martedì 30 dicembre 2014

TOP IN LED lamp teardown



Una lampadina a led permette un bel risparmio sull'energia elettrica in quanto a parità di lux emessi consume molto meno rispetto ad una lampadina ad incandescenza. Il suo costo abbastanza elevato è ammortizzato in breve tempo... se non si rompe prima del previsto. Già perchè a vole risparmiare sulle lampadine a led occorre metttere in preventivo anche la qualità costruttiva e di progettazione dei circuiti di controllo. Questo modello l'ho preso su ebai tempo fa ad un costo inferiore rispetto a quelle che oggi si trovano orami anche nei supermercati e nei brico center. Dopo un periodo di funzionamento abbastanza breve, dovuto al fatto che era installata in cantina frequentata davvero poco, la lampadina si fulmina con grande sorpresa.... cosa sarà successo? La curiosità mi spinge ad aprire, ispezionare, capire, verificare. Questo modello è uno dei più semplici da smontare, senza rompere nulla e facilmente riassemblabile al punto che viene da chiedersi se sono disponibili i ricambi dato che una eventuale sostituzione della parte guasta è davvero ridicola.

Per aprirla occorre innanzitutto togliere il cupolino satinato, con un cacciavite piatto lo si rimuove dall'incastro ovalizzando leggermente il corpo plastico nel lati opposti alle clips di aggancio. La piastra che ospita i leds (JML-11061 TYQP-5353-04A4 P3528-18 20111110) è avvitata con due viti autofilettanti che si vanno ad incastrare fra le alette di un dissipatore cilindrico appoggiato sulla piastra con della pasta che conduce il calore. Il dissipatore forato fa passare i due fili che vanno al circuito regolatore a sua volta collegato alla ghiera filettata. La ghiera filettata è a sua volta semplicemente avvitata al corpo plastico, per cui, per toglierla, basta svitarla e sfilare il tutto per le verifiche del caso. 
Con la lampadina smontata (in trenta secondi netti) il problema  viene subito all'occhio... il circuito di regolazione dei led è esploso, annerendo i componenti circostanti. Per la sigla dovrei smontare una lampadina buona ma per ora non credo di approfondire più di tanto. La sigla che si riesce a lebbere sull'intergrato inizia per BP31... il ponte MB10S (forse origine della sovratensione in quanto sembra anche lui andato)
Credo, nel disquisire in tema di qualità, che in questo caso non possiamo parlare di scarsa qualità del prodotto o errore di progettazione dell'elettronica... piuttosto il problema è insorto per un corto ciurcuito provocato da nidi di ragno rinvenuti asll'interno della lampadina. La parte a cono infatti è aperta per lasciar dissipare meglio il calore, lasciando però esposto il circuito (anche se protetto dal solito tubo termorestringente), che andrà inevitabilmente soggetto a contaminazioni esterne (ragni, polvere, umidità).
Da segnalare un incongruenza nelle serigrafie della basette. Il filo rosso è collegato al V+ del circuito stampato mentre è collegato al V- della basetta con i leds (stessa ovvia inversione per il filo bianco). Per cui sarà necessaria un ulteriore verifica col tester per capire la polarità giusta da applicare alla basetta metallica. Sì perchè la piastra che ospita i leds è un lamierino tondo di alluminio con stampate sopra le piste che collegano i leds, tramite strati di isolante. E' di alluminio solo per esigenze di smaltimento del calore. Interessante la soluzione a accoppiamento col dissipatore ad alette che poermette l'utilizzo di componenti "standard" grazie ai quali si riesce a contenere il costo di produzione e conseguentemente di vendita al pubblico (credo di ricordare di averla pagata pochi euro un paio di anni fa). Che dire ancora? Queste lampadine non dovrebbero essere installate in luoghi polverosi o soggetti alla visita dei ragni, quindi niente cantine, sottoscala, falegnamerie, garage, ripostigli od in genere posti poco frequentati ove la rimozione delle ragnatele non è frequente come quella in posti ove si soggiorna abitualmente. Lo stesso modello è in funzione in altre parti della casa e posso confermare che la loro durata è superiore alle lampadine tradizionali. Unico neo, per mea culpa, è che ho preso il modello a luce bianchissima, che a me non piace proprio. Al prossimo giro luce più giallina. Procedo con esperimenti e verifiche dei led da recuperare... stay tuned. Alla prox.

P.S. il prato è gelato. Ripeto: il prato è gelato. 

lunedì 22 dicembre 2014

Vorrei...

....volare via da quest'acqua fetida in cui devo continuamente pedalare per restare su.

P.S. il verme è nella mela. Ripeto: il verme è nella mela.

mercoledì 17 dicembre 2014

Auguri? no grazie...

Se dovessi ripensare agli auguri che mi sono stati rivolti negli anni passati e confrontarli con ciò che si è avverato... direi che gli auguri possano essere considerati la cosa più inutile del mondo, specialmente quando si percepisce che sono più un clichè che un qualcosa che parte dal cuore. Sì perchè è un abitudine quella di fare gli auguri verso la fine di dicembre, non certo desiderio che ciò che viene augurato si possa mai realizare. Lo si percepisce, dai. Tutto l'anno passato a rompere i c*glioni al prossimo, a rubare, a violare sistematicamente non solo le leggi ma anche le più comuni regole di convivenza civile, a cercare di scavalcare gli altri, a sorpassare, ad insultare, a prendere per il c*lo, a disprezzare ciò che fai o ciò che dici, a fare battute idiote sulla razza, sul sesso omo, sulle coppie gay, sugli immigrati ed in genere su chi si considera "inferiore" a loro ... e tutto d'un tratto, magicamente, diventano tutti buoni, in un orgia di buoni propositi che durano giusto al massimo un paio di settimane, giusto per salvare l'apparenza ma comportandosi come se nulla fosse, come in tutti gli altri giorni dell'anno... pensiamoci... durante le "festività", basta andare in un luogo affollato, tipo che ne so, un centro commerciale per esempio, dove si assembrano i "wannabe ma non posso della spesa"... ci vorrebbe uno psicologo per comprendere certi comportamenti, a volte, in verità, anche uno psichiatra gioverebbe. Un attimo prima a spingere, pestare i piedi, parlare a voce alta, sputazzare in giro, palpeggiare la frutta e le confezioni,  tagliare la strada col carrello o lanciartelo in direzione delle caviglie.... ed un attimo dopo....caaariiiisssssimoooooo, aaaauguuuriiiiiiiii e giù a provare a darti dei bacetti.... che cazzo mi baci a fare! essere infetto e contagioso, mica sono un mafioso o un pupazzetto, baciami il c*lo che è meglio. E poi...auuuuguuuuuuuriiii di cosa? che sino a due secondi fa eri a litigare per un parcheggio di m*rda dove mettere la tua auto di m*rda. Che cazzo mi auuuuguuuuuriiii ? eh? Che vuoi? la pace nel mondo? ecco...inizia a non rompere i c*glioni e lascia in pace il prossimo, dài l'esempio che forse qualcuno di sicuro ti seguirà, selvaggio incivile. 
E poi, una cosa che non sopporto e francamente non capisco come posso accadere... avete presente i commessi di negozio? si dai, quelli che devono ricevere obbligatoriamente i peggiori rompic*glioni che esistono sulla terra, i clienti si chiamano, che solo perchè hanno due euro da spendere pretendono di potersi permettere di mancare di rispetto agli altri, si dai, quei morti di fame che non arrivano a fine mese ma non rinunciano al mega schermo 4k full HD con tante prese dietro che nessuno sa a cosa servano ma indicano una cosa figa che devi avere per forza... ecco, dicevo, i commessi, pagati una miseria, alle prese ogni giorno con dei capi incapaci, che devono poi fare gli straordinari e fermarsi con i rompiballe che arrivano 1 minuto prima della chiusura, si dai, gli addetti alle vendite, già bistrattati, sfruttati, vessati, mobbizzati, a rischio licenziamento per un nonnulla... tanto per non farsi mancare nulla, sotto le festività devono anche indossare un ridicolo cappellino rosso bordato di pelo sintetico bianco, che dopo un paio d'ore di corsa fra gli scaffali inizia a puzzare come una capra morta... ma come fanno ad accettare anche questa umiliazione? Tanto vale vestirli da conigli a pasqua, da befana il 6 gennaio, da pagliacci quando c'è il circo in zona... e DEVONO farlo sorridendo ovviamente e, nonostante questo... ti fanno anche gli aauuuguuuriiiiii... brutta testa di minchia, sicuramente dottore destinato a fare lo strafallito a vita, non ti accorgi di quanto sei ipocrita? manco mi conosci, mi consideri a priori un rompicoglioni (io) e mi fai gli aaauuuuguuuriiiiiiiiii? maddechè?... e poi... lucettine ovunque, led cinesi nei posti più impossibili, addobbi da usare una volta l'anno, palle dappertutto, stelle e stelline, babbi pupazzi attaccati alla ringhiera del balcone, renne di plastica, orsi e conigli, dolci e dolcetti, cioccolatini e  tutte le peggiori schifezze che a smaltirle occorrono massacranti sessioni in palestra a soffrire come delle bestie.... ecco....aboliamo il Natale che è meglio.
Aaaaauuuuguuuuriiiii....ma anche no, NO GRAZIE. 

