martedì 6 gennaio 2009

Serbatoio sottovuoto (parte 9)

Collaudo ok. Il macchinario per l'aspirazione dell'inchiostro dalle cartucce a spugna è finalmente terminato e funziona alla grande. Dopo aver sperimentato numerosi materiali per creare la tenuta dell'aria attorno alla testina durante l'aspirazione, ho optato per una gomma morbida, recuperata dal materiale di protezione di un tamburo nuovo che avevo tempo fa acquistato per una stampante laser Brother hl700 ora in fase di rottamazione. Tutto il materiale utilizzato è di recupero, a parte il pannello frontale in plexyglass. Per la realizzazione ho utilizzato:
  • un serbatoio trasparente cilindrico con fori per il circuito pneumatico
  • una pompa a palette (220 volts ) per l'aspirazione dell'aria dal serbatoio
  • tre elettrovalvole, una per lo scarico dell'inchiostro esausto, una per creare il vuoto ed una per la fase di aspirazione dell'inchiostro
  • un alimentatore industriale a 12 volts raffreddato ad aria (ventola interna)
  • tre pulsanti illuminati (Verde, rosso e giallo). Quello blu in foto è inutilizzato in quanto rotto.
  • un interruttore manuale che sostituisce il pressostato mal funzionante.
  • un manometro che misura il livello di vuoto nel serbatoio
  • un relè a 12 volts e 2 deviatori per l'azionamento delle elettrovalvole
  • una morsa per cartucce HP (di tipo diverso da quella in foto ma utilizzabile comunque)
  • un tubo di gomma per lo scarico dell'inchiostro esausto, dotato di fascetta metallica stringi tubo
  • cavi elettrici di collegamento intestati a fast-on
  • una morsettiera industriale montata su rail DIN
  • quattro piedini in gomma per sollevare il macchinario dal piano di appoggio
  • tubi per l'aria ed innesti rapidi per i collegamenti della parte pneumatica
  • pannelli in multistrato e compensato assemblati con spine di legno

Per l'azionamento di agisce sull'interruttore manuale che aziona il relè di scambio e si preme il pulsante giallo sino a quando non si raggiunge il vuoto desiderato (-0,8 bar / -9 psi). Si commuta il deviatore manuale in modo da chiudere il condotto per creare il vuoto ed abilitare il circuito pneumatico di aspirazione. Si posiziona la cartuccia nella morsa e si agisce sul pulsante verde per l'aspirazione. Il metodo migliore consiste nel dare dei colpetti (due o tre) in rapida successione al pulsante di aspirazione. In questo modo ho rigenerato un paio di cartucce nere che in precedenza non stampavano su alcuni ugelli. Le cartucce colore sono un pò più critiche. Sono riuscito a rigenerarne solo una su un totale di tre (ulteriori prove sono in corso per verificare a fondo il funzionamento). In linea di principio il tutto funziona e si vede chiaramente scendere l'inchiostro dal condotto di scarico, a dimostrazione che le mie intuizioni iniziali si sono rivelate esatte. Il serbatoio assicura un aspirazione (con cartuccia installata) di circa 10 secondi alla pressione di -9 psi, dipende da quanto si preme la cartuccia nella morsa. Per non creare un aspirazione troppo forte si lascia defluire un pò d'aria dalle fessure attorno la testina o in alternativa premere forte la morsa in modo che l'unica via di "sfogo" sia rappresentata solo dagli ugelli. Importante che ad aspirazione terminata non si formi della schiuma sulla tstina, segno che è fuoriuscita dell'aria dagli ugelli che rendono il lavoro inutile. Ovviamente l'operazione vaeffettuata a cartuccia totalmente piena (al limite della sua capacità massima).

Il galleggiante per il troppo pieno è stato escluso, così come il pressostato. Non escludo in futuro di provvedere ad installare l'elettronica di comando con un microprocessore dedicato. L'utilizzo dei cavi elettrici di recupero ha notevolmente appesantito i collegamenti interni. Il filo utilizzato, a mio avviso, è di sezione esagerata. Com'é ovvio, la realizzazione presenta dei margini di miglioramento molto ampi, ma tanto il macchinario lo devo usare io e non è in vendita, per cui "chissenefrega" delle norme di sicurezza. Pensavo inoltre di dover realizzare una specie di vaschetta raccogli inchiostro sotto la morsa, ma ho verificato che così come realizzata, l'inchiostro non fuoriesce e va a finire tutto dentro la canaletta di aspirazione. Il fatto poi di aver posto l'elettrovalvola di aspirazione sotto il livello del serbatoio non comporta alcun tipo di problema relativo al ritorno indietro dell'inchiostro. Per pulire il condotto di aspirazione ho spruzzato dell'acqua che è andata tutta aspirata dentro il serbatoio di raccolta. Perfetto. Ora voglio procedere con la combinazione centrifuga + vuoto per procedere con un lavaggio completo e totale (con acqua distillata) delle cartucce, specialmente quelle a cui manca inspiegabilmente del tutto un colore su tre (il giallo sembra essere quello che più frequentemente da dei problemi, seguito dal blu). Il rosso sino ad ora non mi ha mai preoccupato e non mi spiego perché. Anche se i risultati ottenuti non rappresentano una base statistica attendibile per poter cantare vittoria, mi accontento per ora del risultato, in attesa di approfondire la rigenerazione della scorta di cartucce che è in stand-by per essere sistemata. Preferisco procedere con due cartucce alla volta in modo da evitare di dover lasciare le altre per lungo tempo nel cassetto. Credo infatti che in mancanza di un adeguato confezionamento, tenere le cartucce a lungo all'aria aperta (anche con la clip di protezione) crei dei problemi che posso comunque risolvere in quanto, tempo fa, ho recuperato e restaurato una termo saldatrice a filo per confezionare le cartucce nei sacchetti di plastica. Ad ogni modo sono proprio contento e felice. Alla prossima.

P.S. La Befana ne ha per cinque. Ripeto: La Befana ne ha per cinque.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Grande!! mi metto anch'io alla ricerca di un macchinario usato da recuperare, visto che siamo in "recessione". Complimenti.