mercoledì 20 febbraio 2013

Riparazione lampadina alogena

Eccola la str*nza che ha deciso di suicidarsi. 4.50€ di spesa dopo appena un anno di funzionamento in ufficio. Sto male quando le cose si rompono. Penso al fallimento degli ingegneri che l'hanno progettata, ai soldi buttati, a come migliorare le cose e soprattutto a recuperare  in qualche modo l'oggetto, marari ripensandone l'utilizzo in ambiti diversi. Sarò malato ma non riesco a farne a meno. Decido quindi di approfondire la questione ed osservare la lampada alogena defunta. Noto immediatamente che il filamento è interrotto, in prossimitità del punto di aspirazione e saldatura del vetro. La lampadina infatti, per evitare che con l'incandescenza il filamento bruci, deve funzionare con all'interno il vuoto o perlomeno con atmosfera inerte priva di ossigeno. 
L'interruzione non ha prodotto alcuna scintilla (lo si noterebbe dall'oscuramento del vetro) per cui sono molto propenso a pensare ad un difetto di fabbricazione o ad un difetto meccanico del condotto di aspirazione, forse fuso male. Con una micro/macro webcam mi metto ad ispezionare la lampadina in prossimità del punto di fusione. Non si vede molto bene ma secondo mè c'è una microfessurazione del vetro, è entrata aria ed il filamento è saltato proprio nel punto ove "forse" è stato sollecitato meccanicamente durante le fasi di aspirazione dell'aria interna. E' un ipotesi ovviamente ma abbastanza plausibile. In altri casi mi è capitato di sentire un "POP" e la lampadina "esplodere" annerendosi. In questo caso è decisamente suicidio, nessuna bruciatura, nessuna scintilla....ergo, problema meccanico, per deduzione "logica" plausibile. 
Se la struttura è integra, mi viene da pensare... si può riparare?? Secondo me sì e spiego perchè. Il filamento è fatto a molla, per cui accedendo all'interno con dei micro gancetti è possibile sovrapporre le due parti interrotte (stirandole leggermente e sovrapponendole di due o tre spire) senza nemmeno avere la necessità di saldarle (non sarà meccanicamente robusta ma una volta installata nella piantana non va toccata). Ma come si accede all'interno? Basta con un dr*mel togliere la protuberanza di aspirazione, con una punta abrasiva bagnata con acqua, lentamente, non a pieni giri, delicatamente. Praticata l'apertura e riagganciato il filamento, sull'apertura si salda un tubicino di vetro (con un cannello a gas), di dimensioni adeguate, per permettere l'aspirazione dell'aria all'interno. Con una buona pompa sottovuoto si aspira l'aria e mentre la pompa è in funzione alla massima potenza con un cannello ed una pinza di metallo si richiude il tubicino al fine di sigillare il tutto. Si lascia raffreddare naturalmente per non creare tensioni (il vetro è meglio riscaldarlo tutto) e si collauda. 
Fattibilità?? al 90% nelle condizioni in cui si trova l'alogena. Con l'accorciamento del filamento, la lampadina consumerà un pò di più e scalderà un pò di più ma basta ricordarsi di non usarla mai a piena potenza. So che la cosa è fattibile anche perchè ho visto in rete un tizio che si costruisce in casa le valvole termoioniche ed i tubi sottovuoto per i raggi X... incredibile ma vero. Ora mi manca solo il vetro tubolare, il cannello a gas, le pinzette, gli uncini, i tubicini in silicone... la pompa ce l'ho (recuperata da un macchinario di ricarica delle cartuccce inkjet) ed il resto pian piano non dovrebbe essere difficile da recuperare. Nel frattempo la lampadina non la butto e v*ffanc*lo alle discariche ed ai mafiosi che le gestiscono. alla prossima.

Ciro è in purgatorio e Angelo lo segue. Ripeto: Ciro è in purgatorio e Angelo lo segue.

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