P.S. la pecora è all'ovile. Ripeto: la pecora è all'ovile. 

domenica 14 dicembre 2014

Unani al potere

Il potere, in mano a certi strafalliti, ignoranti come dei lombrichi, è in grado di agire sulla vita delle persone, cambiandone obbligatoriamente le abitudini, le scelte, la visione del futuro, la qualità della vita...in peggio. Chi il potere non ce l'ha, è costretto a subire le scelte scellerate di chi è riuscito, a furia di ricatti e minacce, ad ottenere il consenso di persone schiave, prive di idee, ignoranti e sempre prone ai prepotenti. Il Potere si esercita  meglio dai gradini più bassi, dai consigli comunali, dove accadono cose che voi unani non potete nemmeno immaginare essendo in quei luoghi i controlli assenti e l'opposizione ormai svanita nel nulla, sopraffatta dalla paura. Sono luoghi frequentati, ad esempio, da chi si indigna a fronte dell'accusa di omertà ma un secondo dopo si rifuta di fare i nomi, quando vengono denunciati fatti di una gravità preoccupante. Sono luoghi frequentati da chi ammette pubblicamente, con accorata foga, di conoscere i nomi di chi ha commesso fatti penalmente rilevanti, salvo poi rifiurarsi di  dare indicazioni "per il quieto vivere di tutti"... Camorristi in giacca e cravatta, sedicenti intelligenti, sempre pronti a minacciare chi osa semplicemente porre delle domande. Sempre pronti a modificare le regole quando queste vanno contro i loro interessi. Sempre pronti ad autorizzare (a voce) gli amici e chiudere un occhio sulle conseguenze dannose per la salute ed incolumità pubblica. Sempre pronti ad invocare la sicurezza pubblica salvo poi ben guardarsi dall'applicare le più elementari regole di vigilanza. La motivazione principale dell'opposto rifiuto alle idee di buon senso è ... non ci sono soldi... in realtà per le cose buone che non alimentano i loro conti correnti o per lo meno il loro ego, i soldi non si trovano mai. Camorristi privi di auto coscienza. In pubblico sempre pronti a difendere la "democrazia" (o almeno la loro personalissima visione) ed in privato esercitare tutto ciò che definisce e delinea il mafioso. 
Ed il danno più socialmente devastante che riescono a produrre questi unani, è ingenerare la convinzione che ormai non ci sia più nulla da fare, che la situazione sia compromessa a tal punto da non poter più reagire e tornare (se mai ci fossimo stati, forse nell'immediato dopoguerra) ad una società coesa e collaborativa per il bene comune. Già, il bene comune... anche questo si è trasformato a tal punto che un inceneritore è fattibile per il bene comune, un autostrada o una ferrovia inutile, un ospedale che non verrà mai terminato...per il bene comune di chi? Il bene comune è diventato la motivazione per fare cose ad esso diametralmente opposte, e nella confusione se ne stanno approfittando a man bassa tutti coloro che sono delegati a prendere decisioni, a tutti i livelli, e guai a criticare, guai seri a fare domande. Abbiamo già assistito in passato all'avvento di persone decise ad opporsi a questo stato di cose. Persone corrotte che, fra diamanti, mutande verdi, lecca lecca e lauree facili si sono rivelate peggiori di ciò contro cui si erano schierati, oggi ancora attive dopo aver rispolverato i temi che tanto fanno presa sulle persone esasperate e ridotte male. Stiamo assistendo anche alla lenta trasformazione dei movimenti più recenti, ai piani bassi più orientati a trattare argomenti simili, solo per attirare consenso, non certo per il bene comune. Il filo conduttore che li lega è sempre lo stesso... la nostra delega in bianco senza alcun controllo successivo e costante del loro operato, il consenso silenzioso ed anonimo di una cabina elettorale... al "resto" ci pensano loro, gli unani al potere e gli unani schiavi si sentono felici ed illusi di essersi liberati di una preoccupazione ed incombenza che in fondo li spaventa a morte, illusi di poter prendere il controllo e liberarsi delle catene che li tengono prigionieri. Prima illusi, poi delusi alternativamente, da molti anni ormai.... riusciranno mai a capire? No. Unani. 

