lunedì 24 agosto 2015

E' finita la pacchia

già, non poteva durare. un paio di settimane col traffico al minimo, silenzio, ristoranti quasi vuoti, nessuna coda al casello, strade libere per pedalare felicemente, aria più pulita (un pò)... Mi ero illuso che molti unani, partiti per le ferie, finissero i soldi e non potessero più rientrare, bloccati per sempre all'estero. Un sogno. Ci lamentiamo degli immigrati ma se emigrassero per sempre i nostri, sono sicuro si starebbe meglio, almeno per un pò. 
Invece, puntuali come una cambiale, sono rientrati in massa a rompere i c*glioni nei loro luoghi di origine, dopo aver fracassato gli attributi al prossimo nelle località di villeggiatura. Qualcuno deve aver loro detto..."vi aiutiamo a casa vostra" che quando l'unano è in ferie sembra il più indesiderato dei profughi in canottiera ed infradito e non viene respinto solo perchè è fonte di reddito anche se temporaneo. In itaglia, l'unano è un analfabeta ignorante ma in vacanza si sente un re e pretende di essere servito e riverito, solo perchè paga. Al rientro... tornano ad essere nullità presuntuose, mischiati ad altri unani in perenne "escaléscion" col vicino, armati di cose da raccontare che francamente interessano poco, dato che la fonte non è certo autorevole.
Sono tornati con le loro balle da raccontare sui luoghi visitati, sulle specialità gastronomiche assaggiate, sulle "esperienze" vissute, il tutto condito con una superficialità esemplare e con la tipica esagerazione dell'italico fanfarone. Ogni anno, in questo periodo, si ricevono inviti a cena, il cui unico scopo è quello di raccontare le ferie, ognuna migliore di gran lunga di quelle degli altri. Un processo di frantumazione testicolare che si ripete da anni e che non accenna a diminuire, anzi si amplifica. Ed ecco che tutti diventano improvvisamente luminari, professori, espertissimi conoscitori delle etnie, delle razze, degli usi e consuetudini degli "stranieri". Una settimana in spagna e sti esimi ignoranti credono di parlare già fluentemente spagnolo, che tanto basta aggiungere la "S" alla fine di ogni parola. E giù a raccontare micro esperienze che per il luminare rappresentano la verità assoluta, in piena orgia di generalizzazioni e luoghi comuni, tipo i francesi sono stronzi, i tedeschi troppo rigidi e freddi, gli slavi sono sporchi, gli spagnoli sono pigri e via di questo passo. Maledetti unani ignoranti. Non ci si salva proprio. Un invito a cena? no grazie a causa di impegni successivamente presi dopo l'invito. Fanchiulo e tornate da dove siete andati. 

P.S. la casa è chiusa. Ripeto: la casa è chiusa.