venerdì 13 novembre 2015

Peperoncino fatto in casa

Peperoncino calabrese
Ad aprile di quest'anno, dal mio vivaista di fiducia, ho acquistato per pochi euro una piantina, mezza morta, di peperoncino calabrese. Mi aveva intenerito il suo aspetto gracile e malaticcio e, complice lo sconto, l'ho presa per accoglierla nel mio giardino, dove, per tutta quest'estate sino al mese di ottobre, l'ho innaffiata regolarmente lasciandola in pieno sole. 
Da dei bellissimi fiorellini viola sono spuntati dei minuscoli peperoncini, prima verdi, poi marron scuro/viola ed alla fine rossi come il fuoco. Da un arbustello gracile alla fine è venuto su un cespuglio rigoglioso ed imponente, tanto da richiedere un rinvaso. 
Raccolti i peperoncini, occorre seccarli all'aria (per conservarli per tutto l'inverno) ed alla fine sono pronti per dare alle pietanze preferite quel tocco di piccante che, dicono, fa bene anche alla digestione (a me piace da morire metterli nelle zuppe di cereali o farro...impazzisco per le zuppe, specie per quelle che sa fare la mia adorata dea/compagna). 
Per il contenitore... mi serviva un barattolino trasparente, piccolo e carino da vedere in cucina. Penso un pò e mi viene in mente il contenitore della noce moscata (non ricordo la marca ma la noce moscata nel purè di patate è la morte sua). Tolto, non senza difficoltà, il tappo di plastica e l'etichetta, rimane un contenitore cilindrico, di vetro (sembra che a certi produttori non piaccia il ri-uso dei loro contenitori, per cui usano colla bastarda e plastica maledetta).
Per chiudere il vetro? Basta prendere un tappo di sughero, usato nelle bottiglie di prosecco o di vino spumante. Con una lametta si taglia la parte superiore e rimane un tappo a forma conica, della dimensione giusta per richiudere il tutto. Una fettuccina di decorazione ed il contenitore è pronto per una nuova vita. A me piace da impazzire e penso che lo regalerò a chi lo saprà apprezzare ed a chi, come me, tende a non intasare le discariche di cose utili (su cui le multiutility fanno profitti da sogno). Da un vasetto insignificante si può ricavare qualcosa di carino e nello stesso tempo utile (ed a costo quasi zero). Alla prossima stupidaggine. 

P.S. rosso di sera. Ripeto: rosso di sera.