martedì 4 novembre 2014

Caldarroste

Novembre, primi freddi, nebbia quando non pioviggina, senso di umido nelle ossa, pochissima voglia di uscire... si sta a casa al calduccio e ci si coccola un pò. Ci si vizia anche con la "frutta" di stagione... meglio dire i semi... castagne e marroni... 
Una manciata di caldarroste ed un bicchiere di vin brulè e chi si schioda da casa? Quest'anno, tutti i produttori sono a ripetere come un mantra... non è una buona annata per le castagne. Non è stata una buona annata per nulla dico io... albicocche, susine, insalata, pomodori, uva, fichi, melograni, melanzane, zucchine... poco o nulla quest'anno, che ricorderò come un anno in cui sono andato in carenza di cibo autoprodotto. 
Per questi motivi, le castagne quest'anno costano un occhio, ma... come rinunciare? creano un atmosfera pre-natalizia, tutti intenti a sgranocchiare conversando... ma l'importante è arrostirle per bene altrimenti al seme resta attaccata la pellicina (commestibile sì, ma un pò amara). 
Serve una padella forata (la si trova a meno di tre euro) e si possono fare sul gas di casa (o alla brace per chi ha un caminetto acceso). Prima di mettere le castagne al fuoco occorre inciderle con un coltello, meglio se si ha l'attrezzino a lama curva, si fa prima e soprattutto si fa meno fatica, incidendo solo la buccia senza incidere anche la castagna all'interno. Quello in foto è un "Ausonia inox" che andrebbe affilato un pò (venderanno gli affilatori per taglia-castagne? boh). 
A padella rovente si nettono le castagne e si continua a farle rotolare, così si evita che brucino tutte da una parte, e si annerisce la buccia per bene. Pian piano si nota che le castagne iniziano a gonfiarsi un pò (il taglio se ben fatto si aprirà). Durante l'arrostitura è inevitabile che il piano cottura si sporchi con la pellicina bruciata.... (un panno umido e torna come prima in mezzo secondo) 
Appena la buccia esterna è annerita, occorre farle "passare"... le si avvolge in un panno e si aspetta una decina di minuti (anche perchè appena tolte dalla padella sono bollenti ed impossibili da mangiare). Il calore accumulato terminerà per bene la cottura, il vapore uscirà piano piano ed il seme sgonfiandosi di più della buccia quasi carbonizzata permetterà il distacco naturale della pellicina. Se si usa questo trucco, la castagna uscirà senza fatica e la buccia resterà quasi intatta in due parti. Se invece nonostante questo accorgimento la pellicina resta attaccata al seme...significa che non è perfetta... o c'è il baco all'interno (controllare durante il taglio che non ci siano forellini) o è malata o non si è ben sviluppata verso la maturazione. 
Gnammm... alla prossima.

P.S. il baco baca. Ripeto: il baco baca. 

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