domenica 6 marzo 2011

Batterie alcaline (materiali)

Mi era venuto l'impulso di aprire una batteria alcalina per l'autopsia ma ho desistito. Parlo delle D*racell Plus scariche che accumulo prima di portarle negli appositi contenitori all'ecocentro. Abbiamo già visto gli esperimenti per la ricarica che sembra funzionare a metà (vedi post). Visto che non si ricaricano bene,  le ho pagate, sono di mia proprietà, pensavo di recuperare i materiali. Mi sono fatto un giro in rete (gùgol docet) per capire cosa contengono ed ho trovato la scheda di sicurezza del prodotto con tutte le raccomandazioni d'uso.
Le pile  alcaline MN1500 mod. LR6 formato AA da 1,5 volts (codice  nell'involucro metallico OE24CH 5LK110) contengono:
  • Biossido di manganese (MnO2) al 35-40%
  • Idrossido di potassio (KOH) al 5-10%
  • Zinco (Zn) al 10-25%
  • Grafite al 1-5%
Questo secondo le dichiarazioni del produttore che in calce alla scheda dichiara che non sono dannose per l'ambiente...sarà vero? Sommando però le percentuali dei materiali dichiarati nella composizione però, non si arriva al 100% per cui non si capisce cos'altro contengano di segreto. Dei possibili utilizzi alternativi di questi materiali, ce ne sono alcuni che mi hanno per ora convinto a lasciar perdere. Questo perchè occorrerebbero delle conoscenze di chimica che non ho, poi una lista di materiali e reagenti che non so nemmeno dove comprarli e terzo una pericolosità preoccupante che richiede attrezzzature di un certo rilievo.  In cantiere però ho messo in preventivo la possibilità di utilizzo del biossido di manganese per placcare il titanio da usare nelle celle a combustibile, alternativo al platino che costa troppo. Una fuel cell autocostruita? E' un progetto interessante che è in corso di sviluppo ma che purtroppo richiede ancora alcuni studi di ricerca, oltre a procedimenti ed all'uso di acidi altamente corrosivi e pericolosissimi. 
So inoltre che viene utilizzato per decolorare il vetro fuso. Fondere delle vecchie bottiglie verdi per produrre delle mattonelle "trasparenti" (grigio in verità) tipo quelle in vetrocemento che viene usato nelle pareti divisorie... è da un pò che ci sto pensando e la cantina è piena di materia prima che attende di essere riciclata in casa.
Forse lo zinco potrei usarlo col rame di recupero, tramite fonderia autocostruita, per produrre ottone. L'ho visto fare e non è una cattivissima idea per la produzione di maniglie o oggettistica varia. Una fornace per fonderia di piccole quantità di metallo la si può autocostruire con un bidone e del cemento refrattario. In rete ci sono già molti progetti che vengono usati per fondere l'alluminio degli hard disk e produrre così dei pezzi metallici usati nelle costruzioni.
L'idrossido di potassio (chiamato anche potassa caustica) mi ha convinto a lasciar perdere perchè è molto pericoloso da maneggiare e non ho voglia di contaminare il bunkerlab con sostanze velenose....magari in futuro se mi verrà voglia di rischiare o di fare esperimenti, ma per ora no. Alla prossima.

P.S. Date al calino ciò che è di alcalino. Ripeto: Date al calino ciò che è di alcalino.

Nessun commento: