mercoledì 2 settembre 2009

DIY Hot air rework (V° tentativo)

Ci siamo...quasi. Forte dei fallimenti precedenti, che per nulla mi hanno scoraggiato, ho deciso di avvolgere il filo riscaldante direttamente sul tubetto ceramico precedentemente utilizzato per isolare i fili della resistenza. L'altro tubetto l'ho usato per isolare il secondo filo dal primo. Il tutto l'ho inserito dentro il tubo metallico di supporto della punta, preventivamente isolato inserendo i foglietti di mica in modo che andassero a ricoprire internamente la superficie metallica. Ho inserito un tubicino plastico nel foro praticato nel manico e l'altra estremità all'uscita di una pompa per acquario. Dopo qualche secondo dall'accensione, l'aria che esce raggiunge i 430 gradi, più che sufficienti a sciogliere lo stagno e finalmente dissaldare piccoli componenti SMD in pochi secondi. Da un sommario collaudo, però, ci sono ancora alcune messe a punto da portare a termine. Dopo qualche minuto di funzionamento il manico in plastica scotta eccessivamente e la plastica di supporto tende ad ammorbidirsi e squagliarsi. Dato che è possibile ridurre un pò i margini di temperatura, che internamente raggiunge i 460 gradi, posso procedere in due modi:
  • Abbassare la tensione di alimentazione
  • Aumentare il flusso dell'aria
Opterò per la seconda soluzione, considerato che l'alimentatore 24V 10A è a tensione fissa e non ho proprio voglia, per ora, di progettarmi un alimentatore di tale potenza (almeno sino a quando non avrò finito di studiare come progettare un alimentatore switching). Sarà sufficiente acquistare una nuova pompa, più potente o meglio procedere con la costruzione di una ventola opportunamente progettata, basata sul principio centrifugo usato anche negli aspirapolvere. Ho già tentato di recuperare una macchinetta idro-jet (usata per la pulizia dei denti) a velocità variabile, ma la pressione dell'aria è insufficiente. Non può funzionare. Nel frattempo il Brico Center qui vicino a casa mia è talmente sfornito di materiale che ho più probabilità di trovare quello che mi serve in qualche bancarella di cinesi. Niente pompa per acquari un pò più potente di quella a 18,95 euro acquistata tempo fa . Me ne sono uscito solo con un tubo di silicone per caminetti, resistente sino a 1200 gradi...una quantità industriale per poche gocce che mi servono. Poco male, da tempo dovevo sistemare le crepe nel caminetto che uso per la carne alla brace.
Aumentando il flusso di aria a temperatura ambiente, in ingresso, si dovrebbe così diminuire di un pò la temperatura interna e dissaldare più rapidamente i componenti. L'alternativa è inserire dei dischi metallici in prossimità del manico, distanziati in qualche modo, con delle rondelle magari, per dissipare il calore prima che raggiunga la plastica. Sto pensando anche ad un microswitch da azionare solo quando mi serve scaldare un pò la punta... dovrò frugare per bene nei cassetti e scovare quei pulsantini recuperati da un mouse defunto.
Mancano ancora alcuni abbellimenti, più estetici che funzionali, e direi che ci siamo. La teoria si è rivelata esatta e la pratica può essere considerata un successo. Resta il problema di come dirigere e convogliare l'aria bollente su una fila di piedini che possono essere disposti in fila, a quadrato ed a varie dimensioni. Intanto provo così, con un collaudo approfondito, poi vedrò se mi viene in mente qualcosa. Alla prossima.

P.S. Il ventilatore nuovo è rotto. Ripeto: il ventilatore nuovo è rotto

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