sabato 6 settembre 2008

Supporto batterie e compressore (2a parte)


Finito... o quasi. Come tutte le cose, c'è un buon margine di miglioramento ma per come è venuto sono veramente soddisfatto. Un conpressore, due batterie da 6 volts, un interruttore, dei fili elettrici, un manico di scopa, del legno multistrato, due ruote, due gommini, del plexyglass ed un pò di vernice all'acqua. Non serve poi molto per creare un carrellino da utilizzare per il gonfiaggio delle ruote. L'unica spesa è data dal plexyglass, dalla vernice (che in verità ne ho un barattolo che mi dura da tempo), dai fast-on per i contatti ed ovviamente il compressore. Il resto è tutto materiale riciclato. I perni provengono da una stampante, come pure i due gommini di supporto e le ruote. Le viti sono recuperate dal mio camper (a suo tempo le avevo sostituite con delle viti nuove e quelle "vecchie" messe da parte. Il legno proviene da un espositore da negozio, un mobile che il commerciante stava per buttare mentre passavo per caso e colta l'occasione mi sono offerto di "smaltirlo" per lui. Il manico del carrello è di una vecchia scopa. L'interruttore non ricordo da dove proviene, sicuramente da qualche vecchio pannello di qualche apparecchiatura vintage.

La "carenatura" è tagliata a mano, senza fissaggio della parte curva, appositamente omessa per non appesantire l'estetica. I fianchi trasparenti sono di spessore da 3 millimetri, mentre la parte curva da 1 millimetro., piegata a freddo. Mi manca un profilo ad L per coprire la parte curva e penso alle difficoltà nel piegarlo a tal punto da desistere. Va bene così. Dalle foto si nota ancora un pò di polvere all'interno. Tanta era la fretta di vederlo finito che l'ho montato appena i pezzi erano pronti.

Cosa da migliorare? Certo. Una presa per caricare le batterie senza togliere la fiancata, una spia di accensione a led (superflua), un sistema migliorato per far scorrere le ruote senza troppi attriti (non ho scelto le ruote pivotanti appositamente...le trovo scomode), un aggancio per la cannuccia dell'aria, una carenatura piegata in modo da seguire le curve del contenuto. Per quest'ultima soluzione avrei bisogno di un sistema di taglio laser, un sistema di riscaldamento dei fogli di plexyglass ed una sagoma per le piegature. Ho comunque scelto appositamente il case trasparente per poter leggere il manometro del compressore. Direi che sono soddisfatto. Via con un altro lavoro. ciao

P.S. Fermentazione anaerobica dal mucchio verde. Ripeto: Fermentazione anaerobica dal mucchio verde.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Bel lavoro. complimenti. Credo che ti copierò l'idea.
ciao
Asteriz

Anonimo ha detto...

wow. nulla di elettronico. nulla di "tecnologico". Ma cmq una buona idea ed almeno l'hai realizzata. Secondo me da migliorare la parte delle ruote. Con un tubo (anche di plastica, in cui infilare il perno e due rondelle a spinta per distanziare le ruote dalla base. dovrebbe funzionare... credo. Ho un compressore uguale... mi sa che farò di meglio :-)
ciao.

unamico ha detto...

...che si possa fare di meglio è ovvio, anche diverso. come ho detto i margini di miglioramento sono enormi. se poi hai un attrezzatura più fornita della mia... l'unico limite è la fantasia, e quella ne abbiamo da vendere.
grazie per i commenti