martedì 3 ottobre 2017

Cuore di legno

Di quanto sia meravigliosa e bizzarra la natura è inutile scriverci ancora su. E' periodo di fare scorta di legna per la stufa, giusto per boicottare anche la fornitura del maledetto gas turco, russo o americano (ci manca quello cinese?). Ciocco dopo ciocco, quattro quintali passati per le mani, con la schiena a pezzi, le delicatissime dita da programmatore doloranti ma con la soddisfazione a mille pensando al calduccio nelle fredde sere invernali, salta all'occhio una forma particolare. Un cuore! Si, lo so, forse galoppo troppo con la fantasia ma, in sezione, il ciocco sembra proprio un cuore ed il risultato è assolutamente un pezzo UNICO sul pianeta. E per non pensare al mal di schiena durante il trasferimento del prezioso combustibile dai bancali alla legnaia del padrone che mi ospita, i pensieri corrono... dei sottobicchieri?, portacandele? profuma-armadi?  decorazioni per il natale? 
Intanto vediamo di pensare agli attrezzi che servono: un segaccio, carta vetrata, una morsa da falegname, eventualmente un paio di scalpelli da legno, determinazione, fantasia e olio di gomito. Non dovrebbe servire altro e gli ingredienti ci sono. 
Fatto a fettine il pezzo (a mano), si cerca di aggiustare leggermente la forma, togliendo le sbavature  (a mano) senza però stravolgere la forma che mamma natura ha conferito al tronco, giusto per lasciare il merito a chi ha fatto la maggior parte del lavoro. La corteccia la lascio, conferisce un aspetto più rustico e natuale. Una carteggiata per togliere gli spigoli e rendere più armonioso il pezzo finito ed il gioco è fatto, niente impregnanti o vernici. Nel pezzo che rimane, quello più alto (troppo difficile tenerlo fermo nella morsa), pratichiamo un foro con una forstner (che ormai si trovano anche al Lidl),  per farci stare una candela. Finito. Massimo un ora di svago ed il risultato c'è. Il tutto va regalato al padrone che gentilmente mi ha concesso il privilegio e l'onore di dedicargli una giornata di fatica e sudore, giusto per ricordarmi che oggi, per lavorare quasi "agratis", si deve pure pagare per ricambiare il favore ricevuto. 
E questi cuori di legno ci servono soprattutto a tutti noi, per ricordarci che di questi tempi i cuori della maggior parte degli unani si sono induriti ed inariditi per sempre, per ammorbidirsi solo una volta all'anno, a natale... ma per finta. Alla prossima, ma anche no.

P.S. il ramarro è verde. Ripeto: il ramarro è verde

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