P.S. Licio è in campagna e Matteo è alla cassa. Ripeto:  Licio è in campagna e Matteo è alla cassa.

martedì 9 dicembre 2014

O voi o loro

...will need to change how we calculate VAT, and as of January 1, 2015, if you are subject to VAT, you will no longer pay the rate of our Luxembourg office, but rather, of the Member State in which you are located...

Cosa significa? Che a parità di prodotto o servizio, se siete "located" in itaglia, dovrete pagare l'iva al  22% (e non più al 10 o 19%)... senza alcun pratico vantaggio, dato che le tasse da voi in itaglia servono in gran parte ad ingrassare politici, funzionari, morti di fame e rubagalline corrotti. E la cosa buffa, che qui ci fa scompisciare dalle risate, è che non riuscite a liberarvene. Ad ogni tornata, rifate sempre gli stessi errori e nel frattempo girate le spalle a chi invece dimostra con i fatti onestà e correttezza. Per voi non c'è speranza, siete irrecuperabili. Da parte nostra stiamo solo aspettando il tracollo, non abbiamo nessuna fretta. 
Quando accadrà, verremo a comprare... per pochi spiccioli..., le vostre anime. Sì, perchè la crisi non sta distruggendo la bellezza del vostro paese ma le persone. E le persone distrutte si venderanno per poco... manodopera quasi gratis senza andare all'altro capo del mondo...schiavi in saldo, una manna dal cielo per risollevare l'economia, la nostra. Ah, dimenticavo.... non pensate che andrete a ricoprire ruoli dirigenziali, per quelli abbiamo già i nostri. Ci servirà manovalanza specializzata, qualificata sì, ma per pochi euro al giorno, è ovvio. E quando accadrà, aspettatevi di subire lo stesso se non peggior trattamento che per anni avete riservato a chi aveva più bisogno di voi. I diversi diventerete voi. Non ci credete? Poco importa, non c'è problema, continuate a stranazzare e scegliere sempre gli stessi, che anche se cambiano nome non cambia poi molto se chi li propone è sempre lo stesso. non c'è problema. Nel fratttempo, pagate l'aumento e zitti. No all'euro! No all'Europa...certo certo... mandateci ancora di quelli che ci avete già mandato che così ci tranquillizzate e potremo continuare serenamente senza che venga messa in pericolo la nostra di economia.... Noi qui l'iva la paghiamo di meno, voi di più anche se comprerete i nostri prodotti ci fate solo piacere, se non li comprate, prima o poi dovrete farlo che da voi pian piano chiuderanno tutti o quasi. Non abbiamo fretta illustrissimi dottori, autorevoli statisti, rispettabilissimi imprenditori, esimi professoroni del caxo. A presto.

P.S. la cruna dell'ago è stretta, il cammello è ingrassato, novembre non torna. Ripeto: la cruna dell'ago è stretta, il cammello è ingrassato, novembre non torna.

lunedì 1 dicembre 2014

Neon Starter Ballast Spark!

Durante un lavoretto di falegnameria, tipo trasformare due sedie in una scaletta ripiegabile, mi accorgo che il tubo al neon sopra il bancone da lavoro fa fatica ad accendersi. La scarica non si innesca... penso immediatamente al tubo esaurito (strano ha solo 10 anni) e procedo a frugare nella scorta di tubi recuperati da vari smantellamenti di negozi nella fase di post-fallimento (una manna dal cielo questa crisi prolungata). Strano che nessuno di questi funzioni... penso quindi immediatamente allo Starter... è domenica, negozi chiusi (per fortuna) e ... che faccio? Mi viene in mente che in lavanderia ho degli scaffali recuperati da un negozio di fotografia, erano illuminati e per forza ci deve essere qualcosa che fa al caso mio... infatti, all'interno c'è ancora l'impianto elettrico, reattori, starter, interruttori... taac! Prendo lo starter, sostituisco lo starter e... luce fu. Ok. Nella pausa non posso resistere.... devo aprire lo starte rotto e verificare cos'ha! Il problema viene immediatamente all'occhio... usato troppe volte, lo scintillio fra i contatti nell'ampolla hanno consumato le lamine bimetalliche che non stanno più facendo il loro dovere. Bene. Di riparare lo starter nemmeno a parlarne (per ora) ma di spendere due parole su come funzioni si, questo lo si può fare. 
Starter usato vendesi come nuovo
Il tubo al neon è un tubo di vetro, ricoperto internamente da materiale fluorescente, che contiene dei gas (di solito Neon) e una piccola quantità di mercurio. Per accendersi occorre una tensione di innesco della ionizzazione del gas molto più alta di quella necessaria per mantenere acceso il tubo. Inoltre è necessario che i filamenti ai capi del tubo raggiungano una temperatura di 100-200 gradi prima di iniziare ad emettere elettroni che ionizzano il gas e quindi eccitino la sostanza fluorescente che ricopre l'interno del tubo di vetro. Per ottenere l'innesco si usa quindi uno strarter ed un reattore (l'insieme è anche chiamato "ballast"). Lo starter, in sostanza,  è un interruttore che rimane chiuso all'accensione per circa uno o due secondi (il tempo di riscaldare i filamenti). Al passaggio della corrente, le lamine dell'interruttore si scaldano e si piegano (lamine a bimetallo aventi diversi coefficienti di dilatazione) interrompendo la continuità. All'apertura del contatto entra in gioco l'energia accumulata dal reattore (che sostanzialmente è un induttanza) che viene rilasciata ai capi della lampada sotto forma di sovratensione in grado di innescare la scarica ionizzante fra gli elettrodi. Quindi lo starter serve solo a far partire il processo di accensione, tanto che una volta accesa la lampada, può tranquillamente essere tolto senza spegnere nulla in quanto una volta "scaldato" ed aperto, anche se si raffredda ed il contatto si richiude, la maggior parte della corrente passerà per la scarica del tubo fluorescente e pertanto non riuscirà a riaprirlo.
Ma.... il condensatore in parallelo al bulbo dello starter a che serve? E' per ridurre le interferenze EMI generate dall'arco che si sviluppa ai capi del contatto. Ma... che succede se collego uno starter in serie ad una lampadina ad incandescenza?? Boh... dovrebbe lampeggiare con una frequenza che dipende dalla potenza della lampadina stessa suppongo... perchè non provare?... dubito però che i contatti a forza di aprirsi e chiudersi con conseguenti scintille facciano durare a lungo il gioco... alla prossima

P.S. il ravanello è pallido e la bruschetta è pronta. Ripeto: il ravanello è pallido e la bruschetta è pronta.