venerdì 11 marzo 2016

Vibratory Tumbler partial success (parte 2)

Alcuni miglioramenti al vibratore a sabbia ed i risultati non si sono fatti attendere. Al posto del motorino (vedi parte 1) ho utilizzato la levigatrice orbitale, fissata con delle squadrette e delle piastrine direttamente al piano vibrante. La soluzione per ora è un pò rumorosa ma conto di mettere delle piastrine di gomma per ridurre le emissioni. Ah...per fissare i pezzi (molle e catino) è meglio usare dadi autobloccanti, quelli con l'anellino di gomma, altrimenti le vibrazioni tendono a svitare i dadi con il tempo e occorre intervenire periodicamente con la chiave da 10.
La vasca della sabbia non è ancora terminata. Occorre infatti mettere al centro un cono che permetta una corretta rotazione della sabbia abrasiva. Di comperare un imbuto dai cinesi neanche a parlarne, questo lo lasciamo fare a chi suggerisce di comprare altra plastica, incentivare i produttori che inquinano e spendere. Ho un contenitore dell'amuch*na, la cui parte superiore termina proprio a cono. Basta tagliarla all'altezza giusta e la soluzione è già pronta. Penso di fissarla al cestello con della colla epossidica... dovrebbe tenere (altrimenti mi faccio una flangia da fissare con le viti). 
Per il cestello ho utilizzato una copertura di un vecchio lampadario brutto come la fame e già cannibalizzato per produrne un altro (appena riesco a mettere in funzione il bluetooth scarico le foto dallo smartphone e scrivo due righe di promemoria). Ci sono due fori da tappare, non è un problema. L'importante è che la forma del catino sia o semi sferica o almeno conica. La vibrazione tende a far salire l'abrasivo, la gravità fa il resto riportandolo giù. 
Il movimento dell'abrasivo deve essere a toroide e ruotare su sè stesso per garantire il massimo del risultato. La potenza della vibrazione sembra sufficiente a dare dei risultati apprezzabili solo dopo pochi minuti di azionamento (non due ore come si legge da qualche parte) pur utilizzando un abrasivo non propriamente progettato allo scopo.
Per la sabbia abrasiva? lì le soluzioni possono essere molteplici. Io ho usato una sabbietta avanzata da un micro lavoro domestico di muratura. Contiene silice ed altri sassolini di materiale non meglio identificato... pare funzionare. In commercio (orrore!) ci sono anche delle sabbie specifiche e dei "sassi" di varie forme e dimensioni, di materiale abrasivo (a secco o ad acqua). In pieno sciopero della spesa posso pensare ad altre soluzioni... delle vecchie mattonelle di ceramica o grès sbriciolate in pezzi irregolari dovrebbero fare il loro dovere (esperimento in corso). Giusto per non farci mancare nulla ho recuperato dell'abrasivo di una sabbiatrice in attesa di "restauro" (usata da un dentista). E' sabbia molto sottile, molto abrasiva, adatta a lucidare se sparata con l'aria compressa.... troppo sottile per questa applicazione, una parte (quella più fine) se ne va in aria o si raccoglie sui bordi esterni (troppo leggera). Comunque, magari poco ma qualcosa contribuisce a fare, specie negli interstizi più piccoli dei particolari da lucidare. Da ricordare che l'abrasivo, se è composto da granelli di dimensioni variabili, tenderà ad affondare i pezzi più grossi e far risalire quelli più sottili, il che non è un male assoluto visto che comunque c'è un rimescolamento generale ed il tempo di azionamento fa il resto nel caos dovuto all'agitazione. Inevitabilmente la parte troppo sottile luciderà solo la parte esterna del catino... pazienza, la perfezione si raggiunge per gradi sperimentazione dopo sperimentazione. 
Difetti? si ovviamente. La vibrazione è nel verso giusto e garantisce la rotazione dei pezzi anche in mancanza del cono centrale, ma è scentrata rispetto al centro del catino vibrante. Ciò provoca due "problemi". 

  1. Una parte della sabbia si raccoglie verso la levigatrice portando con sè i pezzi che dall'altra parte restano scoperti per un pò (e quindi non sono grattati). La rotazione ottimale quindi è leggermente compromessa.
  2. La sabbia più fine si raccoglie all'esterno, in cima al bordo del catino e lì non lucida i pezzi. Se non fosse per il rialzo esterno, se ne andrebbe tutta da una parte uscendo dal catino (che non prevede coperchio, io sono il diavolo, fò solo le pentole). 

La rotazione del motore deve essere assiale con il centro del catino per garantire un ottimale mescolamento per rotazione. In ogni caso sono abbastanza soddisfatto, pensavo peggio per una realizzazione fai da te a costo zero, l'importante è replicare il principio di funzionamento. La potenza della levigatrice è più che ottima a garantire una vibrazione potente, sufficiente ad assicurare un buon sfregamento fra abrasivo e pezzi in lucidatura. 
Ho inoltre risparmiato un motore, ho recuperato 4 molle ed un orrendo copri lampadario (destinato originariamente alla costruzione di un porta ceri a vetrina da giardino)....not bad, bravo unamico. Stay updated se avrò voglia di updatare. Alla prossima.  

P.S. Agitare non mescolare. Ripeto: Agitare non mescolare. 

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