro albero e guai a chi oserà criticarlo. Sarà il solito natale di merda per gli unani ma per me, quest'anno....no, sarà egoisticamente il nostro natale alternativo. 
Alla prossima. 

P.S. Non cogliere le margherite dal giardino sud. Ripeto: Non cogliere le margherite dal giardino sud.

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