martedì 30 aprile 2013

Ovovogio III


Ecco, nel ripulire il laboratorio dal ciarpame accumulato per anni, mi ritrovo un vecchio "ovovogio fine 900" al quarzo, analogico e con la cassa sponsorizzata da un azienda che li regalava ai più "meritevoli" in carriera. L'ovovogiaio si è rifiutato di cambiare il fondo del quadrante (l'idea era di anonimizzarlo e ri-usarlo), e la cosa mi lasciò perplesso...cosa ci vorrà mai a cambiare il fondo del quadrante? sembrano tutti uguali, un paio di viti e via... Spinto dalla curiosità e dal desiderio di verificare la professionalità del riparatore di ovovogi, ho deciso di fare da me, almeno tentare. Apro la cassa, non senza difficoltà dato che è necessario un attrezzo apposito, e do un occhiata all'interno. In fin dei conti sono dei pezzi tenuti assieme da delle viti. Prendo i miei cacciaviti di precisione e li modifico, li affilo con il dr*mel, punta a carta vetrata, e inizio a smontare il pezzo. Non è stato facile mettere in competizione i miei grossi ditoni con le viti microscopiche, ma alla fine il risultato si vede. Una quantità di pezzi dalle forme più strane che viene da immaginare con quali macchinari vengono prodotte. Pezzi di "precisione" da micromeccanica da restare affascinati. Ecco. Alla fine il fondo del quadrante è venuto via ma è stato necessario ridurre ai minimi termini l'ovovogio. Devo dare atto all'ovovogiaio...un lavoraccio il cui costo avrebbe superato il valore del pezzo... ma chissenefrega, sarei stato disposto a spendere qualsiasi cifra pur di girare con un ovovogio analogico personalizzato e moddizzato...troppo geek! Vabbè, i pezzi si possono riutilizzare per delle "sculture" artistiche come quelle che si trovano in rete costruite mettendo assieme pezzi di ovovogio, componenti elettronici e pezzi di hard disk. Ma dato che devo fare spazio e non voglio parcheggiare altre scatoline in attesa di un uso futuro, mi tocca buttare l'hardware e tenermi il ricordo di un esperienza tecnica, che in fin dei conti è ben più preziosa. alla prossima. 

P.S.  13.22.45.67.1.98.FF Ripeto: 13.22.45.67.1.98.FF

lunedì 22 aprile 2013

Osram Globe 21W

Ci si accorge troppo tardi che la lampadina di ricambio, riposta nel cassetto per le emergenze, è inutilizzabile. Al momento dell'acquisto non ci si fa caso e nemmeno ci si premura di controllare visivamente se ciò che finisce nel carrello è a posto. A chi non è mai capitato? Come si nota dalla foto, la lampadina è chiaramente uscita dalla fabbrica con il filetto difettoso, schiacciato probabilmente in seguito ad una caduta in fabbrica o ad un problema del macchinario che sigilla l'attacco filettato al corpo. La lampadina in questione è una Osram da 21 Watt (100W equivalenti alle tradizionali ad incandescenza) e dichiarata equivalente per durata a 10 lampadine ad incandescenza programmate per funzionare 1000 ore cadauna. 
E' garantita 5 anni, ma in queste condizioni non risulta proprio utilizzabile, non si avvita al portalampada. Inutile ricordare che lo scontrino non è stato conservato e francamente non ci si ricorda nemmeno dove la si è acquistata.... pazienza, non vale nemmeno la pena di prendersela con la proverbiale disonestà dei commercianti. Quindi?? incassare il colpo e buttarla? Una soluzione ci sarebbe ma non è molto onesta. Si va ad aquistarne una di nuova, identica e si torna il giorno dopo con lo scontrino lamentando il difetto per farsela cambiare. Ma dato che io non sono come loro, penso di riparare, in fin dei conti si tratta "solo" di cambiare la ghiera filettata.
Il globo è di plastica ed ha unicamente una funzione estetica. Copre infatti la classica spirale ad incandescenza. Per toglierlo occorre far saltare la ghiera di fissaggio (ad incastro) tagliandola con un piccolo tronchesino infilato con l'aiuto di un cacciavite piatto. Penseremo poi alla fine come fissarlo.
I contatti elettrici sono fissati alla ghiera o con del rame ribattuto a pressione o con un punto di saldatura ad arco. La ghiera invece è fissata al corpo plastico, ribattuta a pressione.... per toglierla occorre "limare" la parte fissata al contatto, distruggendola per bene. Per trovare un metodo non distruttivo dovrò recuperare dalla discarica un certo numero di lampadine rotte e provare a trovare un metodo univoco per disassemblarle (anche se purtroppo ogni marca ha il proprio sistema). 
L'attacco filettato viene via facilmente facendo leva attorno alla parte finale, dove si notano delle fossette schiacciate verso la parte plastica. Se si è proceduto a liberare il contatto centrale (l'altro, in questa lampada, è semplicemente piegato sulla plastica verso la parte con le ribattiture) la ghiera filettata viene via senza problemi. 

In questo modello di lampadina però, uno dei due fili di contatto è sigillato dentro un tubicino di vetro (purtroppo l'ho rotto vanificando l'operazione), mentre la parte "al neon" è a sè stante in quanto si appoggia su dei contatti a molla (è nuova, magari la uso rifacendo l'elettronica). 
Visto come è fatta all'interno (ne sto studiando altre), un riassemblaggio per riportare "a nuovo" la lampada è quasi impossibile.  L'apertura senza rompere o "distruggere" qualcosa è praticamente a probailità zero. 
E' un vero peccato. Spesso queste lampadine si quastano molto prima della durata dichiarata, a volte per un componente di pochi centesimi e si è costretti a buttare tutto il pezzo. Sarebbe interessante poter sostituire solo la parte ad incandescenza o solo la parte elettronica per farle durare di più, ma niente... i  maledetti produttori approfittatori hanno ben pensato all'usa e getta, tanto i profitti sono loro ed i danni conseguenti li paghiamo noi... furbi vero? O siamo troppo stupidi noi? Intanto metto qui le foto a futura memoria. Alla prossima.

P.S. il gomito è piegato e la pera è matura. Ripeto: il gomito è piegato e la pera è matura.

sabato 6 aprile 2013

Annuncio di disservizio


Causa momentanea distrazione, si comunica che non è stato possibile odiarvi tutti indistintamente. Spiacente per il disagio arrecato, il problema verrà risolto entro pochi minuti.

P.S. sta arrivando la primavera. Ripeto: sta arrivando la primavera